Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'elezione del capo dello Stato, accordo nella maggioranza: si va a un Mattarella-bis

Fumata nera anche alla settima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Sono stati 387 i voti ottenuti da Sergio Mattarella. A Carlo Nordio, candidato da FdI, sono andati 64 voti mentre il pm Nino Di Matteo ha incassato 40 voti. Dieci voti sono andati a Casini, 8 a Belloni, 6 a Manconi, 4 Cartabia, 2 a Draghi, 2 a Emilio Scalzo. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4 e i voti dispersi 9. I presenti in tutto sono stati 976, gli astenuti 380.

L'ottava votazione, che avrà inizio alle 16.30, potrebbe essere quella decisiva. La maggioranza ha raggiunto l'accordo sul nome di Sergio Mattarella. I capigruppo della maggioranza, a quanto si apprende, andranno al Quirinale alle 15. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.

15.00 «C'era l’idea che andassero da Mattarella i leader politici, ma io ho pensato che, in una fase nella quale le sgrammaticature costituzionali sono già parecchie, la scelta migliore sia che vadano i capigruppo». Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori, alla Camera. Poi, parlando dell’approccio alla trattativa, «abbiamo cercato di far capire che non avevamo alcuna intenzione di stravincere ma di gestire questa vicenda con l’idea di chiudere nel modo migliore possibile, più dignitoso per le istituzioni e anche migliore per il Paese».

14.39 «Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno». Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori in corso alla Camera.

13.38 «L'obiettivo era affrontare un passaggio complesso assicurando stabilità all’azione dell’esecutivo che per noi era fondamentale che non si compromettesse perché non si può interrompere nemmeno per un solo giorno e questo risultato lo abbiamo conseguito». Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte lasciando Montecitorio. «È stata una trattativa molto complicata - ha spiegato Conte - ma da parte nostra c'era serenità perché l’opzione Mattarella rimaneva sul tavolo, quella che la nostra comunità ha sempre apprezzato. A questo punto abbiamo continuato a lavorare per una figura condivisa. Sul tavolo ieri alla fine c'era una rosa ristretta anche con due donne su cui c'è stato un momento di convergenza. Da parte nostra non abbiamo mai fatto un nome ma alcune forze hanno opposto contrarietà. Il nostro sforzo è stato serio. Noi abbiamo fatto una battaglia vera e autentica e poco fa c'è nella riunione di maggioranza io ho chiesto se c'erano ancora ostacoli a questo percorso e ho felicemente preso atto che l’opzione sempre sul tavolo ha trovato ampia condivisione».

13.33 «Viva il Parlamento! Viva la Costituzione! Viva l’Italia!» Lo scrive su Twitter Pier Ferdinando Casini postando una foto che lo ritrae con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

13.30 «Voteremo per Mattarella convintamente, con entusiasmo». Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani rispondendo ai giornalisti a Montecitorio. «Dall’inizio abbiamo detto che serviva Draghi a Palazzo Chigi e che serviva un presidente della Repubblica politico. Avevamo chiesto a Berlusconi di candidarsi, poi non si è trovato altro nome su cui convergere e abbiamo deciso di chiedere a Mattarella di accettare di essere ancora presidente della Repubblica».

13.23 «Con tutta probabilità neanche questa volta una donna sarà eletta al Quirinale. Il che indica con tutta evidenza quanta strada occorra ancora percorrere nel mondo politico per poter raggiungere una completa parità». Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.

13.21 «Ho visto che nelle ore a seguire la mia proposta è diventata quella di tanti». Lo dice il leader della Lega a proposito della decisione di chiedere a Sergio Mattarella di proseguire nella sua funzione di Capo dello Stato. Salvini ha spiegato di aver preso questa strada, «senza aver sentito Draghi» a fronte dei veti che continuavano a bloccare il Parlamento e ha detto che non è una scelta di «ripiego».

13.04 «Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato». Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato, in una nota.

13.01 «Stamani son passato qui davanti andando alla Camera». Così il leader del Pd, Enrico Letta, su Twitter, postando una foto con uno striscione che recita «Grazie Presidente Mattarella».

12.49 Lunga telefonata tra Silvio Berlusconi e Sergio Mattarella. Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione. Lo si apprende da fonti di FI.

12.47 «È una grandissima gioia». Così il ministro della Salute e leader di Leu Roberto Speranza, uscendo dal vertice dei segretari della maggioranza, rispondendo ai cronisti sul Mattarella bis.

12.41 «Il Paese è in sicurezza senza assurdità istituzionali, ma con la solidità della guida». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, al termine del vertice di maggioranza.

