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Mosca pronta a ripendere i colloqui ma il parlamento ucraino definisce la Russia come «Stato terrorista»

Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.

22.48 La Russia oggi ha lanciato missili nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev. Lo ha riferito il centro di comando ucraino, affermando che gli attacchi hanno preso di mira le infrastrutture della regione. La regione di Zhytomyr, dove nel pomeriggio erano state segnalate diverse esplosioni, è stata attaccata «dalla direzione sud-est» da «missili da crociera navali», ha riferito il comando, come riporta Ukrinform, aggiungendo che «quattro missili da crociera russi sono stati distrutti dalle unità di difesa aerea». Secondo il governatore regionale Vitaliy Bunechko negli attacchi è stata uccisa almeno una persona a Malyn, ma il bilancio potrebbe aumentare.

22.27 È impossibile pensare a un cessate il fuoco senza un ritiro delle forze armate russe dal territorio ucraino: ne è convinto il capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, citato dall’agenzia ucraina Unian. «La guerra non si fermerebbe neanche dopo aver fatto concessioni. Ci sarebbe una pausa, ma dopo un pò, dopo aver ripristinato le armi e i soldati persi, risolto gli errori e licenziati i generali, la Russia lancerebbe una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su scala maggiore», ha detto Podolyak. L’esponente di Kiev considera «strani» gli appelli dell’Occidente per una tregua immediata: «Le forze russe devono lasciare il Paese prima che il processo di pace possa riprendere», ha detto.

21.15  L’Occidente sta cercando di rendere l’Ucraina sua schiava con una dipendenza sul piano finanziario. Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

20.32 Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha criticato una petizione con migliaia di firme che gli chiedeva di consentire agli uomini in «età militare» di lasciare l’Ucraina. Secondo il capo dello Stato, riferisce Unian, «non è corretto avanzare tali proposte ora, perché centinaia di migliaia di soldati stanno difendendo il Paese al fronte», con «50-100 morti al giorno».
Dall’inizio dell’invasione russa, Kiev ha vietato agli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese, in quanto potenziali combattenti. Il Parlamento ucraino ha approvato oggi il prolungamento della legge marziale fino al 23 agosto.

19.45  La Russia è pronta a continuare i colloqui con l’Ucraina, che sono stati congelati da Kiev. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

18.47 Le forze russe che controllano Mariupol hanno iniziato a richiedere permessi per le auto che entrano ed escono dalla città ucraina. Lo ha detto un consigliere del sindaco della città, Petro Andrushchenko, avvertendo anche che sono in aumento «le deportazioni di ucraini dalla regione». In base alle nuove restrizioni, le auto e i passeggeri che entrano in città necessitano di ‘pass’ monouso rilasciati da un comandante russo a Manhush o Vynohradne, città situate a Ovest e ad Est della città occupata, ha spiegato Andrushchenko. I pass per lasciare la città devono essere rilasciati dal Ministero degli Affari Interni della Repubblica popolare di Donetsk. Per ottenere un ‘pass’, c’è già un’attesa di diverse settimane e anche viaggiare all’interno del distretto senza entrare in città richiede un ìpass’. «Per coloro che arriveranno a Mariupol, ricordate: per ora, è un viaggio di sola andata».

17.59  Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che definisce la Russia come «Stato terrorista». Lo ha riferito su Twitter il deputato Roman Hryshchuk.

16.56  Il Parlamento ucraino ha approvato una legge che vieta i simboli dell’invasione russa, compresi quelli contenenti le lettere Z e V. Lo rendono noto i media ucraini.
Il nuovo disegno di legge vieta la creazione di ong che utilizzano simboli di guerra russi e le cui attività sono finalizzate a diffondere la propaganda di guerra e a minare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Le lettere «Z» e «V», che non esistono nell’alfabeto russo, sono state usate per simboleggiare il sostegno all’invasione russa dell’Ucraina. Vengono utilizzate per contrassegnare i veicoli militari russi sul campo di battaglia.

