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Almeno 10 missili sulle due università di Mykolaiv, morto britannico in mano ai filorussi

La guerra in Ucraina: gli avvenimenti di oggi.

13.18 Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che a breve sarà pronto un «documento finale» per sbloccare l’esportazione di grano dai porti ucraini sul Mar Nero, dopo i negoziati che hanno coinvolto Mosca, Kiev, Ankara e l’Onu questa settimana. «Le proposte della Russia sono state generalmente sostenute dai partecipanti alle consultazioni. E molto presto il lavoro di stesura del documento finale, 'The Black Sea Initiativè, sarà completato», ha affermato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, in un video diffuso dallo stesso dicastero.

13.11 Downing Street ha espresso «allarme» sulla sorte di Paul Urey, il cittadino britannico indicato da Londra come «un volontario» e da Mosca come «un mercenario» dichiarato morto in detenzione dopo essere stato catturato in ucraina dalle forze dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk. La notizia non è al momento confermata ufficialmente dal governo britannico, ma è stata ripresa dalla Bbc. «Siamo chiaramente allarmati e in nostri pensieri sono per la famiglia e gli amici», ha detto una portavoce. Mentre una ong a cui Uray risultava legato, Presidium Network, ha detto che sua madre è «angosciata e sotto shock».

12.10 Il governo tedesco è «indignato» per l’attacco a Vinnytsia, nel centro dell’Ucraina in cui molti civili, fra cui anche bambini, hanno perso la vita. Lo ha detto il portavoce di Olaf Scholz, Wolfgang Buechner, in conferenza stampa a Berlino. L’attacco russo dimostra ancora una volta come la Russia «violi massicciamente le regole del diritto internazionale», ha aggiunto, affermando che la Germania chiede che i russi smettano di attaccare i civili.

11.37 Un operatore umanitario britannico catturato dai separatisti filorussi in Ucraina e accusato di essere un mercenario è morto in detenzione «per malattia e stress». Lo riportano le agenzie russe citando Daria Morozova, ombudsman della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr). Paul Urey era stato catturato ad aprile in Ucraina orientale e accusato di «attività mercenarie» dai separatisti nell’autoproclamata Dpr. Morozova ha assicurato che nonostante la gravità dei reati imputatigli, gli è stata fornita tutta l’assistenza medica necessaria.

11.20 L’Unione europea punterà alle esportazioni di oro russo nel prossimo pacchetto di sanzioni, come deciso dai Paesi del G7 alla fine di giugno. Lo ha annunciato il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, all’arrivo alla riunione informale dei ministri degli Affari europei. Cercherà anche di «chiudere le scappatoie» per coloro che aggirano i precedenti round di sanzioni europee contro Mosca. L’Ue ha finora adottato sei pacchetti di sanzioni, tra cui l’embargo sulla maggior parte del petrolio russo entro la fine dell’anno. L’Ue esaminerà «come imporre sanzioni all’oro, che è un’importante materia prima di esportazione per la Russia», ha spiegato Sefcovic. «Non appena raggiungeremo un accordo a livello di Stati, le pubblicheremo», ha annunciato. La proposta delle nuove sanzioni da parte della Commissione europea, di cui l’embargo sull'oro sarà la misura principale, è attesa per oggi. Gli ambasciatori Ue dovrebbero riunirsi lunedì sera a Bruxelles «per adottarlo immediatamente», ha detto un diplomatico. Gli Stati Uniti hanno già attuato l’embargo sull'oro di nuova estrazione in Russia a fine giugno, poco dopo il vertice dei Paesi del G7 in Germania che avevano concordato la nuova misura, al fine di prosciugare il finanziamento dello sforzo bellico russo. L’oro è «una delle principali fonti di esportazione, che priverà la Russia di miliardi di dollari», ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, al vertice. «Ci auguriamo che il prossimo pacchetto di sanzioni, il settimo, abbia un forte impatto e venga adottato il prima possibile», ha affermato ieri la vice premier ucraina Olga Stefanishyna, presente all’incontro a Praga.

10.32 L’ambasciatore Stefano Baldi è intervenuto a titolo nazionale, in aggiunta alla dichiarazione dell’Unione Europea, alla riunione del Consiglio Permanente dell’Osce in relazione alla presentazione del Rapporto della missione di esperti indipendenti dell’Osce sulle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Ucraina nell’ambito della guerra di aggressione russa. La missione di esperti indipendenti - composta da Veronika Bilkova (Università di Praga), Laura Guercio (Università di Perugia) e Vasilka Sancin (Università di Ljubljana) - è stata nominata dall’Ucraina a seguito dell’attivazione del Meccanismo di Mosca dell’Osce, per la seconda volta, lo scorso 2 giugno da parte di 45 Stati partecipanti, tra cui l’Italia. «Il rapporto della missione di esperti indipendenti conferma le conclusioni raggiunte dalla precedente missione e identifica chiare violazioni del diritto internazionale umanitario, in maggioranza attribuibili alle forze armate russe, (incluse le atrocità commesse a Bucha e Irpin e nella regione di Kiev, visitate dalla missione), così come estese violazioni dei diritti umani, in particolare nei territori sotto controllo effettivo della Federazione Russa e nelle regioni di Donetsk e Luhansk, informa l'Osce. Ove venga accertata la responsabilità individuale per tali gravi violazioni, esse costituiscono anche crimini di guerra e crimini contro l’umanità», afferma la rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Osce. Il rapporto - prosegue la nota - «descrive altresì il drammatico impatto della guerra sulla popolazione ucraina e in particolare sui gruppi più vulnerabili, quali donne e bambini, ed evidenza due fenomeni particolarmente allarmanti: il ricorso ai «campi di filtrazione» da parte russa e il trattamento dei prigionieri di guerra, in particolare con l’imposizione della pena di morte da parte delle cosiddette Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk per conto russo». L’ambasciatore Stefano Baldi ha sottolineato il «contributo essenziale che l’Osce, attraverso i rapporti del Meccanismo di Mosca e il lavoro di monitoraggio di Odihr, può offrire all’accertamento delle violazioni degli impegni comuni e delle atrocità commesse in Ucraina e alla punizione dei loro responsabili». «L'Italia - ha concluso Baldi - considera essenziale assicurare la più ampia diffusione e conoscenza dei rapporti del Meccanismo di Mosca e continuerà a lavorare per promuoverne i seguiti all’interno dell’Osce e per assicurare una più stretta cooperazione con gli altri meccanismi internazionali di accountability».

10.22 Mosca ha dichiarato «indesiderabile» il sito investigativo Bellingcat - che tra le altre cose aveva indagato sull'avvelenamento dell’oppositore russo Aleskei Navalny - definendolo una «minaccia» per la sicurezza del Paese. Dall’inizio dell’offensiva militare russa in Ucraina il 24 febbraio, le autorità hanno rafforzato la repressione delle voci critiche nei confronti del potere, bloccando i media e i social network indipendenti. Bellingcat, che ha dedicato diversi articoli alla guerra, era già stato inserito nell’elenco degli «agenti stranieri» in Russia nel 2021.
Oltre a Bellingcat, la procura russa ha deciso l’etichetta «indesiderabile» anche per il sito The Insider, che ha base in Lettonia, dopo la pubblicazione d’indagini congiunte con Bellingcat - e un istituto ceco, la Central and Eastern Europe Law Initiative (Ceeli). Le autorità russe hanno spiegato che tutte e tre queste entità rappresentano «una minaccia per l’ordine costituzionale e la sicurezza della Federazione russa». Una legge emanata nel 2015 dal presidente Vladimir Putin prevede per le organizzazioni straniere attive in Russia di essere designate come «indesiderabili», siano esse Ong, fondazioni o società. L’etichetta può comportare il bando e processi penali per i loro membri.

9.59 I russi hanno attaccato «con almeno 10 missili» le due maggiori università di Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina. Lo ha riferito sui social il governatore locale, Vitaliy Kim. «Ora attaccano la nostra istruzione», si legge nel post, «chiedo alle università di tutti i Paesi democratici di ritenere la Russia quello che è: un terrorista». Il messaggio è accompagnato da un video che mostra edifici in fiamme.

9.35 Oltre 2,5 milioni di persone sono state evacuate dall’Ucraina alla Russia dall’inizio dell’invasione: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Mosca, sottolinea il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, continua ad essere accusata di deportare con la forze i cittadini ucraini, che in molti casi - secondo le notizie circolate - sono stati maltrattati nei cosiddetti campi di filtraggio allestiti dai russi.

8.49 Oltre 1.000 bambini sono morti o sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale del Paese, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel complesso, i bambini rimasti uccisi sono ad oggi almeno 352, mentre i feriti sono almeno 657, per un totale di 1.009.

8.45 La politica sanzionatoria contro la Russia «non ha soddisfatto le aspettative», con queste restrizioni l’economia europea «si è sparata ai polmoni e ora sta soffocando». Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, in un’intervista a Kossuth Radio, in cui ha anche avvertito che l’Europa è entrata in un nuovo periodo, in cui si combatterà non solo per l’energia, ma anche per l’occupazione.

8.28 Le Forze russe stanno lentamente avanzando verso Ovest in Ucraina, in seguito ai bombardamenti e agli assalti contro la città di Siversk - nella regione di Donetsk - da Lysychansk. Lo riporta l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. «Bakhmut sarà probabilmente il prossimo obiettivo, una volta che Siversk sarà al sicuro», si legge nel rapporto diffuso dal ministero della Difesa di Londra.

7.31 Le forze russe probabilmente «lanceranno presto un’offensiva su larga scala e più determinata lungo la direttrice Sloviansk-Siversk-Bakhmut, ma non ci sono ancora indicazioni su quanto presto inizierà l’attacco o esattamente dove si concentrerà». Lo riporta l’ultimo bollettino dell’americano Institute for the Study of War (Isw), secondo cui l’attacco missilistico di ieri su Vinnytsia (almeno 22 morti civili) «fa parte di una sistematica campagna russa di attacchi alle aree residenziali delle città ucraine». Gli analisti rilevano che «le forze russe hanno continuato i loro tentativi di avanzare su Siversk, ma i loro progressi non sono chiari» e che «hanno condotto attacchi di terra limitati intorno a Bakhmut e Sloviansk senza ottenere progressi». Nell’area di Siversk, lo Stato maggiore ucraina aveva in precedenza riferito di aver respinto gli attacchi russi. Allo stesso tempo, i mercenari di Mosca hanno annunciato che stabiliranno il loro «controllo operativo» a Siversk.

7.28 Il ministero degli Esteri austriaco ha condannato «fermamente l’atroce attacco» lanciato ieri dalle forze russe contro la città ucraina di Vinnytsia (centro-ovest), sottolineando che i colpevoli di questo «crimine di guerra» devono essere chiamati a risponderne. «Condanniamo fermamente l’atroce attacco della Russia contro i civili a Vinnytsia oggi, che ha ucciso più di 20 persone innocenti, compresi i bambini - si legge in un messaggio pubblicato ieri sera su Twitter -. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra, non può esserci impunità, gli autori di queste atrocità devono essere chiamati a risponderne».

1.05 L’ambasciata Usa a Kiev ha invitato i cittadini statunitensi nel Paese ad abbandonare immediatamente il Paese, a causa di una situazione segnata dagli attacchi russi che mettono a rischio le condizioni di sicurezza. Il medesimo avviso sul sito dell’ambasciata invita anche i cittadini Usa che si accingessero a farlo a non entrare in Ucraina, mentre a quelli che devono lasciare il Paese si consiglia di usare mezzi privati di superficie. Analogo alert viene indirizzato per chiedere di evitare assembramenti ed eventi di massa che potrebbero diventare obiettivi degli attacchi russi. Insieme ad alcuni consigli su come comportarsi in caso di allarme aereo o di vero e proprio attacco con uso di missili e droni, l’ambasciata americana rileva anche che le condizioni di sicurezza in Ucraina sono estremamente mutevoli e che possono precipitare senza avviso.

0.01 Gli Stati Uniti hanno annunciato che non impediranno la vendita di attrezzature agricole alla Russia, smentendo le accuse di Mosca secondo cui sono le sanzioni occidentali e non l’invasione dell’Ucraina a causare la crisi alimentare globale. Il dipartimento del Tesoro americano ha affermato che non interromperà le transazioni relative alla produzione, vendita o trasporto di attrezzature agricole spiegando anche di non aver bloccato la vendita di prodotti agricoli come fertilizzanti, dispositivi medici e test per il Covid-19. «Le sanzioni Usa contro la Russia in risposta alla sua guerra non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina non ostacolano il commercio agricolo e di prodotti medici», si legge in una nota del dipartimento del Tesoro. «Putin ha strangolato la produzione alimentare e agricola e ha usato il cibo come arma di guerra distruggendo gli impianti di stoccaggio, lavorazione e collaudo; rubando grano e attrezzature agricole e bloccando efficacemente i porti del Mar Nero», si sottolinea.

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