Un errore nel calcolo da parte dell'Inps avrebbe determinato un importo più basso per migliaia di pensionati. Un disguido che potrebbe coinvolgere circa 100mila persone che percepiscono assegni tra i 1.405 e 2010 euro, come segnalano i sindacati.
COSA È SUCCESSO. Ai pensionati in questione sarebbero stati detratti gli aumenti del governo Renzi e pagati lo scorso anno, con la rivalutazione dell'assegno errata anche per il 2020. La restituzione avverrà “probabilmente” nei mesi di marzo o aprile 2020. I pensionati non devono presentare alcuna richiesta specifica all’Inps.
Sul caso prende posizione la deputata del Pd Debora Serracchiani: "L'Inps corregga subito l'errore nel calcolo delle pensioni e si scusi con le migliaia di persone danneggiate ricevendo meno del dovuto. L'Inps è al servizio dei cittadini, non sono accettabili errori di questo tipo, ancor meno un silenzio che sembra arroganza".
E ancora, secondo la deputata "l'Inps deve dare immediatamente dettagliata informazione su tempi e modi del rimborso a chi non ha percepito il dovuto. A parti invertite, quando è un cittadino a dovere anche una piccola cifra allo Stato, finisce in una morsa che calcola i minimi interessi sul ritardo. Faccia lo stesso l'Inps con i pensionati e valuti il danno del ritardo. Come apprendiamo oggi dal presidente dell'Inps Giuseppe Tridico - conclude Serracchiani - è in corso una riorganizzazione dell'Ente: speriamo che possa contribuire ad evitare il ripetersi di simili brutti errori, oltre a eliminare sacche di privilegio nella dirigenza pubblica".
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