Icona del cinema italiano e sex symbol degli anni 70 e 80. Ornella Muti è una delle co-conduttrici del prossimo Festival di Sanremo scelta da Amadeus, conduttore e direttore artistico della settantaduesima edizione delle kermesse canora al via da martedì 1 febbraio. Oltre alla Muti, anche Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli affiancheranno Amadeus nel corso della cinque serate.
Lunga carriera nel cinema, il primo ruolo a 14 anni
Francesca Romana Rivelli è una splendida 66enne. Il suo esordio nel cinema all'età di 14 anni: nel 1969 fu scelta dal regista Damiano Damiani come protagonista del suo film "La moglie più bella", ispirato alla vicenda di Franca Viola, di Alcamo in Sicilia, prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. In quela occasione Damiani le impose il nome d'arte Ornella Muti. Tra le più note attrici italiane, ha vinto numerosi premi: una Targa d'oro ai David di Donatello (1976), due Grolle d'oro, migliore attrice (1979), alla carriera (1998), tre Globi d'oro, migliore attrice (1982, 1988), alla carriera (2007), tre Ciak d'oro, migliore attrice protagonista (1988, 1989), Ciak d'oro speciale (2018), un Premio Pasinetti per l'attrice al Festival del Cinema di Venezia (1988) e due Nastri d'argento come migliore attrice protagonista (1988, 1989), su cinque candidature, di cui due come migliore attrice non protagonista. Ha ricevuto inoltre tre candidature come migliore attrice protagonista ai David di Donatello (1982, 1988, 1989) e una come migliore attrice agli European Film Awards (1988). Nella sua carriera ha interpretato vari generi, lavorando al fianco di registi come Damiano Damiani, Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Ferreri, Carlo Verdone, Ettore Scola, John Landis, Francesca Archibugi, Woody Allen, Paolo Virzì, Umberto Lenzi e Francesco Nuti.
Nel 2012 la parte in un film di Woody Allen
Nel 1992 prese parte a Non chiamarmi Omar, una commedia diretta da Sergio Staino e basata sul racconto Nudi e crudi di un altro vignettista, Francesco Tullio Altan, senza grande successo. Sono produzioni statunitensi Oscar - Un fidanzato per due figlie con Sylvester Stallone e Sette criminali e un bassotto, entrambi del 1991. Molto conosciuta in Francia, apparve spesso alla televisione transalpina sia come attrice di fiction sia come modella per pubblicità. Nel 1994 fu eletta Donna più bella del mondo dalla rivista statunitense Class. L'anno dopo uscì in Italia, Spagna e Sud America L'amante bilingue, diretto dal prestigioso regista Vicente Aranda. Dopo un periodo di lontananza dal grande schermo tornò nel 1999 con Panni sporchi, di Mario Monicelli. Lavorò poi solo con registe: Francesca Archibugi, Asia Argento e Eleonora Giorgi, che la scelse per il suo esordio registico Uomini & donne, amori & bugie. Nel 2006 recitò nella fiction prodotta dalla RAI Domani è un altro giorno e nel 2007 tornò a lavorare con Citto Maselli in Civico zero. Nel 2012 Ornella Muti prese parte al film di Woody Allen, girato in Italia, To Rome with Love, dove ebbe l'onore di lavorare assieme a grandi attori, tra cui Roberto Benigni, Alec Baldwin, Penélope Cruz e lo stesso Allen. Del 2017 fu la partecipazione alla serie televisiva italiana Sirene, prodotta dalla Rai, che le fece ottenere una nuova notorietà tra la popolazione più giovane. Nel 2018 è stata co-protagonista della webserie Amami!.
La vita privata
È stata sposata due volte: con l'attore Alessio Orano dal 1975 al 1981 e con Federico Fachinetti dal 1988 al 1996. Ha tre figli: la maggiore Naike Rivelli, nata nel 1974 e di cui la Muti non ha mai rivelato la paternità e Carolina e Andrea Fachinetti, avuti dal secondo marito Federico, anche loro attori.
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