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Coronavirus, 56 italiani tornano a casa: resta in Cina un 17enne con la febbre

Sono tornati a casa 56 italiani bloccati per giorni a Wuhan, a causa della quarantena decisa per contenere l'epidemia del nuovo coronavirus. L'aereo è atterrato nello scalo militare di Pratica di Mare questa mattina.

I connazionali, accompagnati dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri hanno viaggiato su un Boeing 767 del quattordicesimo stormo dell'Aeronautica militare, equipaggiato per l'assistenza sanitaria, con medici e infermieri a bordo. Dopo l'arrivo sono stati trasferiti in pullman , scortati da polizia e carabinieri, alla Cecchignola. Il gruppo sarà tenuto in isolamento nella struttura per almeno 15 giorni, assistito e monitorato dall'equipe medica dello Spallanzani.

Inizialmente erano 57 gli italiani pronti a tornare, ma uno dei connazionali aveva la febbre ed è rimasto a Wuhan. Si tratta di un 17enne che si trovava ospite di una famiglia a 400 chilometri da Wuhan, nell'ambito di un progetto che prevede un anno scolastico all'estero. Ha raggiunto Wuhan per poter partire insieme al gruppo di italiani rimpatriati, ma poi non è potuto salire a bordo a causa della febbre.

Fonti diplomatiche spiegano come i protocolli sanitari internazionali vietino di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri. Il connazionale, assicurano le fonti, è seguito attentamente da personale medico, dell'ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L'Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.

Intanto, è atterrato a Fiumicino, proveniente da Taipei, il primo volo della China Airlines (CI75) operato con un Airbus A350 per il rimpatrio dei turisti cinesi. L'annuncio dell'avvio, a partire da oggi, del ponte aereo da e per la Cina, era stato dato ieri dal Commissario straordinario per l'emergenza  coronavirus Angelo Borrelli.

IL BILANCIO. I 361 morti in Cina legati al nuovo coronavirus di Wuhan, annunciati oggi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), superano i decessi causati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 furono 349, secondo i numeri ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Allo stato, i contagi totali del
coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars.

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