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Lavrov: «Guerra nucleare? Mai sottovalutare il rischio». Evacuati 100 civili dalla Azovstal

Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina

22.40  Dopo l’incontro di Istanbul il 29 marzo tra delegazioni russa e ucraina, Kiev si era detta pronta ad «accettare la neutralità» e il fatto che un accordo «non dovesse riguardare il futuro della Crime e del Donbass». Cosa che la Russia aveva «apprezzato». Poi «ha cambiato posizione e ora cerca di condurre le trattative in direzione diversa». E’ l’accusa lanciata dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato questa sera a Zona Bianca su Rete 4.

22.35 «Non vogliamo rovesciare (il presidente ucraino) Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4.

21.52 «Guerra nucleare? Mai sottovalutare il rischio. Abbiamo le armi ultrasoniche che sono state elaborate perché i missili degli Stati Uniti saranno rivolti, non contro la Corea del Nord ma contro la Russia». Così Sergej Lavrov a Zona bianca su Rete4. «Noi -sottolinea il ministro degli Esteri russo- eravamo pronti a parlare con gli Usa per un nuovo accordo sulla stabilità strategica, ma la controparte americana ha interrotto i negoziati». La Russia «non ha mai interrotto gli sforzi per evitare una Terza guerra mondiale».

21.40 «Sono grato al Comitato internazionale della Croce ross per il suo ruolo nei negoziati e per il lavoro delle sue squadre a Mariupol». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’evacuazione di civili dall’acciaieria Azovstal. Secondo Zelensky i civili evacuati sono circa 100. Secondo il ministero della Difesa russo sono 80, una parte dei quali, quelli che volevano raggiungere il territorio controllato dalle forze di Kiev, sono stati consegnati alla Croce rossa.

20.57 Quattro civili sono stati uccisi e sette feriti in un bombardamento russo sulla città di Lyman, nell’est dell’Ucraina. Lo afferma il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko. La città si trova a nord-est di Slovyansk, nella provincia di Donetsk, vicino alla linea del fronte e sotto la minaccia di un attacco delle truppe russe.

20.16 «Spero che domani siano soddisfatte tutte le condizioni necessarie per continuare a evacuare persone da Mariupol. Abbiamo in programma d’iniziare alle otto del mattino». Lo ha annunciato nel uso ultimo video messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Oggi siamo finalmente riusciti ad avviare l’evacuazione delle persone dall’Azovstal. Dopo tante settimane di trattative, dopo tanti tentativi, vari incontri, divieti e proposte. Non c’è stato giorno in cui non abbiamo cercato di trovare una soluzione che salvasse la nostra gente», ha dichiarato Zelensky. «Oggi“; ha proseguito il leader di Kiev, «per la prima volta dall’inizio della guerra, questo corridoio vitale ha iniziato a funzionare. Per la prima volta ci sono stati due giorni di vero cessate il fuoco». Zelensky ha poi ribadito che oltre 100 civili sono già stati evacuati dall’acciaieria Azovstal. «Date tutte le complessità del processo, i primi sfollati arriveranno a Zaporozhye domani mattina. Il nostro team li incontrerà lì».

19.19 Parte dei civili evacuati dall’acciaieria Azovstal a Mariupol sono stati trasferiti nell’insediamento di Bezimenne, nel territorio dell’autoproclamata repubblica filo-russa di Donetsk. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca.

19.14  È stata rinviata a domani, «per motivi di sicurezza», l’evacuazione dei civili che intendono lasciare Mariupol e che si trovano in parti della città al di fuori dell’acciaieria di Azovstal. Lo annuncia il Consiglio comunale citato dall’agenzia ucraina Unian. L’evacuazione dovrebbe cominciare alle 8 del mattino da un’area vicina al centro commerciale Port City. In precedenza il Consiglio comunale aveva annunciato che l’evacuazione sarebbe cominciata oggi alle 16.

