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La guerra in Ucraina: Borodyanka distrutta dai bombardamenti, Mariupol è allo stremo

23.19.  Le radiazioni vicino alle centrali nucleari di Chernobyl e Zaporizhzhya restano a un livello normale. Lo rende noto l’agenzia nucleare dell’Ucraina in una nota, citata dall’agenzia di stampa russa Interfax.

22.26  Borodyanka, cittadina 60 chilometri a Nord Ovest di Kiev, è stata «quasi completamente distrutta dai bombardamenti». Lo ha dichiarato il presidente della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. «Non ci sono più acqua ed elettricità lì... Non c'è più Borodyanka. E’ quasi completamente distrutta. Il centro della città è semplicemente terribile», ha spiegato Kuleba, «Borodyanka è sotto il controllo delle truppe russe. Hanno il controllo dell’insediamento». Un attacco missilistico russo lo scorso 2 marzo ha distrutto un vasto complesso residenziale e le autorità ucraine temono che ci siano ancora persone intrappolate sotto le macerie.

22.08.  Le forze russe che avevano occupato nelle scorse ore un ospedale psichiatrico nella città di Borodyanka, a 60 km di Kiev, hanno lasciato l’edificio ma non la città. Lo ha riferito alla televisione il presidente della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, secondo il quale a prendere possesso della struttura, che ospita 670 pazienti, erano miliziani del leader ceceno Ramzan Kadyrov.

21.27  Le nuove richieste di Mosca, che pretende dagli Usa garanzie scritte che le sanzioni per l’invasione dell’Ucraina non colpiscano la cooperazione economica con l’Iran, «non sono costruttive» per i negoziati sul nucleare. Lo ha dichiarato a Reuters un funzionario iraniano.

21.20  Il sito internet dei servizi di sicurezza russi Fsb.ru è irraggiungibile. Il gruppo di hacker Anonymous ha rivendicato l’attacco su Twitter. Nei giorni scorsi, simili attacchi avevano colpito i siti governativi di Mosca, compreso quello del Cremlino, e quello del colosso energetico Gazprom.

20.39.  Un bombardiere russo ha attaccato una base militare ucraina nei pressi di Kharkiv, uccidendo quattro membri della guardia nazionale e ferendone un numero imprecisato. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda.

20.03. Le truppe russe hanno preso il controllo «di un ospedale psichiatrico 60 km a nordovest di Kiev e 670 pazienti sono intrappolati: lo riferisce il sito ucraino Hromadske, citato da Bbc, riferendo quanto denunciato dal governatore locale. L’ospedale si trova a Borodyanka, «stanno esaurendo cibo e medicinali», ha detto il responsabile. L’istituto «potrebbe essere minato», ha aggiunto.

19.39. È terminato al Cremlino il colloquio tra il presidente Vladimir Putin e il premier israeliano Naftali Bennett, volato a sorpresa in giornata a Mosca. L’incontro è durato circa 3 ore: sul tavolo, secondo fonti politiche riferite dai media, il conflitto in Ucraina, la situazione delle Comunità ebraiche a seguito del conflitto stesso e anche il possibile accordo a Vienna sul nucleare dell’Iran a cui - come è noto - Israele si oppone. Della visita in Russia - Bennett è il primo leader occidentale ad andare a Mosca dopo lo scoppio della guerra - Israele, secondo le fonti, ha avvisato in precedenza gli Usa, la Germania, la Francia ed è stato «in costante contatto» con l’Ucraina. Israele in questi giorni ha avuto una posizione ritenuta mediana: pur condannando, come ha fatto il ministro degli esteri Yair Lapid, l’invasione dell’Ucraina e votando contro all’Onu, Bennett ha sempre mantenuto il filo con Mosca con cui, tra l’altro, ha un coordinamento di sicurezza sulla Siria.

18.09. Il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà lunedì 7 marzo. Lo ha annunciato David Arakhamia, tra i membri della delegazione di Kiev e leader del partito del presidente Zelensky, Servo del popolo. Lo riferiscono le agenzie russe.

