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Raffaella Carrà, la donazione prima della morte

Raffaella Carra durante il photocall della trasmissione televisiva 'A raccontare comincia tu' in onda da domani in prima serata su Rai 3, Roma, 23 ottobre 2019.

Raffaella Carrà alcune settimane prima di morire donò la palestra in cui si allenava a Porto Santo Stefano (Grosseto) alla locale Confraternita di Misericordia affinché la onlus potesse usarla per svelgere attività benefiche verso i meno fortunati. E' quanto emerge ora all'Argentario.

La strutturea è di 160 metri quadri, alto cinque metri e si trova nella parte superiore del paese, sulla via Panoramica, vicino a una scuola materna. Lì Raffaella Carra si allenava durante i suoi soggiorni a Cala Piccola, la casa sul mare a pochi chilometri di distanza.

"Poche settimane fa ci convocò a Roma, dal suo notaio - ricorda il governatore della Misericordia, Roberto Cerulli - Mi chiamò qualche giorno prima dicendo di voler donare alla Misericordia un suo immobile a Porto S. Stefano, per le nostre attività. Andammo a vederlo: un regalo grandissimo per il valore immobiliare. E così la incontrammo a Roma dal notaio. E anche lì la sua presenza si caratterizzo dall'accoglienza, dalla disponibilità e dalla dolcezza. Intrattenne con noi tanti discorsi e come accennavamo a qualche tipo di ringraziamento sviava sempre il discorso". In realtà, la ballerina e cantante aveva già sondato il terreno: qualche tempo prima "volle conoscere meglio le nostre attività - ricorda Cerulli - Ci vedemmo con lei e con altri confratelli al bar Fuga. Parlammo un'oretta. Volle sapere i dettagli dei nostri servizi, delle nostre attività, di come fosse difficile riuscire a mantenere in piedi un'associazione così importante per l'Argentario intero. Volle conoscere le difficoltà che stavamo incontrando con le emergenze Covid, le motivazioni dei volontari, le loro paure, i sentimenti delle loro famiglie. Rimase ammirata per l'opera dei nostri ragazzi. La invitai allora a visitare la sede sul nostro Lungomare ed accettò. Ci incamminammo e in pochi attimi Raffaella era a farci visita. Con tutte le precauzioni possibili salutò i volontari in servizio e volle visitare i nostri mezzi. Veramente un bell'incontro che poi, senza che potessimo immaginarlo, ha portato a questa donazione".

Ora la Misericordia di Santo Stefano valuterà quale miglior uso possibile fare dell'immobile.

 

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