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La guerra in Ucraina, allarme su un possibile attacco all'impianto chimico Azot

La guerra in Ucraina: gli avvenimenti di oggi.

23.51 Se i russi rimettono in moto le attività all’impianto chimico Azot a Severodonetsk sarà una «catastrofe». È l’allarme lanciato dal governatore della regione di Lugansk Sergiy Gaidai. «È estremamente pericoloso a causa della significativa distruzione sul territorio della fabbrica ed è impossibile senza specialisti appropriati», ha affermato.

23.15 L’Unione Europea ha condannato con forza l’attacco missilistico russo su Vinnytsia, nell’Ucraina centrale, che ha causato almeno 23 morti compresi tre bambini. «Questa atrocità a Vinnytsia è l’ultima di una serie di attacchi brutali contro civili e infrastrutture civili», hanno sottolineato l’Alto rappresentante per la Politica estera Josep Borrell e il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic. «Non ci può essere impunità per le violazioni e i crimini commessi dalle forze russe e dai loro superiori politici».

20.44  L’Unione europea «condanna nei termini più forti» l’attacco russo sulla città ucraina di Vinnytsia. Lo si legge in un comunicato.

20.05 La seconda missione di raccolta prove Osce in Ucraina, ha individuato «chiari schemi di gravi violazioni del diritti umani attribuibili principalmente alle forze armate russe». Secondo il report, visionato da ANSA e preparato da tre esperti selezionati dall’organizzazione tra cui l’italiana Laura Guercio, «l’entità e la frequenza degli attacchi indiscriminati contro civili e le infrastrutture civili oggetti civili sono una prova credibile che le ostilità sono state condotte dalle forze armate russe senza rispettare i principi fondamentali di distinzione, proporzionalità e precauzione alla base della Convenzione di Ginevra».

19.09 Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è «sconvolto» dall’attacco missilistico sulla città ucraina di Vinnnytsia. Lo ha detto un suo portavoce.

18.03  Il servizio di emergenza statale ucraino ha reso noto che 46 persone sono date per disperse dopo l’attacco russo di questa mattina a Vinnytsia nell’Ucraina centrale. Lo riporta il Guardian.
Nel raid sono morte secondo l’ultimo bollettino 21 persone, di cui tre bambini, mentre 52 sono rimaste ferite. Di questi, 34 sono in gravi condizioni. 55 edifici e 40 auto sono stati danneggiati a seguito del raid.

16.57  I russi hanno sparato 6 razzi alla periferia di Bashtanka, un centro abitato nel sud dell’Ucraina nella regione di Mykolayiv. Lo riporta l’agenzia Unian citando il capo del Consiglio regionale di Mykolaiv, Hanna Zamazeyeva, secondo la quale i campi di grano sono in fiamme. «Ancora bombardamenti da parte degli occupanti, che hanno sparato in direzione di Kherson. Almeno 6 razzi» hanno colpito “la periferia della città di Bashtanka. Soccorritori e agricoltori stanno facendo il possibile per salvare il raccolto», ha detto. Secondo Zamazeyeva la Russia è «un Paese terrorista e il mondo intero deve riconoscerlo e documentarlo chiaramente. La Russia deve essere inserita nell’elenco degli stati sponsor del terrorismo».

15.58  Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova legge che prevede che il governo possa adottare «misure speciali nella sfera economica» per sostenere le operazioni militari all’estero: lo riferisce la testata indipendente Meduza citando a sua volta l’agenzia Ria Novosti e precisando che il documento - presentato nel pieno della sanguinosa invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe - prevede il divieto da parte delle persone giuridiche di rifiutare contratti pubblici nell’ambito degli appalti pubblici o nel settore della difesa. Inoltre, il progetto prevede che il governo russo possa stabilire una speciale «regolamentazione legale dei rapporti di lavoro nelle singole organizzazioni» per quanto riguarda gli straordinari, il lavoro notturno, il lavoro nel fine settimana e nei giorni festivi.

13.18 E’ salito ad almeno 17 morti, compresi due bambini, il bilancio dei bombardamenti russi sulla città di Vinnytsia, nell’Ucraina centrale. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino. I feriti, riferisce il Guardian, sono decine. Circa 90 persone hanno avuto bisogno di cure mediche e circa 50 di esse sarebbero in gravi condizioni dopo l’attacco, che ha anche distrutto un centro medico, ha riferito la polizia.

11.47  «Siamo arrivati a Vinnytsia. Molti morti. Molti», ha reso noto il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, affermando che un missile ha colpito un centro commerciale. I feriti sono almeno 25. Un incendio è scoppiato dopo le esplosioni nella città dell’Ucraina centrale, propagandosi ad un parcheggio: una cinquantina di auto ha preso fuoco, secondo quanto riporta Espreso tv.
I missili russi sono esplosi nel centro di Vinnytsia, il luogo dell’impatto è l’incrocio principale della città, che conduce in tre direzioni.

8.05 Le forze russe hanno bombardato all’alba obiettivi civili a Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina. Lo ha riferito il sindaco, Oleksandr Sienkevych, citato dal Guardian, spiegando che in città sono state udite esplosioni intorno alle 6. «I soccorritori e le squadre di emergenza stanno già lavorando sul campo», ha aggiunto.

7.58 Continua l’offensiva delle truppe russe nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, soprattutto intorno alla città strategica di Sloviansk, ma senza successo. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine. In direzione di Sloviansk, «il nemico ha aperto il fuoco su Barvinkove, Dibrivne, Kurulka, Podolivka, Chepil, Krasnopillia e Bohorodychne e ha tentato l’assalto a Kurulka, ma ha fallito e si è ritirato», si legge nel rapporto pubblicato su Facebook. Nell’area di Kramatorsk, al confine con la Russia, «l'invasore ha bombardato le aree di Hryhorivka, Siversk, Kramatorsk, Verkhniokamyanske, Zakitne, Serebrianka e Spirne con artiglieria e razzi, e ha lanciato attacchi aerei vicino a Verkhniokamyanske e Mayaky». Un’altra delle aree colpite dall’offensiva russa è la regione di Kharkiv, nel Nord-Est dell’Ucraina, dove «il nemico ha attaccato con l’artiglieria le aree di Derhachi, Cherkaska Lozova, Dementiyivka, Ruski Tyshky, Cherkaski Tyshky e Slatyne».

7.33 «Un raggio di speranza in un mondo oscurato dalle crisi». Così in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha commentato i negoziati di Istanbul, che ha definito «un importante passo avanti per garantire l’esportazione di prodotti alimentari ucraini attraverso il Mar Nero». «Rendo omaggio all’impegno di tutti coloro che lavorano per garantire un accordo per la nostra comune umanità», ha aggiunto.

7.22 Potenti esplosioni dalle cinque di questa mattina nella città dell'Ucraina meridionale Mykolaiv, per tutta la notte è suonato l’allarme aereo, riferiscono i media del Paese. Il sindaco Oleksandr Senkevich ha scritto un messaggio sui social: «A Mykolaiv ci sono potenti esplosioni. Continua l'allerta aerea. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di non postare foto e video dai luoghi in cui si trovano».

6.23 Le truppe russe continuano a bombardare la regione ucraina orientale di Donetsk, mentre le autorità locali si stanno già preparando per l’inverno di fronte alla carenza di gas causata dai combattimenti e stanno cercando di evacuare il maggior numero possibile di cittadini entro il primo ottobre. «L'intera linea del fronte è sotto il fuoco del nemico, che insiste nei suoi tentativi di forzarla. Ma non hanno successo, il nemico torna alle sue posizioni precedenti e allo stesso tempo subisce perdite in termini di truppe e armature», ha dichiarato il governatore della regione ucraina di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, in un video postato su Telegram.

