Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La fidanzata Kalinskaya, il guru Cahill, il papà Hans-Peter cuoco: ecco tutti i pianeti intorno al re sole Sinner

Jannik ha saputo costruire un team ideale per crescere fino a tagliare il traguardo di numero 1 del mondo. E adesso ha anche ammesso: «Sì, sto con Anna».

Darren Cahill, coach di Jannik Sinner

Dell’elogio della felicità ha fatto il suo mantra, lui campione speciale e ragazzo normale. Che esulta composto a ogni vittoria, che racconta senza entrare nei particolari che sì nella sua vita c’è una nuova fidanzata. L’universo di Jannik Sinner ha tanti pianeti e adesso che il tennista partito da Sesto Pusteria, quello che ha preferito la racchetta agli sci, è diventato il primo italiano numero uno al mondo, tutti in qualche modo fanno brillare di più il sole. Ovvero Jannik.

E non si può non partire dall’arrivo nella vita del ventiduenne altoatesino di Anna Kalinskaya, la collega russa con la quale lui stesso a domanda precisa pochi giorni fa ha confermato la relazione: «Sì, sto con Anna, ma sapete che della mia vita privata non amo parlare». Lei, moscovita, tre anni più grande, ha fatto sapere che avere Jannik al suo fianco la rende più sicura. E proprio sui campi di Parigi, quella magica terra rossa del Roland Garros, è partito l’ennesimo scatto della carriera di Sinner: la semifinale dello Slam conquistata e il balzo in vetta al ranking mondiale.

Una scalata che dalla Davis alle Atp Finals, fino allo show a Melbourne con il trionfo agli Australian Open non ha praticamente conosciuto soste: nemmeno il problema all’anca accusato a Madrid (con conseguente ritiro) e il successivo forfait agli Internazionali a Roma hanno bloccato l’ascesa. E dietro al campione c’è un mondo che gira: in cui un ruolo fondamentale ce l’ha pure la famiglia.

Intanto, i coach: il cambio di «panchina» ha dato un’iniezione vincente all’azzurro. Il tandem Simone Vagnozzi e Darren Cahill sta dando frutti evidenti, ma non insperati: perché è sugli obiettivi che Sinner sta raggiungendo giorno dopo giorno che la squadra lavora. I due non a caso sono stati scelti come i migliori coach del 2023, riconoscimento che non era andato troppo giù a Novak Djokovic.

Del resto, lo scorso anno per il leader del tennis azzurro si era chiuso già con numeri super e il 2024 si è aperto con la vittoria del primo Slam. Risultati dietro ai quali c’è la grandezza del singolo, ma anche il lavoro di squadra: lo stesso Sinner, sempre più amato anche dai tifosi, ringrazia puntualmente il suo staff guidato appunto da Vagnozzi a cui si è aggiunto il guru della racchetta Cahill (nella foto).

La nuova era dell’azzurro è cominciata a febbraio 2022, quando ha scelto di abbandonare Riccardo Piatti, che lo aveva seguito da inizio carriera, e affidarsi a Vagnozzi. Da Wimbledon 2022 al team si è aggiunto l’australiano Cahill, il numero 1 dei coach: ha aiutato Lleyton Hewitt a diventare il più giovane numero 1 Atp (record poi battuto nel 2022 da Carlos Alcaraz) e Andre Agassi, il più anziano. Poi ha lavorato con Simona Halep, anche lei diventata regina. Da subito Cahill ha fatto vedere a Sinner i video di Agassi, tornato in vetta proprio con l’australiano al suo fianco.

Il preparatore fisico è Umberto Ferrara e si occupa dell’attività in palestra (quella su cui Sinner ha lavorato per rinforzarsi fisicamente, anche se è ciò che ama di meno). In questa galassia trovano spazio il fisioterapista Giacomo Naldi, che ha lasciato la Virtus Bologna di basket per seguire Jannik, e l’osteopata Andrea Cipolla.

E poi c’è papà Sinner: il signor Hans-Peter, chef di professione, fa anche il cuoco per il figlio e il team in tour. «Un giorno speciale», ha scritto Cahill con la consueta foto di gruppo per festeggiare lo sbarco al numero 1 della classifica. Tutti contribuiscono alla felicità di cui il nuovo leader mondiale parla: quando gioca e quando con il sorriso ammette: «Sì, sto con Anna».

Tag:

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia