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A Kharkiv duemila morti di cui cento bambini. L'invasione frena a sud. L'Italia sequestra i beni dei milionari russi

Gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra in Ucraina.

22.35. Vitaliy Kim, capo dell’amministrazione regionale della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, ha affermato che c’è una situazione di stallo tra le truppe ucraine e russe in giro per la città. Lo scrive la Cnn,  «Non spariamo più. Non sparano», ha detto sul suo account Telegram. Kim ha aggiunto che i russi avevano lasciato l’aeroporto militare ma erano ancora «vicino alla città». «Non posso definirla una vittoria, perché il nemico non è stato messo fuori combattimento, si sono ritirati», ha proseguito. Ore prima Kim aveva detto che le forze russe erano state cacciate dalla città. «Li abbiamo cacciatì, ma i combattimenti continuano», aveva detto, «Ma ora sono in periferia. Li abbiamo cacciati dalla città».

22.08. Le autorità italiane hanno dato esecuzione al provvedimento a carico di Alexey Alexandrovits Mordaschov sull'imbarcazione «Lady M Yacht» localizzata nel porto di Imperia, dal valore stimato di circa 65 milioni di euro, in ottemperanza delle recenti sanzioni UE. La notizia è confermata in ambienti di palazzo Chigi.

20.50.  La città di Kharkiv finora ha pagato il prezzo più alto dell’invasione russa, con oltre 2.000 morti e 100 bambini. Questo bagno di sangue, denunciato dalle autorità locali, è solo uno esempio dell’impatto della guerra in Ucraina sui civili, perché da tutto il Paese si susseguono notizie che lo confermano. Come quella di un centinaio di persone sotto le macerie in un villaggio alle porte di Kiev. Drammatico effetto collaterale di un’offensiva senza pause delle forze armate di Vladimir Putin, che hanno rafforzato l’assedio sui grandi centri, inclusa Kiev. E sono riusciti ad avanzare a sud, area nevralgica delle operazioni sulla linea del Donbass e della Crimea.

19.45. Sirene antiaereo stanno risuonando in questo momento a Kiev. Lo annuncia sul proprio profilo Telegram la municipalità della stessa capitale ucraina invitando i cittadini ad andare nei rifugi.

17.50. Vladimir Putin ha informato il cancelliere Olaf Scholz che il terzo round  di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe svolgersi nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo.

14.31 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «ha lasciato l’Ucraina ed è andato in Polonia». Lo sostiene il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram, secondo quanto riferisce la Tass. Non c'è nessuna conferma da parte ucraina.

14.30 Attaccare una centrale nucleare costituisce un crimine di guerra: lo twitta l’ambasciata Usa a Kiev dopo il blitz russo contro l’impianto ucraino di Zaporizhzhia. «È un crimine di guerra attaccare una centrale nucleare. Il bombardamento da parte di Putin della più grande centrale nucleare europea porta il suo regno del terrore un passo più avanti», si legge nel tweet.

14.22 Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha affermato che vorrebbe organizzare un incontro in Turchia tra l’omologo russo Serghei Lavrov e l'omologo ucraino Dmytro Kuleba «se vengono trovate le condizioni». Lo fa sapere l’agenzia Anadolu, secondo cui l'occasione sarebbe il forum diplomatico in programma nella località turca di Antalya dall’11 al 13 marzo.

14.08 «È probabile che i giorni a venire siano peggiori, con più morti, più sofferenza e più distruzione», Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Nato sulla guerra in Ucraina.

14.06 «Gli alleati sono d’accordo che non dobbiamo avere aerei Nato operativi nello spazio aereo ucraino o truppe Nato nel territorio ucraino». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Nato.

13.08 «Proprio in questo momento il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta parlando con il presidente russo sui corridoi umanitari». Lo annuncia su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Il mondo ha finalmente realizzato la portata della catastrofe causata dalla Russia - scrive -. Da parte nostra, Iryna Vereshchuk e Serhiy Trusov sono i responsabili per i corridoi umanitari».