12.38  Si è raggiunta un’intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Lo confermano fonti di maggioranza. «L' intesa su Mattarella è una grandissima gioia», ha detto Matteo Renzi lasciando la riunione.

12.18 «Chiedo a tutti di togliere il mio nome dalla discussione». Lo dice Pier Ferdinando Casini in una dichiarazione alla stampa alla Camera parlando dell’elezione dell’elezione del Presidente della Repubblica.

12.17 «Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente. #Mattarella #Quirinale». Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

12.15 «Per noi la conferma del presidente Mattarella è una vittoria perché nel 2015 lo ha proposto Matteo Renzi, lo abbiamo indicato quando nessuno se lo aspettava sette anni fa, lo abbiamo votato allora e oggi lo rivotiamo con entusiasmo». Lo ha detto la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi.

12.13 È opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale «per il bene e la stabilità del Paese». È quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi - si apprende da fonti autorevoli - al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l’auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.

12.08 «Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

12.07 «L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del paese». Così Pier Ferdinando Casini, intercettato dall’ANSA.

11.43 «Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci». Così Giorgia Meloni su twitter.

11.39 È iniziato il vertice con i segretari dei partiti della maggioranza.

11.24 Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz'ora questa mattina con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio, a quanto si apprende, è avvenuto a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale.

11.22 Si aspetta una svolta in giornata? «Sì». Che porta al Colle? «E dove?». Lo ha detto il ministro leghista Giancarlo Giorgetti parlando con i giornalisti.

11.17 La Lega ha convocato d’urgenza i grandi elettori alle 14. E’ quanto si legge in una nota della Lega.

11.13 «Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi. È la mia posizione, poi non so nemmeno se c'è un vertice». Così il leader della Lega, Matteo parlando ai giornalisti alla Camera aggiungendo che «l'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego».

11.06 «In risposta all’indecorosa immagine che il Parlamento sta dando in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, Fratelli d’Italia voterà Carlo Nordio. Manterremo il voto su Nordio finché le altre forze politiche non convergeranno su questa scelta o finché non dovesse emergere una alternativa migliore. Fratelli d’Italia non ha i numeri per essere determinante in questo importante passaggio politico, ma abbiamo le idee molto chiare: vogliamo arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile». È quanto si legge in una nota di FdI.

10.44 «Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci». Così il segretario della Lega Matteo Salvini conversando con i cronisti in transatlantico in un ragionamento su Sergio Mattarella.

9.55 Il vertice dei leader di maggioranza è stato sospeso e riaggiornato. «Conte non è venuto», spiega il leader Iv Matteo Renzi, arrivando in Transatlantico. Fonti M5s fanno sapere che «il presidente Conte e gli altri leader hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza».

9.40 I senatori della maggioranza che sostiene il governo Draghi o non hanno finora risposto alla chiama per la settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica o si stanno astenendo.

9.33 «L'intero sistema politico-istituzionale si regge attorno al Capo dello Stato e al capo del Governo, che sono sopra la mischia». Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta, all’assemblea con i grandi elettori. «Quel fragilissimo equilibrio retto attorno a due personalità straordinarie può essere modificato solo se c'è una intesa complessiva che tiene e, affinché ci sia, c'è bisogno della nostra logica del né vincitori né vinti. Questa logica per adesso ispira noi, ma non tutti gli altri». Altrimenti, conclude Letta, «il Parlamento ha una sua saggezza e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia». In altri termini, senza un accordo, la soluzione sembra, secondo Letta, il secondo mandato a Mattarella, spinto spontaneamente da molti parlamentari.

9.32 Parte la chiama con Umberto Bossi.

9.30 «Il mio nome può essere sul tavolo solo se rappresenta un momento di unità e di convergenza. L'Italia viene prima delle nostre ambizioni personali». E' quanto ha risposto Pier Ferdinando Casini ad un cronista dell’Ansa che lo ha intercettato sotto casa, nei pressi di piazza del Gesù.

9.25 Si cerca una intesa tra i partiti in un vertice dei leader di maggioranza con Salvini, Letta e Conte, al quale prenderanno parte anche Tajani e Renzi. «Oggi si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale», ha detto stamane Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori del Pd. Nella notte un vertice di Fi coi centristi ha definito il sostegno a Casini. Fonti di Fi riferiscono: «Un maggior coordinamento a partire dal voto di questa mattina è stato deciso in un incontro tra il coordinatore di Fi Tajani, Cesa dell’Udc, Lupi per Noi per l’Italia e Toti per Coraggio Italia. Insieme i gruppi “valgono” più di 180 grandi elettori».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia