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Carlo Conti ricorda le nuove vittime di Lampedusa

SANREMO. «Non doveva più succedere e invece è successo ancora»: Carlo Conti ha parlato di Lampedusa, durante la seconda serata del Festival di Sanremo, raccogliendo l'appello di Tareke Brhane, eritreo, naufrago, ora mediatore culturale, primo firmatario del Comitato 3 ottobre a cui hanno aderito in tanti, dal sindaco del Comune di Lampedusa Giusi Nicolini a Terres des Hommes Italia, da Save the Children ad Medici senza Frontiere. Conti ha così aderito alla causa per l'istituzione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza, da celebrare il 3 ottobre di ogni anno.

Era stata lanciata una petizione su change.org all'indomani di quella terribile strage di migranti, 368, nel 2013 in quelle stesse acque in cui si è consumata l'ultima, ancora senza un dato definitivo di morti, sembra oltre 300. La petizione era stata indirizzata all'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è per istituire una giornata di memoria.

E un po' di Sicilia sul palco dell'Ariston si è vista nel ricordo che il corridore siculo Vincenzo Nibali, vincitore dell'ultimo Tour de France, ha fatto di Falcone e Borsellino.

«La mia canzone di Sanremo - dice Nibali rispondendo al conduttore Carlo Conti - è 'Pensa' di Fabrizio Moro, è dedicata anche a due persone importanti come Falcone e Borsellino che ogni giorno noi tutti ricordiamo».

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