13.07 Il Cremlino si appella ai russi affinché «si uniscano intorno» al presidente Vladimir Putin.

13.06 Gli operai all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, «stanno lavorando sotto la minaccia delle armi». Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio. Kotin ha detto che le forze russe «sono entrate nell’area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell’impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare».

12.38 Il ministro degli Esteri britannica Liz Truss ha chiesto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu dopo l’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, come aveva preannunciato nella notte il premier Boris Johnson dopo una telefonata col presidente Volodymyr Zelensky.

12.29 «In considerazione dell’aggravamento di rischio sulle geografie interessate dal conflitto russo-ucraino», Sace annuncia la sospensione temporanea della «valutazione dell’assunzione di nuovi rischi per l’attività di export credit in Russia e in Bielorussia». Inoltre, comunica la società in una nota, «con l’obiettivo di valutare quotidianamente lo scenario e fornire il massimo supporto agli esportatori italiani e al Sistema Paese, Sace ha attivato un tavolo di crisi trasversale che coinvolge diverse funzioni e continuerà a monitorare la situazione con estrema attenzione, aggiornando la propria posizione in base a futuri sviluppi».

12.07 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. «È necessario - ha detto in un messaggio video - un inasprimento immediato delle sanzioni contro lo stato terrorista nucleare». Zelenksy ha anche invitato i cittadini russi a «scendere in piazza» per fermare gli attacchi russi ai siti nucleari in Ucraina.

12.04 Le truppe russe sono entrate per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson, caduta nei giorni scorsi, e Odessa. Lo hanno affermato le autorità regionali, riferisce il Telegraph online.

11.46 «Ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora». Lo ha detto Serhiy Chernov, presidente del consiglio regionale di Kharkiv, in videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. «Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest’area», ha spiegato. «In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale - ha raccontato -. Ci occupiamo di tutti i profughi dell’area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo».

11.37 Un disastro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe sei volte peggiore di Chernobyl. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa», ha detto Zelensky, aggiungendo che i russi «sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito». «Gente di Russia, come è possibile. Abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticatI? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere».

10.58 «Sono pronto ad andare a Chernobyl» per rispondere alle domanda di assistenza giunta da Kiev che non dobbiamo ignorare. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Mariano Grossi.

10.46 «Due persone sono rimaste ferite» nell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi in conferenza stampa. «Queste persone non sono operatori o tecnici della centrale ma fanno parte del personale di sicurezza che lavora nella centrale», ha precisato. Nessun reattore nucleare è stato colito.

10.15 La Russia sta usando «armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra, ci sono numerose perdite civili. E’ importante attivare il meccanismo di Mosca e avviare una missione per indagare su eventuali crimi di guerra commessi in Ucraina». Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell arrivando al vertice dei ministri degli Esteri della Nato.

10.08 Salgono ad almeno 47 i civili uccisi nell’attacco russo di ieri a Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Lo riportano le autorità regionali, citate dai media internazionali. Il bilancio di ieri era di 33 morti tra i civili. Ieri le operazioni di soccorso erano state sospese a causa dei pesanti bombardamenti, secondo quanto riferito dal servizio dei emergenza locale.

10.02 «La notte scorsa Kiev ha tentato una provocazione vicino alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia». Lo dichiara il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

9.55 A Leopoli hanno risuonato poco fa le sirene di allarme anti bombardamento. La popolazione è stata invitata a raggiungere un rifugio. Lo ha constatato l’ANSA su posto. La città è protetta da almeno tre anelli di check point delle forze ucraine e cavalli di frisia dove vengono controllati i documenti sia all’ingresso che all’uscita.

9.42 «La Nato è un’alleanza difensiva, noi non cerchiamo il conflitto. Ma se il conflitto viene da noi saremo pronti». Lo dice il segretario di Stato Usa Antony Blinken entrando al vertice dei ministri degli Esteri della Nato.

9.39 L’ong per la difesa dei diritti umani Memorial Internazionale riferisce di perquisizioni nei suoi uffici a Mosca: lo riporta l’agenzia Interfax. Memorial è stata recentemente colpita da una sentenza di scioglimento emanata dalla Corte suprema russa in un momento storico in cui le autorità russe stanno attuando un nuovo duro giro di vite per soffocare il dissenso e la libertà di stampa.

9.38 Vladimir Putin «è a rischio di finire in prigione per i crimini di guerra» che la giustizia internazionale gli potrà contestare per la guerra in Ucraina. Lo afferma il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, «avvertendo» il presidente russo che si tratta di «un rischio reale su cui egli deve ora riflettere» e devono riflettere anche «tutti i comandanti militari» di Mosca disposti a «continuare a eseguire ordini illegali». Quanto alla conquista russa della mega centrale nucleare di Zaporizhzhia, Raab ha parlato come Boris Johnson di «un attacco sconsiderato» che il mondo deve «punire duramente».

9.33 Gazprom sta inviando gas naturale in Europa via Ucraina in linea con le richieste, con flussi che raggiungono 109,5 milioni di metri cubi. Lo riporta Bloomberg citando un comunicato del gigante dell’energia russo.

9.13 Un «massiccio attacco» hacker ai server della più grande azienda spaziale russa, Energia, è stato sferrato nella serata di ieri da siti esteri e ora la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l’agenzia spaziale russa Roscosmos. «Ieri sera - si legge nel tweet - gli specialisti di Rsc Energia hanno registrato un massiccio attacco DDoS al sito Web della società da vari indirizzi IP dall’estero. Ora il sito funziona stabilmente, l’infrastruttura e tutte le sezioni del sito sono sotto il controllo di specialisti».

8.59 Nella base spaziale russa di Baikonur è in corso la rimozione dalla rampa di lancio del razzo Soyuz-2.1b, a bordo del quale sono 36 satelliti della costellazione OneWeb per le connessioni internet. Lo rende noto l'agenzia spaziale russa Roscomos in un tweet. Il lancio era previsto per oggi, ma nei gorni scorsi le relazioni fra l'agenzia spaziale russa e l’azienda con base nel Regno Unito sono diventati progressivamente più tesi, con la richiesta della Roscomos di garanzie sugli scopi non militari e la conseguenta decisione della OneWeb di sospendere i lanci dei suoi satelliti da Baikonur.

8.53 «Si raccomanda di offrire la vaccinazione anti SarsCoV2/Covid-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SarsCoV2, a tutti i soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età». Lo indica la nuova circolare del ministero della salute in relazione alla crisi in Ucraina. L’effettuazione della vaccinazione, si precisa, «andrà regolarmente registrata a sistema assegnando ai richiedenti un codice Stp».

8.42 Per i cittadini che provengono dall’Ucraina, «indipendentemente dalla cittadinanza, privi di digital Passenger Locator Form o di certificazione verde Covid-19, le Asl territorialmente competenti provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini Nazionali». Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute 'Crisi Ucraina - Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Localì. Tutti coloro che verranno individuati come casi o contatti di caso (esempio allo screening nei Punti di accoglienza) andranno gestiti secondo la normativa vigente.

8.22 Nessuna fuga radioattiva è stata rilevata nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, una cui unità è stata colpita nella notte. Lo riferisce il regolatore ucraino.

8.09 Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media internazionali. «Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza», hanno affermato sui social media, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza.

8.06 L’Autorità russa che controlla le comunicazioni ha ristretto l’accesso a numerosi media indipendenti, tra cui la Bbc, aumentando ulteriormente la stretta su internet. L’accesso ai siti web della Bbc, del sito di notizie indipendente Meduza, dell’emittente tedesca Deutsche Welle e del sito web in lingua russa fondato dagli Usa Radio Free Europe/Radio Liberty, Svoboda, sono stati «limitati» da Roskomnadzor (l'agenzia russa che controlla le comunicazioni), in seguito ad una richiesta delle autorità.

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