Oltre 200 attacchi iraniani con missili e droni hanno colpito Israele, comunicano le Idf (Forze di difesa israeliane), specificando che il 99% sono stati intercettati. Si registrano alcuni feriti, tra i quali una bimba di 9 anni, in gravi condizioni. Anche gli Usa hanno contribuito ad abbattere armi iraniane. Coinvolti pure jet del Regno Unito. «Li abbiamo respinti: insieme vinceremo», commenta il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In programma una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza Onu. Il presidente americano Joe Biden convoca i leader del G7 per una «risposta diplomatica unitaria» e avverte il premier israeliano: gli Usa non sosterrebbero un contrattacco a Teheran. Biden avrebbe convinto Netanyahu a desistere dal contrattaccare.
Questa la situazione della crisi Iran-Israele.
Gli Usa: l'Iran non voleva fare un attacco simbolico
Gli Stati Uniti smentiscono l’ipotesi che l’Iran avesse avvertito in anticipo alcuni Paesi, tranne gli Usa, per rendere questo attacco a Israele solo simbolico. «Per quanto riguarda l’Iran - ha dichiarato una fonte del governo americano in un incontro con alcuni giornalisti - questo non è assolutamente vero. Non hanno dato indicazioni tipo: "questi sono gli obiettivi e quindi evacuate". Il loro intento era provocare danni e distruzione. Penso che ora vogliano sostenere che non volevano colpire ma avete visto cento missili balistici diretti verso certi bersagli. Quello era il loro intento, ma non hanno avuto successo».
Israele: al momento non estendiamo le operazioni
«Al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari». Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all’attacco dell’Iran. «Siamo pronti, stiamo monitorando tutti i teatri nella regione e valutiamo ogni scenario, ma al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari. Il nostro ruolo è salvaguardare gli israeliani», ha spiegato il portavoce dell’esercito. «Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione», ha aggiunto Hagari.
L'esercito israeliano richiama i riservisti
L’esercito israeliano ha richiamato due brigate di riservisti per prestare servizio a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. L’Idf ha motivato la mossa dopo «una valutazione della situazione» sul campo. «Le brigate - ha aggiunto il portavoce militare - sono destinate «ad attività operative sul fronte di Gaza». Il loro richiamo - ha concluso la fonte - consentirà «gli sforzi continui e la preparazione per difendere lo Stato di Israele e la sicurezza dei civili».
Michel: condanna unanime per l'attacco
«Insieme ai leader del G7, abbiamo condannato all’unanimità l’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel precisando che «tutte le parti devono dar prova di moderazione. Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza». Michel poi annuncia che «la situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana».
Terminata la riunione del G7
È terminata la videoconferenza con i leader del G7, e dell’Ue, convocata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. La riunione è durata poco meno di un’ora. Terminata la riunione, sempre a quanto si apprende, Giorgia Meloni ha lasciato Palazzo Chigi. I rappresentanti dei governi tutti concordi sul dover evitare un'escalation.
Al via il G7 sull'attacco
Ha preso il via la riunione del G7 in videoconferenza, convocata dalla presidenza italiana per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. La premier Giorgia Meloni partecipa in collegamento da Palazzo Chigi. Al vertice partecipano in collegamento tutti i leader dei Paesi del G7, oltre all’Unione europea, rappresentata dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel e da quella della Commissione Ursula von der Leyen.
Apprezzamento all'Italia da Israele
«Ho apprezzato molto la condanna» dell’attacco iraniano contro Israele espressa dalla premier italiana Giorgia Meloni e «comprendo la sua preoccupazione di una possibile escalation, che condivido». Lo ha detto all’ANSA l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, aggiungendo che «se si deve evitare una ulteriore escalation, come ha detto la primo ministro Meloni, deve esserci una forte azione e pressione sull’Iran».
Netanyahu frena sul contrattacco
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dissuaso il primo ministro Benjamin Netanyahu dal dare il via libera a un immediato attacco di ritorsione contro l’Iran dopo che quest’ultimo ha lanciato circa 300 droni e missili d’attacco contro Israele, lo riferisce il New York Times. Diversi membri del gabinetto di guerra israeliano erano favorevoli a lanciare un attacco di risposta, ma la mancanza di gravi danni causati dall’Iran, oltre alla conversazione di Netanyahu con Biden, hanno portato alla revoca dell’attacco.
Unione Europea, convocati i ministri degli Esteri
«In seguito agli attacchi iraniani contro Israele, martedì ho convocato una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri degli Affari esteri dell’Ue in videoconferenza. Il nostro obiettivo è contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza della regione». Lo annuncia su X l’alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell.
La Francia raccomanda ai connazionali di lasciare l'Iran
La Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di «lasciare temporaneamente» l’Iran.
La Cnn: Israele ha deciso di reagire all'attacco iraniano
Israele risponderà all’attacco iraniano, ma la portata della reazione deve ancora essere decisa. Lo scrive il sito della Cnn, citando un alto funzionario dell’amministrazione israeliana. La stessa fonte ha aggiunto che Israele deve ancora determinare se scatenare una reazione molto violenta o fare qualcosa di più misurato. Le diverse opzioni dovrebbero essere discusse in dettaglio durante la riunione del gabinetto di guerra israeliano convocato nel pomeriggio, ha concluso la stessa fonte.
Ancora in gravi condizioni la bambina colpita da resti drone Iran
Restano «gravi e instabili» le condizioni della bambina beduina di 7 anni che è stata ferita in Israele dalle schegge ricadute dopo l’intercettazione di uno dei droni lanciati dall’Iran. Lo ha fatto sapere l’ospedale Soroka di Beersheva dove la ragazzina è ricoverata per una ferita alla testa che mette a repentaglio la sua vita.
L’Iran convoca gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania
Il ministero degli Esteri in Iran ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania a seguito delle loro posizioni assunte di fronte agli attacchi di Teheran contro Israele. Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato in un comunicato che gli ambasciatori sono stati convocati dopo la presa di posizione «irresponsabile» di alcuni funzionari di questi Paesi contro l’attacco di ritorsione dell’Iran contro Israele. «L’attacco dell’Iran è stato una risposta agli attacchi israeliani contro le sedi del consolato iraniano a Damasco, un atto contro i cittadini iraniani e gli interessi del nostro Paese», ha aggiunto.
La Germania: «L’Iran è isolato nel mondo»
«L’Iran con il suo atteggiamento aggressivo è isolato nel mondo». Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in uno statement a Berlino. «E Israele ha dimostrato che è forte e che sa difendersi», ha aggiunto.
Schlein sente Meloni, collaborazione nell’interesse dell’Italia
«L’attacco iraniano a Israele va condannato con forza. L’impegno della comunità internazionale dev’essere tutto teso a evitare l’escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la Presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell’interesse dell’Italia». Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
La Nato: «Rischio escalation, usare moderazione»
La Nato condanna l’attacco notturno dell’Iran su Israele come una «escalation» dell’instabilità regionale, chiedendo con urgenza «moderazione» a tutte le parti. «Condanniamo l’escalation notturna iraniana, invitiamo alla moderazione, mentre monitoriamo gli eventi da vicino. È di vitale importanza che il conflitto in Medio Oriente non vada fuori controllo», ha dichiarato il portavoce dell’Alleanza atlantica, Farah Dakhlallah.
Il Papa: «In Medio Oriente si fermi la spirale di violenza»
«Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento da parte dell’Iran», così il Papa al Regina Caeli: «Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto».
Smentito il via libera al ritorno di donne e bambini a Gaza Nord
Il portavoce dell’Idf (Forze di difesa israeliane) ha definito «false e completamente infondate» le voci riferite da media palestinesi, secondo le quali era stato autorizzato il ritorno di donne e bambini dal Sud al Nord della Striscia. Il portavoce Avichai Adraee ha ribadito - citato da Ynet - che «l’Idf non consente il ritorno dei residenti. Non avvicinatevi alle forze che operano lì. L’area settentrionale della Striscia di Gaza è ancora una zona di guerra e non permetteremo il ritorno».
Il prefetto di Roma: «Massima attenzione»
«C’è la massima attenzione». Così il prefetto di Roma Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura. «È stato un incontro per testare le misure di sicurezza che sono già molto alte - aggiunge -. I servizi da quando è iniziata la crisi sono già molto alti, però era bene fare il punto e ragionare sulla situazione. Nella città di Roma e in Italia c’è sempre tantissima attenzione». Giannini ha poi sottolineato: «Stiamo lavorando per fare bene, per garantire la sicurezza e la percezione di sicurezza. Con la comunità ebraica c’è uno scambio informativo e di impressione continuo».
Mosca invita alla moderazione dopo l'attacco dell'Iran
Il ministero degli Esteri russo invita alla «moderazione» dopo gli attacchi iraniani contro Israele. «Esortiamo tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici», ha dichiarato il ministero in un comunicato.
Pressioni Usa perché Israele non risponda all'Iran
Ci sono «pressioni Usa» affinché il Gabinetto di guerra di Israele previsto per le 15.30 (le 14.30 in Italia) non decida un contrattacco nei confronti dell’Iran. Lo hanno riferito media israeliani, citando fonti israeliane che stimano che «una riposta israeliana non arriverà immediatamente». Il problema - aggiungono le fonti - è individuare una «risposta che non porti necessariamente a un’escalation».
L’Iran: «Le basi Usa a rischio se partecipano alla risposta di Israele»
L’Iran «invia un messaggio agli Stati Uniti», dicendo che «che se parteciperanno alla possibile prossima mossa aggressiva dei sionisti, la sicurezza delle sue basi e forze nella regione mediorientale sarà a rischio». Lo ha minacciato il capo di Stato maggiore iraniano, Mohammad Bagheri. «Gli Usa hanno dato luce verde all’attacco israeliano al nostro consolato e difeso Israele la scorsa notte, usando tutta la sua forza, per azzerare l’operazione iraniana, ma non sono stati capaci di affrontare l’Iran», ha aggiunto, asserendo che «l’Iron Dome non ha potuto opporre una reale resistenza ai droni».
Israele autorizza il ritorno delle donne e bambini a Gaza Nord
L’Idf (Forze di difesa israeliane) avrebbe consentito, per la prima volta dall’inizio della guerra, il ritorno di «donne e bambini palestinesi autorizzati» dal Sud al Nord della Striscia. Lo hanno riferito i media palestinesi - ripresi da quelli israeliani - secondo cui per bambini si intendono quelli al di sotto dei 14 anni.
Tajani: «Positivo che l'attacco iraniano si sia concluso»
«Un fatto positivo che l’attacco iraniano sia concluso. È stato bloccato da Israele con la collaborazione degli alleati. Si tratta di un atto da condannare assolutamente. Ora il nostro obiettivo come governo italiano che presiede il G7 fare di tutto per evitare l’escalation e i contendenti siano più prudenti». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Rtl 102,5.
Piantedosi sente i prefetti
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è in contatto con i prefetti delle città italiane. Domani alle 15 è convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence. Si farà il punto dopo l’acuirsi del conflitto Iran-Israele.
Meloni: «Temiamo un’ulteriore destabilizzazione»
«Il governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla». Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
Hezbollah: Israele ha colpito una nostra postazione in Libano
Una fonte di Hezbollah afferma che un raid israeliano ha colpito una delle sue postazioni nel Libano orientale.
Hamas: «Israele merita la risposta dell’Iran»
«Consideriamo l’operazione militare dell’Iran contro l’occupante sionista come un diritto naturale e una risposta meritata al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e di aver assassinato lì diversi leader delle Guardie Rivoluzionarie». Lo ha detto Hamas su Telegram, facendo appello «alle nazioni arabe e islamiche, ai popoli liberi del mondo e alle forze della resistenza nella regione di continuare l’appoggio alla nostra operazione «Inondazione di Al Aqsa».
La Giordania ha intercettato schegge volanti
La Giordania, per garantire la sicurezza dei cittadini, ha intercettato alcuni «oggetti volanti» entrati nel suo spazio aereo la scorsa notte. È quanto si legge in un comunicato del governo di Amman, come scrive il Guardian. «Alcune schegge sono cadute in più punti durante questo periodo di tempo, senza causare danni significativi o feriti», aggiunge.
Israele, sirene di allarme nel Nord, al confine col Libano
Le sirene degli allarmi anti-razzi stanno risuonando nel Nord di Israele, a ridosso del confine col Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
L’Iran: «Nell'attacco a Israele raggiunti tutti gli obiettivi»
L’attacco in Israele «ha raggiunto tutti i suoi obiettivi». Lo ha detto il capo delle forze armate iraniane.
Tajani: «Nessuno metta in discussione l’esistenza di Israele»
«Le prime notizie che ci arrivano sugli attacchi in corso non ci permettono di valutare appieno cosa accadrà nei prossimi giorni. Una cosa è sicura e lo dico con chiarezza: nessuno potrà mettere in discussione l’esistenza di Israele, il mondo si dovrà impegnare per la sopravvivenza dello Stato ebraico». Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Gli Usa: «Non esiteremo ad agire»
Gli Stati Uniti non esiteranno a proteggere le proprie forze e a sostenere Israele. È la linea espressa in queste ultime ore dal ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, e dal segretario di Stato Antony Blinken. Austin ha invitato l’Iran a «fermare immediatamente qualsiasi ulteriore attacco, anche da parte delle sue forze per procura». Gli Stati Uniti, ha aggiunto in una dichiarazione, non «cercano il conflitto» con l’Iran, ma ha spiegato che «non esiteranno ad agire per proteggere le proprie forze e sostenere la difesa di Israele». «L’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele è blindato» ha detto anche Blinken in un post su X, aggiungendo anche che «gli Usa condannano l’attacco dell’Iran a Israele».