6.02 La Corea del Nord ha formalmente riconosciuto l’indipendenza delle due «repubbliche popolari» separatiste filorusse nell’Ucraina orientale, quelle di Donetsk e di Lugansk, diventando la terza nazione al mondo a farlo dopo Russia e Siria. La ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son-hui ha inviato mercoledì le lettere alle sue controparti della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) e della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr), ha riferito l’agenzia ufficiale Kcna, informandoli della decisione di Pyongyang «di riconoscere la loro indipendenza» ed esprimendo «la volontà di sviluppare le relazioni da Stato a Stato con quei paesi nell’idea di ;indipendenza, pace e amicizia». Sempre mercoledì, in risposta alla mossa della Corea del Nord anticipata dalla sua ambasciata a Mosca, l’Ucraina ha annunciato di aver interrotto i rapporti diplomatici con Pyongyang, in base alla netta opposizione sul riconoscimento delle regioni separatiste. La Corea del Nord ha di recente sottolineato i suoi stretti legami con la Russia a dispetto della condanna internazionale della sua invasione dell’Ucraina, attribuendo la crisi tra Mosca e Kiev alla «politica egemonica» degli Stati Uniti e dell’Occidente.

4.05 Secondo le informazione dell’Associazione Ucraina del Business nei giorni scorsi, in una riunione del gruppo di lavoro UE-CTC, è stata presa la decisione di invitare l’Ucraina ad aderire alla Convenzione sulla procedura di transito comune (Ncts) e alla Convenzione sulla semplificazione delle formalità negli scambi di merci. Si prevede che l’Ucraina sarà in grado di applicare il sistema di transito congiunto o la cosiddetta esenzione dal visto doganale entro la fine del 2022. Secondo il Ministero delle Finanze dell’Ucraina, dopo che l’Ucraina si unirà al Ncts, le imprese ucraine potranno godere dei seguenti vantaggi e semplificazioni: una dichiarazione di transito e una garanzia per la movimentazione di merci tra 36 paesi (paesi dell’UE e anche con Gran Bretagna, Turchia, Serbia, Macedonia del Nord, Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera); le imprese autorizzate potranno spedire e ricevere merci presso la propria impresa senza recarsi ai terminal doganali; le garanzie finanziarie ucraine saranno valide in altri 35 paesi del mondo.

2.22 Il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, ha affermato che l’Unione Europea non includerà il gas russo nel suo settimo round di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent, citando media internazionali. Secondo il premier ceco, l’Ue non ridurrà ulteriormente le importazioni di gas dalla Russia poiché troppi stati membri non potrebbero adeguarsi abbastanza rapidamente a un nuovo taglio. La Commissione europea dovrebbe essere pronta a presentare il settimo pacchetto di sanzioni contro Mosca nei prossimi giorni, ha aggiunto Fiala.

2.10 Le truppe russe e quelle separatiste dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) affermano di essere entrate nella città di Siversk, nell’oblast sudorientale ucraino di Donetsk. Lo riporta l’agenzia russa Tass. «La città è sotto il nostro controllo operativo e sono in corso operazioni di rastrellamento: Siversk sarà presto completamente liberata dalle truppe ucraine», dichiara una fonte delle truppe della Lpr. Ieri l’intelligence britannica aveva affermato che «la Russia probabilmente riuscirà a conquistare diverse piccole città del Donbass nel corso della settimana, tra cui Siversk e Dolyna».

1.41 La Commissione europea ha approvato uno schema olandese che prevede di investire fino a 406,4 milioni di euro per sostenere il riempimento dell’impianto di stoccaggio del gas Bergermeer nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Questa misura consentirà ai Paesi Bassi di garantire che gli impianti di stoccaggio del gas esistenti sul proprio territorio siano riempiti almeno per l’80% della loro capacità entro il primo novembre 2022 e quindi rispettino l'obbligo del livello di stoccaggio del gas previsto dal regolamento sullo stoccaggio del gas di recente adozione.

1.33 La Lituania consentirà alle merci russe sanzionate per la guerra in Ucraina di transitare nel suo territorio verso l’exclave russa di Kaliningrad, ha affermato ieri sera il ministero degli Esteri lituano invertendo la sua politica sulla base delle nuove linee guida della Commissione europea. Lo riportano i media internazionali. «Rimuove le restrizioni su una certa gamma di prodotti trasportati su rotaia è una dimostrazione di realismo e buon senso», ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri lituano. Il governatore di Kaliningrad, Anton Alikhanov, ha scritto su Telegram che le nuove linee guida Ue sono «solo il primo passo necessario» per risolvere lo stallo: «Continueremo a lavorare per la completa rimozione delle restrizioni».

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