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Rottamazione ter, dopo Forza Italia anche il Pd vuole un'altra proroga

Palazzo Madama, sede del Senato

Dopo Forza Italia anche il Pd chiede un’ulteriore proroga per il pagamento delle rate scadute della rottamazione ter. Il senatore del Pd Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama, chiede che il governo, nella manovra, proroghi alla fine del 2022 la rottamazione ter, secondo l’impegno preso durante l’iter per l’approvazione del dl fisco.

D’Alfonso ricorda appunto che nel provvedimento su fisco e lavoro, varato dal Senato nelle scorse settimane e approvato oggi dalla Camera, era stato differito al 9 dicembre di quest’anno (e di fatto al 14 con i 5 giorni di tolleranza) il termine per il versamento delle rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio da corrispondere negli anni 2020 e 2021. La proroga, nota D’Alfonso, «per ragioni di finanza pubblica non poteva essere ulteriormente estesa, pur nella consapevolezza che le categorie interessate e gli operatori economici in difficoltà avrebbero preferito un differente scadenziario. La forte consapevolezza di tali esigenze e aspettative ha indotto il governo, per espresso parere del sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra, nella seduta del 30 novembre scorso, ad accogliere un ordine del giorno, di iniziativa del senatore De Bertoldi e condiviso anche dai relatori, senatori Fenu e Laus, finalizzato ad impegnare il governo a prevedere nella legge di bilancio una misura di proroga fino al 31 dicembre 2022 dei termini di versamento, con avvio dalla prima rata da fissare il 31 gennaio 2022».

«Sono certo - è la conclusione del senatore del Pd - che la sensibilità politica e la disponibilità degli esponenti del Ministero dell’economia e delle finanze diano sostanza normativa all’indirizzo condiviso e accolto in sede parlamentare».

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