18.02.  «Mariupol è senza acqua», lo dice preoccupata al Sir la presidente di Caritas Ucraina, Tetiana Stawnychy. «Dalla città, stiamo anche ricevendo richieste di aiuti medici, soprattutto per le persone malate e vulnerabili. Per avere corridoi umanitari occorre che ci siano un accordo tra le parti così che cessino le violenze. Chiediamo acqua, cibo e supporto medico ma anche sicurezza per le persone». Ma non c'è solo Mariupol a trovarsi in situazione critica. L’operatrice Caritas parla anche delle città di Kharkiv «che si trova sotto bombardamento» e di «Kherson che è ormai dall’altra parte della frontline». «Sono giorni che stiamo chiedendo l’apertura di corridoi umanitari» aggiunge l’operatrice umanitaria. «Non ci sono stati fino ad oggi risposte a questa richiesta. Siamo quindi felici che questa opzione sia stata finalmente presa in considerazione. Si va nella giusta direzione ma si faccia presto».

17.44.  Le forze russe hanno ripreso l’offensiva a Mariupol dopo il cessate il fuoco: lo annuncia il ministero della Difesa russo aggiungendo che a impedire l’evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha sono i nazionalisti ucraini, i quali hanno approfittato del cessate il fuoco per raggrupparsi e rafforzare le loro posizioni.
Il servizio stampa del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha da parte sua fatto sapere che l’uscita dei civili da queste due città attraverso corridoi umanitari non inizierà oggi.

17.27. Domenica 6 marzo potrebbero esserci attacchi cyber in Italia «ai danni di enti governativi e industriali non meglio definiti». A lanciare l’allarme, da quanto apprende AGI, è il Csirt, il Computer Security Incident Response Team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). «Da notizie riservate si è appreso che domani, domenica 6 marzo, potrebbero essere eseguiti attacchi cyber, legati alla situazione internazionale, ai danni di enti governativi e industriali, non meglio definiti, anche nel nostro paese», si legge. «Nel ricordare la necessità di adottare tutte le misure di protezione degli asset IT, in particolare quelle oggetto degli alert specifici già diffusi dall’Agenzia per la Cybersicurezza - Csirt Italia, si raccomanda prestare particolare attenzione nel giorno indicato e comunicare eventuali evidenze di attività malevole utilizzando i canali di comunicazione dello Csirt Italia», si legge ancora nel testo.

17.25.  I corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha non saranno realizzati oggi. Lo riferiscono alcuni media ucraini citando fonti della Croce Rossa, secondo cui il primo tentativo di un’uscita sicura per i civili è fallito.
«Continuiamo le trattative costantemente. Spero che domani avvenga l’evacuazione di donne, bambini e anziani ma per ora la Russia continua a bombardare», ha detto - secondo le stesse fonti - il viceprimo ministro per la reintegrazione dei territori ucraini temporaneamente occupati, Irina Vereshchu. «E’ prevista l’evacuazione anche dalla periferia di Kiev. Stiamo preparando corridoi a Sumy, Kharkiv, Kherson», ha detto.

16.33.  Le autorità ucraine hanno creato un sito web per facilitare il reclutamento di stranieri nella ’Legionè internazionale per combattere nelle file dell’esercito ucraino. Lo riferisce Kyiv Independent. Nel sito si fornisce un elenco delle ambasciate ucraine e dei consolati ucraini nel mondo, da contattare personalmente, via telefono o email. Si raccomanda ai volontari di dotarsi di elmetto e giubbotto antiproiettile. Una volta presentata la domanda è previsto un visto speciale di Kiev. Non possono presentare domanda cittadini di nazionalità russa.

15.47.  In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai - informa una nota - sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa.  «La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese - spiega la Rai -. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia». Ieri, in seguito all’approvazione di una legge che prevede multe e carcere per chi diffonde ‘fake news’ sul conflitto, la Bbc aveva deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia e riaprire le trasmissioni ad onde corte come ai tempi di Radio Londra. Anche l’emittente pubblica canadese Cbc/Radio-Canada aveva annunciato di aver temporaneamente sospeso il lavoro dei suoi giornalisti in Russia.

15.15. Se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le nostre preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, «sta mettendo in questione il futuro dell’Ucraina come essere uno Stato»: è quanto ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall’agenzia Interfax.

15.07.  Le sanzioni che vengono imposte alla Russia sono come una dichiarazione di guerra: lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin. «Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà - ha detto Putin, citato dall’agenzia Interfax - è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra».

14.57. "In Ucraina tutto sta procedendo secondo i piani". Ad assicurarlo il presidente russo, Vladimir Putin durante un incontro in vista dell’8 marzo. Il presidente russo si è detto certo che "l'esercito raggiungerà tutti i suoi obiettivi". Nel suo intervento ha minacciato l’Occidente sull'ipotesi dell’introduzione della no fly-zone. "La Federazione Russa considererà una no- fly zone in Ucraina da parte di altri Paesi come una partecipazione alle ostilità". Putin ha nuovamente minacciato che "se Kiev entra nella Nato sarà scontro tra la Russia e l’alleanza".

13.47. I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l’accusa di tradimento. Secondo fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda, l’uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. La stessa fonte rivela che c’erano «forti prove» che stava divulgando informazioni alla Russia.

13.15. L'evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali. L'evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina "è stata rinviata per motivi di sicurezza" perchè le forze russe "continuano a bombardare Mariupol e dintorni" scrive su Telegram la municipalità.

11.20. Il bombardamento di Mariupol da parte delle forze russe continua, nonostante il cessate il fuoco temporaneo decretato. E’ quanto denunciato dal vice sindaco della città ucraina, Serhiy Orlov, alla Bbc. «I russi stanno continuando a bombardarci e a usare l’artiglieria. E’ follia. Non c'è nessun cessate il fuoco a Mariupol e nemmeno lungo la strada», ha sottolineato. «I nostri civili sono pronti a scappare ma non possono farlo sotto le bombe».

10.15. Sono oltre 200mila le persone che saranno evacuate dalla città ucraina di Mariupol e più di 15mila da Volnovakha lungo i corridoi umanitari, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk, scrive la Tass che cita il canale Tv Ukraine 24.

08.39.  «Il tasso complessivo di attacchi aerei e di artiglieria russi osservato nelle ultime 24 ore è stato inferiore a quello dei giorni precedenti": la constatazione è dell’intelligence della Difesa britannica, ed è sintetizzata sul profilo Twitter dello stesso ministero. Nel messaggio si ricorda anche che «l'Ucraina continua a tenere le città chiave di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol» e che sono stati segnalati «combattimenti di strada a Sumy": «è altamente probabile che tutte e quattro le città siano circondate dalle forze russe». Inoltre, «le forze russe stanno probabilmente avanzando sulla città portuale meridionale di Mykolaiv. C'è una possibilità realistica che alcune forze tentino di aggirare la città per dare priorità alla progressione verso Odessa».

07.43.  Mosca ha dato il suo via libera a un cessate il fuoco, a partire dalle 9 locali, per aprire corridoi umanitari per i cittadini di Mariupol e Volnovakha, città sotto assedio russo

07.18. I russi si avvicinano a un’altra centrale nucleare ucraina dopo avere preso il controllo di quella di Zaporizhizhia, la più grande d’Europa, dove gli addetti lavorano da ieri sotto la
minaccia delle armi ma nessun reattore è stato colpito. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu alla vigilia di un weekend in cui si attende un terzo round di negoziati in Bielorussia e manifestazioni pacifiste in tutto il mondo.

07.05. «Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev; ma, lo vedete, io sono qua, al mio posto. Non credete alle fake news». In un video su Instagram il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, contraddice fonti russe secondo le quali sarebbe fuggito dal Paese per rifugiarsi in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando», ha aggiunto Zelensky.

06.55. La strategica città portuale di Mariupol, nell’Ucraina orientale, è «assediata» dall’esercito russo e oggetto di attacchi «spietati». Lo ha detto il sindaco, Vadim Boichenko, che ha chiesto la creazione di un corridoio umanitario. «Per il momento stiamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco», ha aggiunto in un messaggio pubblicato sull'account Telegram dell’ufficio del sindaco di questa città di circa 450.000 abitanti, situata sul Mar d’Azov. «La nostra priorità è l’istituzione di un cessate il fuoco in modo da poter ripristinare le infrastrutture vitali e creare un corridoio umanitario per portare cibo e medicine in città», ha spiegato il sindaco. La conquista di Mariupol sarebbe un importante punto di svolta nell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Permetterebbe infatti di collegare le forze russe, che hanno già preso i porti chiave di Berdiansk e Kherson, dalla già annessa Crimea con le truppe separatiste e russe nel Donbass. Nei giorni scorsi il sindaco di Mariupol era stato accusato da Mosca di aver cercato di assediare la città, distruggendo ponti e treni per impedire ai residenti di uscire. «Per cinque giorni la nostra città natale, la nostra famiglia composta da mezzo milione di persone, è sotto un attacco spietato», ha scritto il sindaco invitando a continuare la resistenza specificando che Mariupol è difesa da unità dell’esercito ucraino, della Guardia Nazionale, e poi dal reggimento ultra-nazionalista Azov, dalle guardie di frontiera e dalla fanteria marina.

 

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