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Pensioni, spunta il fondo integrativo gestito dall'Inps per i più giovani

Inps

Nel dibattito sulle pensioni che il 27 gennaio sfocerà nel primo grande confronto tra governo e sindacati, spunta una nuova ipotesi. Una pensione integrativa, a beneficio soprattutto dei più giovani, un fondo integrativo pubblico gestito dall'Inps, di cui in realtà si era già parlato la scorsa estate.

A rilanciare l'idea è il presidente dell'ente di previdenza Pasquale Tridico, ascoltato in commissione parlamentare sugli enti di previdenza. L'obiettivo è far sì che le nuove generazioni possano mirare a qualcosa in più dell'assegno che altrimenti gli spetterebbe. L'idea adesso è entrata anche nelle riflessioni del governo che sta iniziando a pensare come ritoccare il sistema delle pensioni.

"Ci sono diverse proposte, il dibattito si sta arricchendo. Credo che il ministero del Lavoro stia pensando a una legge delega e a un confronto con i sindacati", dice Tridico. Da via Veneto, la sede del dicastero, fanno infatti sapere che la ministra Nunzia Catalfo "sta valutando l'eventualità".

Secondo Tridico, però, il fondo pubblico sul pilastro complementare, ad adesione volontaria, offrirebbe soluzioni su più livelli. Permetterebbe infatti di investire nel Paese e darebbe "garanzia" a giovani precari e donne, che magari potrebbero essere avvicinati attraverso maggiori incentivi. Oggi invece, sostiene il presidente dell'Inps, "il 75%" della raccolta viene investito all'estero".

C'è anche un dato: "Solo il 25% dei lavoratori ha una pensione complementare, prevalentemente uomini e i più ricchi" mentre l'obiettivo starebbe nel raggiungere "chi non ha redditi elevati".

I SINDACATI. La questione del fondo pubblico dunque potrebbe già essere affrontata al tavolo con le parti convocato per il 27 gennaio. Ma nel frattempo la Uil si affretta a replicare all'ipotesi con un secco no. Ma la contrarierà dei sindacati era già emersa quando se ne parlò la prima volta.Intanto i sindacati vanno in pressing sul governo perché il confronto che sta per riavviarsi su temi cruciali come il fisco e le pensioni porti risposte concrete. Già il primo appuntamento è fissato per venerdì 17 gennaio a Palazzo Chigi per discutere del taglio del cuneo fiscale in favore dei lavoratori, il secondo per lunedì 27 gennaio, subito dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria, sui temi previdenziali.

Per i sindacati (che già hanno detto no all'ipotesi di un'eventuale Quota 102), oltre al superamento della legge Fornero, è prioritario affrontare anche il tema della rivalutazione delle pensioni in essere, delle pensioni dei giovani e delle donne, a cui riconoscere almeno un anno di sconto contributivo per figlio, e arrivare ad una legge sulla non autosufficienza.

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