18.59  Potrebbero essere ancora oltre 500 i civili rimasti nell’acciaieria di Azovstal a Mariupol, secondo quanto afferma la televisione russa Rossiya 24, citata da Interfax. «Rimangono ancora oltre 500 civili, secondo quanto abbiamo appreso, o comunque è quanto dice la gente», ha riferito un inviato del canale televisivo sul posto. In precedenza il ministero della Difesa russo aveva detto che 80 civili, compresi donne e bambini, erano stati evacuati e portati nella località di Bezimenne, nella autoproclamata repubblica filo-russa di Donetsk. Qui una parte di loro, cioè quelli che intendevano raggiungere il territorio sotto il controllo delle forze di Kiev, sono stati consegnati ai rappresentanti dell’Onu e della Croce rossa.

16.53 Circa 100 civili sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal, a Mariupol. Lo afferma il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

16.37 La procuratrice generale dell’Ucraina ha affermato che è in corso un’indagine su nuovi casi di presunti crimini di guerra da parte delle forze russe per un totale di 9.158 procedimenti penali.
«Abbiamo già identificato specifici criminali di guerra», ha affermato Iryna Venediktova. «Ci sono 15 persone nella regione di Kiev, ad esempio, 10 delle quali a Bucha. Le riteniamo responsabili di torture, stupri e saccheggi», ha aggiunto secondo quanto riferisce la Cnn online.

15.57  L’operazione di evacuazione dei civili dall’acciaieria di Azovstal, a Mariupol, «continua» anche oggi. Lo afferma un portavoce dell’Onu a Ginevra, riferiscono i media internazionali. «Le Nazioni Unite confermano che è in corso l’evacuazione presso il complesso siderurgico di Azovstal, in coordinamento con la Croce Rossa e le parti in conflitto», ha detto Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari. Il funzionario ha sottolineato di non poter fornire altri dettagli per motivi di sicurezza.

15.29 Una nuova esplosione ha scosso la città di Belgorod, in Russia. La notizia, inizialmente riportata sui social media, è stata confermata dal governatore della regione, che ha spiegato come a prendere fuoco sia stata una infrastruttura utilizzata dall'esercito.

14.59  Kiev è «assolutamente il posto giusto dove stare». Ne è convinta Melinda Simmons, ambasciatore britannico tornato nella capitale ucraina, che aveva dovuto lasciare a febbraio a causa dell’invasione russa. Celebrando lo «straordinario» sforzo degli ucraini contro le forze di Mosca e come siano «riusciti a tenerli fuori da Kiev», la rappresentante diplomatica di Londra è consapevole delle minacce russe di attaccare i diplomatici stranieri, ma nella capitale ucraina «ce ne sono molti da prendere di mira». «Non lo sto minimizzando... ma sono ancora qui» con «un livello elevato di protezione e tenendo presente del potenziale rischio. Tuttavia per ora mi sento a mio agio a lavorare in quelle circostanze».

13.45  Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha ribadito solidarietà all’Ucraina e l’invio di armi a Kiev durante un discorso per le celebrazioni del Primo Maggio. «E’ inammissibile che ci sia chi guarda ai libri di storia e intenda riportare le frontiere con la forza a dove stavano prima. Questo è imperialismo e noi, in Europa, non lo vogliamo» ha detto intervenendo a un evento promosso dal sindacato Dgb a Dusseldorf. Scholz ha ribadito che la Germania continuerà a sostenere l’Ucraina «con soldi e aiuti umanitari, ma anche, affinchè si possa difendere, con l’invio di armi come fanno molti altri Paesi, perchè in questo momento è necessario». Il cancelliere ha incassato la contestazione di alcuni manifestanti che issavano bandiere della pace e insegne delle organizzazioni di sinistra. «Rispetto qualunque forma di pacifismo, qualsiasi posizione, ma a un cittadino ucraino sembrerà cinico che gli dicano che deve difendersi senz’armi contro l’aggressione di Putin» ha detto Scholz.

13.09 Il ministero della Difesa russo ha affermato che 46 civili sono stati evacuati da alcune abitazioni nei pressi dell’acciaieria assediata Azovstal nella città portuale ucraina di Mariupol. «Il 30 aprile, a seguito dell’attuazione di un cessate il fuoco e dell’apertura di un corridoio umanitario, due gruppi di civili hanno lasciato gli edifici residenziali adiacenti al sito dell’acciaieria Azovstal», ha affermato il ministero su Telegram. «Venticinque residenti sono partiti nel pomeriggio», riferisce il ministero, «in prima serata, un secondo gruppo di 21 persone è partito ed è stato portato a Bezimenne», un villaggio situato a metà strada tra Mariupol e il confine russo. “A tutti i civili sono stati forniti alloggio, cibo e l’assistenza medica necessaria», hanno detto le autorità russe, senza specificare dove fosse stato portato il primo gruppo. (

12.23  Nel corso del loro incontro a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha consegnato alla speaker del parlamento Usa Nancy Pelosi una medaglia dell’Ordine della principessa Olga, in riconoscimento del suo «significativo contributo personale» al rafforzamento dei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina. L’onorificenza ricorda Olga, prima donna a regnare Kievan Rus, il primo stato slavo dell’Est, una confederazione che si sviluppò tra il nono e il 13.mo secolo, che l’attuale Ucraina considera la propria origine (ma lo stesso fanno Russia e Bielorussia). Vengono insignite dell’Ordine le donne che raggiungono grandi successi nella politica e nella società, considerate la personificazione della forza dell’Ucraina. Il presidente ha anche consegnato a Pelosi una bandiera ucraina firmata da lui e dalle deputate che la speaker ha incontrato di recente al Congresso Usa, secondo quanto ha fatto sapere il portavoce dell’esponente democratica americana Drew Hammill, citato da Cnn.

11.41  La Polonia è disponibile a intervenire come garante della sicurezza dell’Ucraina in un eventuale negoziato che apra la strada alla pace con la Russia. Lo ha affermato Jakub Kumoch, responsabile per la politica internazionale del presidente polacco Andrzej Duda: “Il presidente e il governo hanno deciso che la Polonia non si sottrarrà alla sua responsabilità» ha detto Kumoch in una intervista al quotidiano Gazeta, spiegando che a Varsavia si sta discutendo una proposta di accordo tra l’Ucraina e gli Stati garanti. La bozza è stata inviata agli Stati che hanno già offerto la propria disponibilità a intervenire da garanti, tra cui Kumoch ha citato Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia e Turchia. «Il solo accordo di pace che ci interessa è quello che garantisca l’integrità territoriale della Ucraina e la sua indipendenza» ha detto Kumoch, aggiungendo che «non c’è posto per un Chamberlain» (il premier britannico ricordato per la sua politica acquiescente con la Germania nazista prima della Seconda guerra mondiale).

11.23  Il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, ha confermato di aver colpito un aeroporto nei pressi di Odessa, ieri. Nel raid, compiuto con un missile Onyx, sono stati distrutti una pista e un hangar che conteneva «armi dagli Usa e da paesi europei», si legge. Il ministero afferma inoltre che sono stati abbattuti due bombardieri ucraini Su-24 nei cieli di Kharkiv.

10.11 La Russia sta rafforzando le sue operazioni offensive nell’Ucraina orientale con armi ed equipaggiamento militare, tra pesanti assalti di artiglieria che hanno tra i principali obiettivi la conquista della città industriale di Sloviansk, nel Donetsk. Lo riferisce lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo ultimo aggiornamento operativo, secondo il quale, «gli attacchi aerei e il fuoco dell’artiglieria delle forze russe continuano in molte aree, da Kharkiv nel Nord a Zaporizhzhia nel Sud». Il «gruppo di attacco del nemico continua a rafforzarsi. Sono state trasferite fino a 300 armi e attrezzature militari» tra cui sistemi di difesa aerea, ha affermato lo stato maggiore. Più a Est e a Sud, «le truppe nemiche stanno conducendo operazioni attive lungo l’intera linea di demarcazione».

9.36 La Russia dovrebbe rispondere in maniera simmetrica al congelamento dei beni russi da parte di «nazioni non amiche», confiscando i loro beni che si trovano in Russia, ovvero le aziende: lo afferma su Twitter il presidente della Duma (parlamento) russa, Vyacheslav Volodin. «E’ giusto rispecchiare le misure verso quelle aziende in Russia i cui proprietari vengono da paesi non amici dove misure simili sono state adottate: confiscando quelle proprietà», scrive.

9.05  L’esercito russo ha ucciso a Mariupol il doppio delle persone che furono uccise dai nazisti durante la seconda guerra mondiale: lo afferma il sindaco Vadym Boychenko in una nota pubblicata su Telegram dal Consiglio comunale della città ucraina. «Nell’arco di due anni, i nazisti uccisero circa 10.000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20.000 in due mesi. Oltre 40.000 persone sono state trasferite con la forza», dichiara il sindaco, citato dal Consiglio. «E’ uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna», aggiunge.

8.13  Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti Usa, è a Kiev, dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ lo stesso Zelensky a rendere nota la visita, pubblicando su Twitter un video dell’incontro, cui hanno preso parte anche alcuni deputati americani. «Compiamo questa visita per ringraziarla per la vostra battaglia per la libertà. La vostra battaglia è per tutti. Il nostro impegno è essere qui fino alla fine della battaglia», dice Pelosi nel filmato. E così Zelensky commenta il post: «Ho incontrato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Kiev. Gli Usa sono un leader nel forte sostegno alla lotta contro l’aggressione russa. Grazie per l’aiuto a proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del nostro stato!».

7.53  L’amministrazione filorussa installata dagli occupanti a Kherson, unico capoluogo ucraino conquistato da Mosca, ha definito «impossibile» un ritorno della città sotto il controllo di Kiev. Lo sottolinea l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, secondo la quale da oggi entrerà in circolazione il rublo nella regione, dove da alcune ore è saltata la connessione a internet e ai servizi di telefonia mobile.

7.33  Il comando dell’aeronautica militare ucraina riferisce che nelle ultime 24 ore sono stati abbattuti due aerei SU-25 e sette droni russi. Lo riporta il Kyiv Independent.

7.20 A causa della guerra della Russia contro l’Ucraina, il Ministero delle Infrastrutture ucraino ha emesso un’ordinanza di chiusura dei porti di Berdiansk, Mariupol, Kherson e Skadovsk «fino al ripristino del controllo» su queste città. Lo riferisce Ukrinform citando una dichiarazione pubblicata sul sito web del Consiglio dei Ministri ucraino.

7.01 Una scuola e un asilo sono stati colpiti dall’artiglieria ucraina a Kherson. Lo denuncia il ministero della Difesa russo che punta il dito contro i «nazionalisti ucraini» nella regione. “Unità delle forze armate ucraine hanno sparato sugli insediamenti di Kiselevka e Shirokaya Balka nella regione di Kherson» si legge in una nota, «i nazionalisti ucraini hanno sparato contro obiettivi puramente civili: una scuola e un asilo del paese sono stati oggetto di colpi di artiglieria». Secondo Mosca sarebbe stato bombardato anche un cimitero alla periferia dell’insediamento di Shirokaya Balka. A seguito dei bombardamenti, «ci sono feriti e morti tra i civili». «Gravi danni sono stati causati agli edifici della scuola, dell’asilo e delle case private» e «i residenti di questi villaggi sono senza elettricità».

7.00 «L’Ucraina sarà libera, e Kherson, Melitopol, Berdyansk, Dniprorudne e su tutte le altre città e comunità temporaneamente occupate» tornerà a sventolare la bandiera ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymir Zelensky in un videomessaggio su Telegram. «C’è ancora molto lavoro da fare. Gli occupanti sono ancora sulla nostra terra e ancora non riconoscono l’apparente fallimento della loro cosiddetta operazione. Dobbiamo ancora combattere e dirigere tutti gli sforzi per cacciare gli occupanti. E lo faremo».Ha poi promesso il «ritorno a una vita normale, che la Russia non è in grado di fornire nemmeno sul proprio territorio».

6.59 Odessa sotto attacco con le piste dell’aeroporto distrutto, bombardamenti su Kharkiv e l’acciaieria Azovstal di Mariupol allo stremo. Il conflitto in Ucraina non conosce tregua. Per la diplomazia non sembra esserci spazio. E se Mosca da un lato usa toni bellicosi che secondo alcuni preludono all’annuncio della «guerra totale», dall’altro, il governo ucraino ribadisce che l’unico modo per riportare la pace è ripristinare la sovranità di Kiev su tutto il territorio del Paese.

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