Riaperto lo spazio aereo di Israele
Lo spazio aereo di Israele ha riaperto alle 7 e 30 ora locale dopo essere stato chiuso in seguito all’attacco iraniano sullo Stato ebraico. Lo ha comunicato in una nota l’autorità aeroportuale di Israele. «Alle 7 e 30 del mattino, lo spazio aereo di Israele riapre e l’aeroporto Ben Gurion torna ad essere operativo», informa il comunicato. Anche gli altri aeroporti nazionali riapriranno nelle prossime ore. Lo spazio aereo è stato chiuso per 7 ore.
Feriti in Israele
Sarebbero 31 le persone rimaste ferite in Israele per l’attacco notturno sferrato dall’Iran. Lo riferisce Nbc News, la quale precisa che le persone colpite si stavano dirigendo verso i rifugi in seguito al suono delle sirene. Nella notte, i media israeliani hanno riferito che un bambino di 10 e una bambina di 7 sono rimasti feriti gravemente dalle schegge in seguito all’intercettazione di droni iraniani, entrambi nel sud di Israele.
Dall'Iran monito agli Usa
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana avverte gli Stati Uniti: se sosterranno e parteciperanno a una qualsiasi azione che danneggia l’Iran, ci sarà una risposta proporzionale alle minacce provenienti da qualunque Paese. La dichiarazione, riportata dall’agenzia di stampa ufficiale Irna, fa seguito agli attacchi di droni e missili contro siti militari israeliani come rappresaglia per l’attacco dello Stato ebraico al consolato iraniano in Siria lo scorso primo aprile. Nella nota si contesta la mancanza di condanne, da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, di quella che viene definita «l'aggressione del regime sionista e l’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco come parte del territorio del nostro paese e il martirio di 7 consiglieri».
Michel: «Evitare altro spargimento di sangue»
«Condanniamo fermamente l’attacco lanciato dall’Iran contro Israele. Bisogna fare tutto il possibile per evitare un’ulteriore escalation a livello regionale. Bisogna evitare ulteriori spargimenti di sangue. Continueremo a seguire da vicino la situazione insieme ai nostri partner». Lo dichiara su X il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.
Metsola: «L'attacco dell'Iran rischia di creare ulteriore caos»
«L’attacco senza precedenti dell’Iran con droni e missili contro Israele è una grave escalation. Rischia di scatenare un ulteriore caos in tutto il Medio Oriente. L’Ue condanna l’attacco con la massima fermezza e continuerà ad adoperarsi per ridurre l’escalation e impedire che la situazione degeneri in un ulteriore spargimento di sangue». Lo scrive su X la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola.
L'Iran all'Onu: «Col nostro attacco la questione è conclusa»
L’Iran ha fatto appello a Israele perché non reagisca al suo attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco. «La questione può considerarsi chiusa così», ha detto la rappresentanza iraniana all’Onu. «Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura», ha dichiarato l’ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l’attacco contro Israele «rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa».
Von der Leyen invita l’Iran a fermare gli attacchi
«Condanno fermamente il palese e ingiustificabile attacco dell’Iran contro Israele. Invito l’Iran e i suoi alleati a cessare immediatamente questi attacchi. Tutti gli attori devono ora astenersi da ulteriori escalation e lavorare per ripristinare la stabilità nella regione». Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Giorgia Meloni convoca il G7
La Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi, domenica 14 aprile, una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Israele: «Finora nessuna decisione sulla risposta all’Iran»
«Nessuna decisione» è stata presa per ora su una riposta israeliana all’attacco dell’Iran. Lo ha detto una fonte ufficiale al Times of Israel. Una eventuale riposta - ha aggiunto - «sarà discussa nel Gabinetto di guerra previsto per le 15 (le 14 in Italia, ndr)».
Hamas rifiuta la proposta dei mediatori
Hamas ha rifiutato l’offerta avanzata da Israele la settimana scorsa al Cairo. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier per conto del Mossad. «Il rifiuto della proposta dei tre mediatori che prevedeva un margine di flessibilità significativamente maggiore da parte israeliana, dimostra - ha detto - che Sinwar non è interessato a un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfittare delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e di realizzare un’escalation generale nella regione». Israele - ha aggiunto - «farà di tutto per riportare indietro i 133 ostaggi da Gaza il prima possibile».
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