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Vavassori è ancora vivo, il portiere arruolato in Ucraina dà sue notizie sui social

Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore che combatte accanto all’esercito ucraino, sarebbe ancora vivo. Lo fa sperare l’aggiornamento sul profilo social dello stesso foreign fighter italiano su cui questa mattina era stato scritto che non si avevano più sue notizie. «Ciao a tutti, il team di Ivan è ancora vivo - è il messaggio, anche questo in inglese -. Stanno cercando di tornare indietro. Il problema è che sono circondati da forze russe, così non sanno quando e quanto tempo ci vorrà per tornare indietro. Ci sono 5 persone morte e 4 feriti, ma non conosciamo i loro nomi», conclude il messaggio.

Vavassori, 29 anni, è il figlio adottivo dell’imprenditore Pietro Vavassori e di Alessandra Sgarella, la donna di Domodossola salita alle cronache nel 1998, quando venne sequestrata e rimase prigioniera per nove mesi della ‘Ndragheta. Sgarella morì poi nel 2011 per un male incurabile. Ivan, che nella vita civile fa il calciatore (è un portiere che ha vestito le maglie delle squadre di serie C del Bra, Pro Patria e Legnano) allo scoppio della guerra in Ucraina si era arruolato per combattere i russi nelle brigate internazionali.

Nei giorni della partenza e dell’entrata nel territorio ucraino aveva comunicato via social le sue scelte: «Morire vent’anni prima o vent’anni dopo, poco importa. Quel che importa è morire bene. Soltanto allora inizia la vita». Dopo essere scampato a un attentato a Kiev, Ivan aveva comunicato di allontanarsi per un pò dai social, anche per non essere rintracciabile dai russi e aveva affidato il suo account ad altre persone. Sono state proprio queste persone a lanciare l’allarme dal suo profilo scrivendo: «Siamo dispiaciuti di comunicarvi che questa notte, durante la ritirata di alcuni uomini feriti nell’attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dai militari russi. In uno di questi pensiamo che ci fosse Ivan con il quarto reggimento. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per capire se ci sono persone sopravvissute e i loro nomi. Vi informeremo attraverso i profili Instagram e Facebook di Ivan».

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