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È morto Berlusconi, ha cambiato la storia dell'Italia. Funerali di Stato al Duomo di Milano

Bandiere a mezz'asta al Senato e a Palazzo Chigi, alla Camera annullati i lavori d’Aula e convocata la Conferenza dei capigruppo per rifare il calendario. Omaggio ininterrotto davanti a Villa San Martino

Bandiere a mezz'asta al Senato e a Palazzo Chigi, annullati i lavori dell’Aula della Camera, azzerati vari impegni pubblici: il mondo della politica si ferma in omaggio di Silvio Berlusconi, il leader che, per primo, ha saputo unire il centrodestra, sdoganando il partito guidato da Gianfranco Fini.

I funerali si svolgeranno mercoledì 14 - giorno di lutto nazionale - al Duomo di Milano, presiederà l’arcivescovo Mario Delpini, sarà presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In piazza Duomo saranno aIl feretro dell’ex premier è ora a Villa San Martino, ad Arcore, dove riceverà il saluto dei familiari e degli amici più stretti. Non saranno allestite camere ardenti all'interno degli studi televisivi Mediaset né altrove. La notizia arriva dalla stessa azienda televisiva, precisando che la decisione è stata pressa per motivi di sicurezza.

Il leader di Forza Italia è deceduto ieri mattina (12 giugno) intorno alle 9.30 all'ospedale San Raffaele di Milano, all'età di 86 anni. Subito sono arrivati il fratello Paolo e a bordo di auto diverse i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio.

I valori di Silvio Berlusconi, ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo, non accennavano a migliorare, poi il precipitare della situazione.

Doni e ricordi davanti alla storica residenza. La pioggia non ha fermato chi anche nel corso della serata di ieri è accorso per omaggiare il fondatore di Forza Italia. Dozzine di biglietti, sciarpe e fiori sono stati adagiati davanti alla casa del leader azzurro dove intanto i primi cronisti e operatori tv sono giunti sul posto. «Grazie in eterno presidente», si legge su uno striscione firmato dalla Curva Davide Pieri. Sul prato adiacente a Villa San Martino, oltre ai lumini e alle candele, è apparsa una maglietta del Napoli, mentre un altro cartello recita «Grazie per l’entusiasmo che ci hai regalato».

Macron: «Con il Cavaliere scompare una figura di primo piano dell’Italia»

«Con il Cavaliere scompare una figura di primo piano dell’Italia contemporanea, che è stato protagonista della scena politica per diversi danni, dalla sua prima elezione come deputato, nel 1994, al mandato di senatore che ha occupato fino ai suoi ultimi giorni»: lo si legge questa sera sul sito dell’Eliseo, la presidenza francese.

A Monza una mozione per intitolargli lo stadio

Intitolare lo stadio di Monza a Silvio Berlusconi: lo prevede una mozione presentata al consiglio comunale della cittadina brianzola dai consiglieri di minoranza. «Un piccolo gesto, ma di grande valore simbolico, per dire semplicemente... Grazie Presidente!», ha spiegato la prima firmataria Martina Sassoli.

George W. Bush: «Berlusconi, leader intenso e mai noioso»

L’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, in un messaggio inviato da Kennebunkport, Maine, ha ricordato Silvio Berlusconi come un «un leader intenso dalla forte personalità». «Laura (la moglie, ndr) e io - scrive Bush - siamo stati fortunati nell’aver potuto passare del tempo con lui durante la mia presidenza. Non c’è mai stato un momento noioso con Silvio». «Lui - ha aggiunto l’ex presidente - ha rafforzato l’amicizia tra Italia e Stati Uniti, e siamo grati per il suo sostegno alla nostra alleanza. Laura e io inviamo le nostre condoglianze alla famiglia Berlusconi e al popolo italiano».

Troupe del Tg1 derubata durante la diretta dall'ospedale

La troupe del Tg1 che era impegnata nella diretta relativa alla morte di Silvio Berlusconi davanti all’ospedale San Raffaele di Milano, è stata derubata dell’attrezzatura contenuta nella propria auto parcheggiata poco distante. La vettura era posizionata all’altezza del civico 63 di via Olgettina, a poca distanza dal folto gruppo di cameramen e giornalisti che stavano coprendo l’evento. Qualcuno ha spaccato il finestrino dell’auto e ha portato via un computer, un hard disk, un drone e una valigia contenente alcuni abiti. L’episodio è stato denunciato alle autorità.

