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Cristiano De André, omaggio a Gigi Riva: «Quell'incontro con mio padre e la maglia numero 11»

Il figlio del cantautore ricorda il campione scomparso: «Gli regalò la sua casacca e io la indossavo orgoglioso quando andavo a giocare a pallone con i miei compagni di scuola»

Gigi Riva e Fabrizio De André, un’amicizia nel nome dell’amore per la Sardegna, loro che provenivano dal Nord del Paese. Una terra che ha affascinato entrambi che per motivi diversi sono sbarcati e poi rimasti sull’isola costruendo un legame destinato a fare storia riempiendo pagine memorabili tra sport, arte e musica.

Di quel sodalizio silenzioso quanto intenso c’è il ricordo intimo di Cristiano De André, figlio del cantautore scomparso 25 anni fa, che racconta l’incontro tra il mito del pallone e suo padre, apparso magico agli occhi di lui bambino. «Ci ha lasciato una leggenda del calcio e una bellissima persona: Gigi Riva. Mi ricordo ancora - scrive Cristiano De André - quando venne a trovare mio padre a Genova, era un suo grande fan. C’ero anche io presente quel giorno nel salotto di casa - aggiunge, parlando dell’amicizia tra i due sardi d’adozione -. Gli regalò la sua maglia n. 11 del Cagliari che poi finì a me per un lungo periodo e con la quale me ne andavo orgoglioso a giocare a pallone con i miei compagni di scuola. Purtroppo, negli spogliatoi, qualche anno dopo me la rubarono».

Era il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova del Cagliari che quella stagione avrebbe vinto lo storico scudetto. Riva andò a trovare De André: un incontro tra due mondi distanti ma che trovarono tra silenzi e pensieri un filo comune. Che divenne stima e amicizia.

Un sodalizio che ha fatto epoca raccontata anche dal cinema come tiene a sottolineare lo stesso Cristiano De André, riavvolgendo il nastro della sua memoria: «Sono onorato di aver recitato nel 2022 all’Agnata, una piccola parte nel film di Riccardo Milani “Nel nostro cielo un rombo di tuono”. In quel film interpreto mio padre mentre gli regala la sua chitarra. Arrivederci Gigi, rimarrai nei nostri cuori per sempre. Che il viaggio ti sia lieve. Un abbraccio ai figli Nicola e Mauro e a tutta la famiglia». Nel ricordo la foto del campione del Cagliari che tiene in mano un album di De Andrè.

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