16.28 La pace in Ucraina è un percorso in salita. «Non è facile», ammette la Santa Sede dopo la missione diplomatica a Kiev. Ma è l’unica via percorribile. Il Papa al Regina Caeli ha chiesto a Dio di infondere «lo Spirito della pace ai responsabili delle nazioni». Da Cascia, il suo più stretto collaboratore, il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha espresso l’auspicio che «siano avviati al più presto i negoziati e si possa giungere finalmente alla tanto desiderata pace». In questo la Santa Sede resta a disposizione per facilitare il processo. «Il Papa potrebbe ancora continuare a svolgere un ruolo molto significativo in questo conflitto e nella sua risoluzione. Ci sono spazi», ha detto il ministro degli esteri vaticano, mons. Paul Richard Gallagher, al termine della sua missione in Ucraina. «Il presidente Zelensky ha detto che di fronte ad una guerra che continua, alla fine deve essere la diplomazia a risolvere le cose; le parti in conflitto devono arrivare al tavolo per negoziare», ha aggiunto ribadendo la disponibilità di un ruolo della Santa Sede.

16.09  La Francia gela le speranze del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di un rapido ingresso nell’Ue. «Dobbiamo essere onesti. Se dici che l’Ucraina entrerà a far parte dell’Ue tra sei mesi, o un anno o due, stai mentendo», ha detto il ministro con delega per l’Europa, Clement Beaune a Radio J. «Probabilmente tra 15 o 20 anni... ci vuole tanto tempo».

15.26 «Non mi fermerò finché l’Ucraina non diventerà un membro dell’Unione Europea». Lo ha affermato il presidente polacco Andrzej Duda, parlando al Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, come riporta il Guardian.

15.04 «Anche nel potere russo ci sono divisioni. Probabilmente questo durerà molto tempo e Putin non sta in una buona posizione: ora è più debole di prima e domani sarà più debole di oggi». Lo ha detto Il vice presidente della commissione Ue Frans Timmermans intervistato da Lucia Annunziata a Mezz'ora in Più. Per Timmermans «nella società russa, passo dopo passo, c'è un cambiamento, soprattutto dalle madri che non vedono i figli e si chiedono cosa stia succedendo. Poi ora ci sono espressioni di protesta nei concerti».

14.51 Il segretario del Consiglio di sicurezza bielorusso Oleksandr Wolfovych ha affermato che «gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini» sono entrati nel territorio della Bielorussia. Lo riportano i media statali di Minsk, secondo cui sono circa 20 mila le truppe ucraine schierate nei pressi del confine con la Bielorussia, distribuite tra le regioni di Rivne, Kiev e Chernihiv. Nei giorni scorsi, Minsk ha annunciato il rafforzamento delle sue unità di sicurezza frontaliere e l’acquisto dei sistemi missilistici russi S-400 e Iskander.

14.01 Esplosioni nella regione di Kiev sono state registrate intorno alle 13,30, le 12,30 ora italiana. Subito dopo sono state segnalate anche nella vicina regione di Zhytomyr. Lo riferisce Ukraine 24. Gli amministratori locali hanno avvisato sui cellulari i cittadini ad andare nei rifugi. Secondo i media ucraini le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto un missile russo nella regione della Capitale.

13.21 La Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev, ha esteso la legge marziale in Ucraina per altri 90 giorni, fino al 23 agosto. Lo riportano i media ucraini.

13.18 I russi hanno lanciato bombe a grappolo su un villaggio nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina uccidendo tre persone. Lo riferisce l'amministrazione statale regionale di Kherson su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel villaggio di Belozersk, «dopo i bombardamenti a grappolo ieri da parte degli occupanti tre persone sono state uccise e 10 abitazioni private sono state parzialmente distrutte», si spiega.

13.16 «Dopo Bucha, Borodianka, Mariupol, nulla potrà essere più come prima con la Russia, cari presidenti e cari ministri»: lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda durante il suo discorso alla Verkhovna Rada. Duda ha anche assicurato che «la Polonia farà tutto il possibile per aiutare l’Ucraina a diventare un membro dell’Ue».

