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La variante del Coronavirus fa paura, tamponi e quarantene: c'è lo spettro di misure più dure

L’Italia non è ancora entrata nella zona rossa di Natale e già aleggia il fantasma del nuovo Covid, la variante britannica del virus, molto più contagiosa di quella normale, già di per sé connotata da alta velocità di diffusione. Una novità che ha spinto subito il governo a sospendere i collegamenti aerei con il Regno Unito e ad aumentare i controlli sugli arrivi, imponendo tamponi e quarantene anche per chi si trova già sul territorio nazionale.

La mutazione del Sars-Cov2, infatti, pur non sembrando più letale, può aumentare il già alto numero di infetti, con conseguente più grande pressione sui reparti ospedalieri e sulle terapie intensive. Il ministro Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che da oggi stoppa i voli da e per la Gran Bretagna fino al 6 gennaio, «una misura precauzionale per capire la portata del problema», ha spiegato, presa «dopo un confronto con i nostri scienziati, che dovranno capire la situazione, in contatto con Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e governo inglese».

Ma la variante inglese del virus «è preoccupante e scegliamo la strada della massima prudenza», ha ammesso Speranza. Per ora si punta a controlli serrati e si monitora la situazione: in caso di aggravamento non si esclude un inasprimento delle misure. Verifiche sono in corso per appurare se il nuovo Covid circoli già in Italia. «È indispensabile il massimo coordinamento europeo sulle misure relative alla Gran Bretagna. Solo decisioni uniformi e condivise possono aiutarci a gestire al meglio la situazione fuori dall’emergenza di queste prime ore».

«Tutto questo rende ancora più importanti le misure di precauzione e cautela prese in questi giorni», ha detto ancora il ministro in riferimento al lockdown morbido per le festività. Fino al 9 dicembre era obbligatorio fare il tampone in arrivo in Italia dalla Gran Bretagna (e da altri Paesi europei); dal 10 dicembre, invece, in base al Dpcm del 3 dicembre, chi entrava nel nostro Paese doveva esibire il risultato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

Non era perciò più possibile fare il test all’arrivo. La mancata presentazione del tampone negativo faceva scattare automaticamente la quarantena. Da oggi è in vigore invece il divieto di volare da e per il Regno Unito. Per i passeggeri in arrivo con gli ultimi voli è stato ripristinato il tampone in aeroporto. Lo ha disposto il presidente del Lazio Nicola Zingaretti per gli scali romani di Fiumicino e Ciampino.

Le persone sbarcate oggi e trovate positive verranno portate all’ospedale Spallanzani, uno dei presidi nella risposta nazionale al Covid-19, «per il monitoraggio e lo studio dell’eventuale variante del Covid». A Napoli invece quarantena obbligatoria per chi arriva all’aeroporto di Capodichino, ha deciso l’Unità di crisi della Regione. Isolamento obbligatorio di due settimane anche per 136 passeggeri di un volo atterrato a Pescara da Londra. In ogni caso, «chiunque si trovi già in Italia in provenienza dalla Gran Bretagna - ha detto Speranza - è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione».

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