Torna a farsi vivo su Instagram Ivan Luca Vavassori, il fighter italiano arruolatosi volontario nella guerra in Ucraina. Questa mattina è apparsa sul social una nuova storia, questa volta scritta in spagnolo. Il messaggio annuncia la decisione di «andare avanti fino in fondo» e aggiunge: «La mia decisione non piace a molta gente ma è la migliore per me». Vavassori accenna anche alla sua condizione fisica: «Ora sto bene, con qualche dolore, ma di nuovo in forze e pronto a tutto». E conclude con la frase già utilizzata in altri messaggi: «Dio è grande». Nella storia seguono alcune immagini di combattimento con soldati a piedi e a bordo di carri armati, riprese «in soggettiva» da Vavassori.
Ivan Luca Vavassori è figlio adottivo dell’imprenditore lombardo Pietro Vavassori e di Alessandra Sgarella, la donna di Domodossola salita alle cronache nel 1998, quando venne sequestrata e rimase prigioniera per nove mesi della ‘ndrangheta. Sgarella morì poi nel 2011 per un male incurabile. Ivan, che nella vita civile faceva il calciatore (è un portiere che ha vestito le maglie delle squadre di serie C del Bra, Pro Patria e Legnano) allo scoppio della guerra in Ucraina si era arruolato per combattere i russi nelle brigate internazionali. Nelle scorse settimane le sue tracce si erano perse e poi si era temuto il peggio per un messaggio sempre su Instagram in cui era stata annunciata la sua morte. Nei giorni successivi era invece riapparso confermando di essere vivo.
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