12.51 L’Ucraina deve poter decidere il proprio futuro. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda nel suo discorso al Parlamento ucraino. «Si sono sentite voci preoccupanti secondo cui l’Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. Solo l’Ucraina ha il diritto di decidere sul proprio futuro», ha detto Duda secondo quanto riporta il Guardian. Il presidente polacco è il primo leader europeo a tenere di persona un discorso al Parlamento ucraino dall’inizio dell’invasione russa.

11.06 I russi hanno sparato su case e strutture civili nella regione di Donetsk, 7 persone sono state uccise negli attacchi sui villaggi di Bakhmut, Soledar, Avdiyivka, Sviatohirsk, Mykolayivka, Toretsk, Zalizne, Raigorodok, Lastochkine, Pervomaiske, Yarova, Salt. Lo riferisce la polizia nazionale ucraina, secondo Ukrinform . «Gli occupanti hanno sparato su 12 insediamenti. Ci sono morti e feriti. Più di 40 case, una scuola, una scuola di musica, un istituto, imprese e strutture di supporto vitale sono state distrutte». È stato riferito che i russi hanno sparato da aerei, carrarmati, artiglieria pesante e lanciarazzi multipli Hail.

9.21 I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, come riporta Unian. La città in prima linea nel Lugansk è ora a rischio di accerchiamento dopo che 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite dai bombardamenti russi, ha aggiunto Gaiday. «I bombardamenti continuano dalla mattina alla sera e anche per tutta la notte», ha detto in un video postato su Telegram.

9.07 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto la situazione nel Donbass come «estremamente difficile» nel suo ultimo discorso nazionale, citato dal Guardian.

7.25 Le forze russe sono tornate a colpire con l’artiglieria la regione di Kharkiv ieri notte, ferendo cinque persone nel capoluogo e tre nei distretti di Lozova, Chuhuiv e Kupiansk. Lo riferisce il governo regionale. Dopo essere state respinte fino al confine da una controffensiva ucraina, le truppe russe sono riuscite a riconquistare terreno nella regione di Kharkiv e stanno consolidando le loro posizioni.

7.13 La Russia ha dispiegato sistemi per il lancio di missili balistici a corto raggio Iskander nell’Oblast di Belgorod, a circa 20 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo riferisce lo stato maggiore di Kiev.

5.43 Arrivato in Ucraina il presidente della Polonia Andrzej Duda. «Domenica - si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale del capo di Stato polacco e riportata dalla Unian - alla Verkhovna Rada di Kiev, il presidente della Repubblica di Polonia si rivolgerà con un messaggio da primo capo di Stato straniero a farlo dall’inizio della guerra».

4.11 Il capo della commissione per gli affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky ritiene che non dovrebbe esserci uno scambio di militanti della formazione nazionalista Azov e che il loro destino dovrebbe essere deciso da un tribunale. «La mia opinione non è cambiata, non dovrebbe esserci scambio di combattenti Azov banditi nella Federazione Russa», ha scritto in un post su Telegram che poi la Tass ha rilanciato. In precedenza, sui media sono apparse informazioni secondo cui Slutsky avrebbe annunciato che Mosca stava studiando la questione dello scambio di militanti Azov con Medvedchuk. «Tutte le interpretazioni attuali sono sostanzialmente sbagliate, voglio sottolinearlo ancora una volta», ha aggiunto Slutsky.

1.32 L’Ucraina sta facendo tutto il possibile per tornare alla pace. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto video-messaggio serale. «Oggi nel nostro paese è la Giornata della scienza. Mi congratulo con i nostri scienziati che, nonostante tutte le difficoltà, lavorano comunque per garantire che l’Ucraina conservi e sviluppi il suo potenziale scientifico. Naturalmente - ha spiegato il presidente - in tempo di guerra, tutte le forze della società e dello Stato possono essere dirette solo alla protezione e questo è un limite significativo per la scienza, e per la cultura» - ha affermato Zelensky. Il presidente, secondo quanto riportano i media, ha anche ringraziato tutti coloro che stanno lavorando per rendere l’Ucraina parte di un’Europa unita. «Il nostro percorso verso l’integrazione europea non riguarda solo la politica. Riguarda la qualità della vita. E gli ucraini - ha concluso- hanno gli stessi valori della vita degli europei».

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