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A Roma i funerali di Raffaella Carrà, maxischermo in piazza per l'ultimo saluto alla regina della tv

Alle 12 il feretro di Raffaella Carrà è arrivato con il carro funebre grigio metallizzato, scortato dalle motociclette della polizia, davanti alla basilica di Santa Maria in Aracoeli accolto dalla sindaca Virginia Raggi, da Sergio Japino e dall’applauso del pubblico che segue il funerale dal maxischermo in piazza del Campidoglio.

La bara in legno grezzo viene trasportata a spalla lungo i gradini della scala dell’Arco capitolina presidiati dai vigili urbani in mascherina e alta uniforme.

Sono entrati intanto in chiesa (dove oggi in ossequio al protocollo anti Covid è permesso l’ingresso di 200 persone) anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, Roberto Gualtieri, ex ministro e candidato sindaco per Roma e i conduttori Michele Cucuzza e Beppe Convertini. Officiano la cerimonia quattro frati di San Giovanni Rotondo e Simone Castaldi, giovane frate della basilica romana.

«Con la morte di Raffaella Carrà, donna di grande umanità, finisce l’epoca di una televisione che rimpiangeremo», ha detto Massimo Lopez, il primo ad arrivare a Santa Maria in Aracoeli.

«Raffaella Carrà mi considerava un fratello, e per me oggi è come salutare una sorella. Il successo internazionale del nostro Tuca tuca dagli anni Settanta ad oggi si deve soltanto a lei, sono sicuro che se lo avessero ballato altri non sarebbe entrato nella storia del costume e della tv», ha invece dichiarato Enzo Paolo Turchi, ai funerali anche lui con la moglie Carmen Russo.

«Per me Raffaella è stata un esempio di disciplina e determinazione», ha aggiunto la Russo.

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