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Spuntano le pensioni di garanzia: buone notizie per chi oggi ha meno di 50 anni e per i precari

Nunzia Catalfo al lavoro e alle politiche sociali

Pensione di garanzia: spuntano buone notizie oggi per i giovani, o almeno queste sono le intenzioni del governo, come emerge dalle parole del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. "Il Governo è pronto ad aprire da gennaio tavoli con i sindacati per una riforma generale delle pensioni", ha detto a margine dell'incontro di oggi con i rappresentanti dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil spiegando che il confronto affronterà il tema della pensione di garanzia per i giovani, i lavori gravosi e il tema della separazione tra assistenza e previdenza.

Il ministro ha comunque ribadito che in questa manovra di bilancio restano certamente Quota 100, Opzione donna e l'Ape sociale. Ma si apre il dibattito su una riforma che prevede anche altre misure, in particolare destinate ai giovani come la pensione di garanzia.

Di cosa si tratta? Uno degli obiettivi del governo è incrementare il Fondo previdenziale integrativo pubblico per assicurare alle nuove generazioni con carriere discontinue una copertura previdenziale. Questa proposta, che però deve ancora essere messa a punto, prevede che l'assegno pensionistico venga calcolato interamente con il sistema contributivo. I destinatari sono soprattutto i nati dopo il 1970 che in molti casi stanno svolgendo lavori precari, discontinui che difficilmente potrebbero andare in pensione con 20 anni di contributi e prima di aver compiuto 70 anni.

Già i governi precedenti, sia quello di Renzi che quello Gentiloni, avevano provato a lanciare questa misura che doveva prevedere un assegno minimo da 650 euro. Il piano poi però non andò a buon fine. Anche il Conte bis sta studiando il modo di introdurre la pensione di garanzia a chi abbia versato almeno 20 anni di contributi e che andrà in pensione dal 2o3o in poi. Poche certezze però che il provvedimento possa essere inserito nella manovra 2020, di certo però il confronto con i sindacati sta per partire.

"Sulla pensione di garanzia per i giovani, uno fra i punti più importanti del programma di governo, potremo iniziare a confrontarci già prima dell'avvio del tavolo sulla previdenza che avrà l'obiettivo di superare definitivamente la legge Fornero", commenta il ministro.

Intanto, i pensionati di Cgil, Cisl e Uil non nascondono l'apprezzamento per la disponibilità del ministro del Lavoro, che ha anche detto pubblicamente che la rivalutazione degli assegni e l'accesso al pensionamento per le donne vanno definiti con maggiore attenzione già in questa manovra di bilancio nel corso del percorso parlamentare.
"La ministra ci ha confermato l'obiettivo - ha detto il segretario confederale della Cisl Roberto Ghiselli - di superare strutturalmente l'attuale impianto previdenziale. Il primo tavolo che sarà convocato è quello della pensione di garanzia per i giovani. Gli altri saranno sulla flessibilità in uscita, sui lavoro gravosi, sulla previdenza complementare e sulle pensioni in essere quindi sulla condizione dei pensionati.
Abbiamo chiesto un segnale per le donne".  "Le donne sono le vere vittime del sistema previdenziale - ha aggiunto il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. Solo un quarto di chi esce con Quota 100 è donna".

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