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Addio a Silvio Berlusconi: imprenditore, politico e quattro volte premier. Il patto con la Sicilia

Il Cavaliere è morto questa mattina all'ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni

È morto Silvio Berlusconi. Ricoverato al San Raffaele di Milano dal 9 giugno, le sue condizioni si sono aggravate nella notte. Sono arrivati a stretto giro Paolo Berlusconi e poco dopo a bordo di auto diverse i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi.

Il capo dello Stato Mattarella

«Apprendo con profonda tristezza - afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi».

Le premier Giorgia Meloni

«Silvio Berlusconi - afferma la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio - era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura di difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d'Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell'impresa.  Con lui l'Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati. Addio Silvio».

Le altre reazioni

«Un grande amico del Lago Maggiore un grande italiano ha deciso di salutarci proprio oggi. Chiedo un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi», ha detto un commosso Matteo Salvini a Lesa, dove si trovava per inaugurare la nuova sede della guardia costiera, alla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Subito dopo Salvini ha lasciato Lesa.

«Una cosa è sicura c'è una Italia prima e dopo Silvio Berlusconi. Berlusconi ha cambiato la politica italiana e non solo. È stato un uomo che cambiava il rapporto con il mondo, con le persone, con la società», afferma  il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Il cordoglio di Romano Prodi: «Partecipo al profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini», afferma.

«Nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto. Ho apprezzato il suo sostegno alla causa europeista, soprattutto perchè confermato e ribadito in un periodo in cui il nostro comune destino europeo era messo duramente e imprudentemente sotto accusa. Porgo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le mie più profonde condoglianze», conclude il fondatore dell’Ulivo.

Il cordoglio in Sicilia

«La notizia della morte di Silvio Berlusconi mi sconvolge, essendo venuto meno non soltanto il mio leader politico, ma un fraterno amico. Esprimo la mia più affettuosa vicinanza e il mio più sentito cordoglio ai familiari», dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «L’Italia perde un grande statista, un uomo che ha cambiato la politica, dando una casa comune a quanti si riconoscono nei valori liberali che hanno garantito la tenuta democratica del Paese. Berlusconi è stato un leader che ha dominato la scena politica internazionale degli ultimi 30 anni. Personalmente perdo un riferimento politico e una guida, al quale devo il mio impegno diretto nelle istituzioni, ma soprattutto un amico con il quale ho condiviso anni di battaglie per la libertà e per il bene dell’Italia», conclude.

«Silvio Berlusconi ha rappresentato per l’Italia e per l’Europa un punto di riferimento per la politica. Con lui, scompare un pezzo della storia d’Italia. È stato un protagonista indiscusso della politica degli ultimi trent'anni, sapendo cogliere nei primi anni '90 le esigenze degli italiani, incidendo non solo nelle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini» dice il segretario nazionale della Dc Totò Cuffaro. «Con la sua scomparsa, l’Italia perde un grande politico e un grande imprenditore che ha creato migliaia di posti di lavoro, un uomo che ha fatto la storia, sempre pronto al confronto politico. È stato premier negli anni in cui ero presidente della Regione - ha aggiunto - e non ha mai fatto venire meno il suo supporto e la sua vicinanza alla Sicilia».

«L’Italia perde uno dei più grandi statisti della sua storia» dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. «Un innovatore in tutti i campi nei quali si è impegnato. Un inventore della nuova politica. Ha realizzato tantissimo osando l’impensabile come quando mise insieme Bush e Putin», ricorda l’ex ministro forzista Enrico La Loggia.

«La Sicilia ha perso oggi un grande amico», dice Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana. «Oggi è il giorno più triste. La chiusura di un capitolo appassionante e intenso della vita italiana», sostiene, Stefania Prestigiacomo, ex ministro di Forza Italia.

«Lo abbracciamo per l’ultima volta e rivolgiamo un pensiero affettuoso a tutte le persone che come noi gli hanno voluto bene». dichiara l’assessore della Regione Siciliana Marco Falcone, commissario di Forza Italia a Catania e provincia.

«Personalmente e in rappresentanza di tutta la Lega siciliana manifesto il grande dispiacere per la sua dipartita: un politico e imprenditore capace, visionario, che ha profondamente rivoluzionato la politica italiana», dice Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier.

«Scompare un protagonista assoluto della vita politica italiana, un uomo di Stato che ha rappresentato il nostro paese nel mondo e che ha raccolto il consenso tra gli italiani grazie alle sue straordinarie capacità di comunicazione e di concretezza che, prima della politica attiva, lo hanno contraddistinto nella sua lunga esperienza imprenditoriale», afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale Siciliana.

«Lo ricorderò sempre con affetto e gratitudine», scrive su Twitter Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

«È morto un amico, un grandissimo imprenditore e politico che ha testimoniato l’italianità, la creatività, la voglia di fare», sottolinea Saverio Romano, di Noi Moderati.

«È stato un protagonista indiscusso della politica degli ultimi trent’anni, sapendo cogliere nei primi anni ‘90 le esigenze degli italiani, incidendo non solo nelle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini», afferma il segretario nazionale della Dc Salvatore Cuffaro.

«La sua scomparsa ci addolora, ci mancherà la sua capacità diplomatica in politica estera, la sua personalità autentica e indomita e il suo coraggio» così l’europarlamentare Francesca Donato, vicepresidente nazionale della Democrazia Cristiana.

«Un innovatore nel mondo dell’impresa, uno statista con pochi eguali nel mondo della politica. Ha rivitalizzato lo stantio sistema istituzionale italiano, finalmente riuscendo ancora a suscitare negli italiani passione e coinvolgimento verso ideali marcatamente distanti dall’egemonia della sinistra», dice Basilio Catanoso, vice coordinatore Fratelli d’Italia in Sicilia.

«Ha impresso un segno indelebile nel mondo dell’imprenditoria, del calcio e soprattutto della politica», afferma il deputato regionale di Fratelli d’Italia Marco Intravaia.

«Adesso sarà la storia a giudicare il suo operato di imprenditore, statista, politico innovatore seppur alcuni aspetti restino ancora non del tutto chiari. Io sicuramente lo ricorderò, da tifoso milanista, come il migliore Presidente che ha portato per sempre la squadra rossonera nell’olimpo del calcio», dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

«Una triste notizia, attesa eppure sconvolgente. Silvio Berlusconi è stato per me un amico, attento e generoso, prima che un politico ed uno statista dichiara l’ex Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo.

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