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La Russia colpisce ancora Odessa con 3 missili. Putin alla parata della vittoria: «Ci siamo difesi»

La guerra in Ucraina in tempo reale

22.45 «Grato al presidente americano e al popolo per il sostegno nella lotta per la nostra libertà e futuro. La firma odierna della legge è un passo storico, sono convinto che insieme vinceremo ancora, e difendermo la democrazia in Ucraina e in Europa, come 77 anni fa». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. alla luce della firma di Joe Biden di una normativa che facilita la fornitura di armi Usa a Kiev.

22.34 Il presidente americano Joe Biden ha attaccato la «distruzione sfrenata» che la Russia sta compiendo in Ucraina. Parlando nello Studio Ovale prima di firmare una legge che velocizzerà la consegna di armi a Kiev il presidente americano ha detto che «le atrocità in cui sono coinvolti i russi sono oltre il limite. Il prezzo della lotta non è basso, ma cedere all’aggressione costa di più». Biden ha definito la misura «un altro importante strumento nei nostri sforzi per sostenere il governo ucraino e il popolo ucraino nella lotta per difendere il loro paese e la loro democrazia contro la brutale guerra di Putin».

22.08 La Russia ha colpito la città ucraina di Odessa con tre missili Kinzhal lanciati da un aereo russo Tu-22. Lo scrive l’agenzia ucraina Ukrinform, precisando che i missili hanno ferito due persone e distrutto cinque edifici di infrastrutture turistiche. Lo ha reso noto il servizio stampa del consiglio comunale di Odessa su Telegram. In giornata le truppe russe avevano lanciato un raid missilistico nella città durante la visita in città del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Lo ha reso noto il servizio stampa del consiglio comunale,

21.23 Il presidente americano, Joe Biden, ha firmato una legge per velocizzare la fornitura di armi all’Ucraina, invasa dai russi. La misura, ispirata a una normativa in vigore durante la Seconda Guerra Mondiale, allenterà alcuni dei requisiti per gli Stati Uniti per inviare attrezzature militari a Kiev.

20.56 «I nostri sforzi per aiutare l’Ucraina sono lungi dall’essere terminati. Quello che stiamo facendo a metter gli ucraini in una posizione di vantaggio“ nelle trattative per raggiungere la pace. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, sottolineando come descrivere la guerra in Ucraina come una «difensiva» è una “flagrante assurdità».
Price ribadisce l’impegno americano a riaprire l’ambasciata a Kiev il prima possibile. I diplomatici americani «torneranno a Kiev il prima possibile, e l’ambasciata americana riaprirò il prima possibile», aggiunge Price ribadendo che gli Stati Uniti hanno accelerato gli sforzi per riaprire l’ambasciata. «I nostri sforzi per aiutare l’Ucraina sono lungi dall’essere terminati. Quello che stiamo facendo a metter gli ucraini in una posizione di vantaggio» nelle trattative per raggiungere la pace, aggiunge Price.

20.35  La Grecia ha riaperto l’ambasciata a Kiev, «un gesto altamente simbolico», al fine di sostenere «gli ucraini e la comunità greca» che vive nel Paese. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Nikos Dendias sottolineando che Atene «fa di tutto per contribuire alla risoluzione della crisi in Ucraina e della crisi umanitaria» e che «s’impegna a partecipare attivamente alla ricostruzione del paese». Alla guida della missione diplomatica è Manolis Androulakis, già console generale ellenico a Mariupol. La comunità greca in Ucraina conta oltre centomila persone e popolazioni grecofone sono installate nelle città sul Mar Nero dal diciottesimo secolo.

19.40  Alti dirigenti del Pentagono credono, sulla base di rapporti aneddotici, che soldati russi e “ufficiali intermedi a vari livelli, anche di battaglione», si siano «rifiutati di obbedire agli ordini o non stiamo obbedendo con l’alacrità che ci si aspetterebbe da un ufficiale» nel conflitto in Ucraina. Lo riporta il Guardian. Da tempo il Pentagono ripete che il morale tra le truppe russe è basso.

19.11  Ci vorranno «diversi anni» perchè l’Ucraina faccia il suo ingresso nell’Ue. Lo ha affermato il presidente francese Emmnauel Macron da Berlino, facendo riferimento al «grado di integrazione e al requisito degli standard europei». Tuttavia è possibile fare una revisione accelerata della posizione di Kiev, ha precisato, sottolineando la necessità di «trovare una forma politica in Europa per vincolare» nuovi Paesi e trovare «altre forme di solidarietà».

17.37 Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, plaude al «nuovo gruppo di 170 civili evacuati dalle acciaierie Azovstal e da altre aree di Mariupol in un’operazione di passaggio sicuro coordinata con successo dalle Nazioni Unite e dal Comitato internazionale della Croce Rossa». Guterres ha spiegato che il gruppo di sfollati è arrivato sano e salvo a Zaporizhzhia ieri.
«Ringrazio tutti coloro che sono stati coinvolti in questa complessa operazione, compresi i leader di Kiev e Mosca per aver assicurato le necessarie pause umanitarie - ha spiegato - Quest’ultima operazione porta a oltre 600 il numero di civili evacuati in sicurezza dalle acciaierie Azovstal e da altre aree di Mariupol».
Guterres ha quindi «esortato le parti in conflitto a non risparmiare gli sforzi per garantire un passaggio sicuro a tutti coloro che desiderano partire, qualsiasi direzione scelgano, e per ottenere aiuti per raggiungere le persone bisognose».

16.41  «I nostri difensori stanno mantenendo le loro nuove posizioni fortificate» nei pressi di Popasna, dopo essersi ritirate dalla città. «Non ci sono sfondamenti. Spero che la situazione cambi presto a nostro favore. I rinforzi sono già arrivati». Lo ha affermato in un discorso a una tv ucraina, ripreso sul suo profilo Telegram, il capo dell’amministrazione regionale di Lugansk, Serhiy Haidai.

16.24  «Il trasferimento dell’artiglieria russa nel nord della Crimea potrebbe essere utilizzato nelle battaglie per la regione di Kherson». Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Ukrinform.

16.02 Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal. Lo riferiscono fonti Ue.

15.22  L’esercito russo sta cercando di «tagliare fuori» la regione orientale di Lugansk dal resto dell’Ucraina per prendere il controllo del tratto di circa 60 km che collega le località di Lysychansk e Bakhmut. A questo scopo, l’equipaggiamento militare russo è già stato trasportato tramite un ponte oltre il fiume Severskij Donetsk, barriera di separazione naturale tra questa cerniera di collegamento e la parte più orientale dell’oblast. Lo ha detto Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione regionale di Lugansk, citato dall’Ukrainska Pravda. «Oggi è decisivo. Lotteremo per questa strada vitale», ha aggiunto.

15.05 «Il nemico non cessa le sue operazioni offensive per stabilire un controllo totale sulle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata», ha aggiunto l’esercito di Kiev, sottolineando che nella regione di Donetsk le truppe russe proseguono i loro attacchi introno alle località di Lyman, Popasniansky, Severodonetsk e Avdiivka

12.57 «La crisi ucraina ha nuovamente spinto la sicurezza europea a un bivio critico» e «dobbiamo fare del nostro meglio per evitare l’intensificazione e l’espansione del conflitto, che porterà a una situazione ingestibile». Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, citato dai media statali, durante un incontro in videoconferenza con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

11.44 Il vice comandante della Marina ucraina, il colonnello Ihor Bedzai, è rimasto ucciso durante una missione di combattimento mentre era a bordo di un elicottero Mi-14 colpito da un missile di un caccia russo: lo ha reso noto il direttore della Come Back Alive Foundation, Taras Chmut, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform

10.40 Quattro missili «ad alta precisione» hanno colpito la regione di Odessa. Lo ha riferito il consiglio comunale della città ucraina meridionale, rilanciando i dati del comando operativo del Sud, secondo il quale i missili sono stati lanciati dalla penisola della Crimea. Non ci sono ancora ulteriori dettagli a riguardo.
Il consiglio comunale ha aggiunto che gli «occupanti russi» continuano a distruggere le infrastrutture della regione e a esercitare pressioni psicologiche sui civili. Lo riporta l’agenzia Unian.

09.29 «L'aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando sulla Piazza Rossa. «Mi rivolgo alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass - contnua-: voi combattete per la sicurezza patria e per il futuro», affinché «non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti».

09.07  Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, come già negli anni passati, prenderà parte alla parata militare sulla Piazza Rossa di Mosca, per l’anniversario del Giorno della Vittoria, sulla limousine russa cabriolet Aurus. Fortemente voluta dal presidente, Vladimir Putin, Aurus è nata con l’obiettivo di sfidare Bentley e Rolls-Royce nel settore del lusso. Il canale del dicastero della Difesa, Zvezda Tv, ha già diffuso su Telegram le immagini della limousine destianta a Shoigu che si avvia verso il centro di Mosca.

08.21  Sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferisce la Procura generale, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Ukrinform. Il numero dei bambini feriti sale a 415.

07.35 La Russia ha schierato sei navi e due sottomarini nel Mar Nero, davanti alle coste ucraine: lo ha reso noto l’Esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il Comando operativo meridionale dell’Ucraina ha precisato che le navi sono pronte al combattimento e sono equipaggiate con oltre 50 missili da crociera.

06.52 Inizierà tra poche ore a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale. Atteso il discorso del presidente Putin, che ieri in un messaggio inviato ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk ha detto di combattere contro la «feccia nazista. E come nel 1945, vinceremo». La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale», ha ribattuto il presidente ucraino Zelensky. Di Maio: «Qualsiasi cosa dirà Putin, dobbiamo rispondere uniti e con fermezza con un’escalation diplomatica». Oggi è anche la Festa dell’Europa. Gentiloni: «teniamocela stretta».
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino «da tutta l’Ucraina» e i leader riaffermano che Putin «non deve vincere“ perchè «ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra». Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Jill Biden e Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è partito per gli Stati Uniti dove domani incontrerà il presidente Biden alla Casa Bianca. Al centro del colloquio gli aiuti all’Ucraina, le sanzioni contro Mosca e la corsa per l’indipendenza dal gas russo, nella prima visita negli Stati Uniti del presidente del Consiglio nella veste di capo del governo. Intanto in Italia si allarga il fronte che spinge per una soluzione negoziale alla guerra Mosca-Kiev e comincia ad esprimere perplessità proprio sulla posizione di Nato e Usa. Di Maio: «Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo». –-.

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