Le condoglianze della Casa Bianca

«Estendiamo le nostre condoglianze alla famiglia dell'ex premier» Silvio Berlusconi, «al governo e agli italiani. L'Italia è un amico di vecchia data e un alleato degli Stati Uniti. L'ex premier ha lavorato da vicino con diverse ex amministrazioni per far avanzare i nostri rapporti bilaterali». Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Putin: «Per me è stato un vero amico»

«Una persona cara e un vero amico». Vladimir Putin è forse uno dei pochi, tra i grandi del mondo, a piangere davvero Silvio Berlusconi, al di là dei tweet e dei comunicati di altri che hanno affidato condoglianze e ricordi ai rispettivi portavoce. La morte del leader di Forza Italia è «una perdita irreparabile e un grande dolore», afferma il presidente russo in un messaggio a Sergio Mattarella postato sul sito del Cremlino, nel quale scrive di aver «sempre sinceramente ammirato la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili» e ricorda che «in ognuno dei nostri incontri mi trasmetteva la sua incredibile vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell’umorismo».

Santoro: «In quella puntata di Annozero disse che si divertiva»

«Ho continuato a vedere e rivedere quello spezzone, ma sarebbe corretto rivedere tutta la trasmissione per intero. Ora proverò a parlarne e a descriverne l’atmosfera». Lo ha detto Michele Santoro, parlando a Otto e mezzo della celebre puntata di Annozero nella quale Silvio Berlusconi pulì la sedia su cui precedentemente si era seduto Marco Travaglio. «Tra un avversario leale e quello con cui stabilisci un duello si crea un legame - ha detto ancora -. In questo momento la tristezza non è solo un sentimento del popolo dei berlusconiani, la sento anche io. Quando cominciò quella trasmissione, che era come un Italia-Germania, fece il 33% su La7, lui era molto teso e preoccupato. Io, che sono uomo di spettacolo come lo era lui, ero preoccupato per l’andamento della serata e per questo feci un inizio allegro per tirarlo su. Poi lui si prese la scena, anche se alla fine perse tutti i voti che perse. Durante uno stacco pubblicitario mi fermò, mi tirò per la giacca e mi disse: “Michele, ma come ci stiamo divertendo!”. L’empatia è questa». «Una volta lo vidi dopo che era morto mio padre - ha detto ancora -. Appena glielo dissi, si appoggiò sulla mia spalla e cominciò a piangere a dirotto. Entrava in un rapporto di grandissima empatia. Fece tante cose che non gli perdonerò mai, ma avremo tempo per parlare di una figura complessa».

Massimo D’Alema: «Nel bene e nel male ha influenzato pure la sinistra»

«Certamente Silvio Berlusconi ha introdotto degli elementi di modernità rispetto alla politica tradizionale dei partiti. Alcuni di questi elementi, come l’anti politica, secondo me hanno avuto un peso negativo nelle vicende delle democrazie occidentali. Noi lo abbiamo contrastato Berlusconi. La personalizzazione della politica ha fatto parte di un'operazione di modernizzazione che ha avuto una grande influenza anche sulla sinistra, nel bene e nel male». Così, a Porta a Porta, l'ex premier ed ex segretario dei Ds, Massimo D’Alema.

Travaglio: «Santificarlo è il peggior servizio che possiamo fargli»

«Quando muore una persona in genere si fanno le condoglianze a parenti e amici e per dire cose negative si aspettano almeno i funerali. Purtroppo con i social tutto questo è saltato e abbiamo assistito a una giornata imbarazzante di beatificazione che ha tralasciato completamente la verità dei fatti. Per questo siamo costretti a dire quello che pensiamo». Lo ha detto il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, parlando della morte di Silvio Berlusconi a Otto e mezzo su La7. «Evitiamo l’ipocrisia - ha proseguito -. Il peggiore dei servizi che possiamo rendergli è trasformarlo nel santino che non è mai stato. Non ha mai fatto nulla per dipingersi come un santino, anche perché se lo avesse fatto non l’avrebbero votato. Sapevano che era una simpatica canaglia, perché era simpatico, e lui non ha mai fatto niente per smentirlo. Quando scrivevamo dei suoi processi sul Fatto, lui chiamava lamentandosi perché avevamo scritto che aveva i capelli finti». «Non ha fatto solo tante cose riprovevoli, ma ha anche sdoganato quei comportamenti - ha detto ancora Travaglio -. Ha proclamato che era giusto farlo e rivendicarlo, ha esaltato l’evasione fiscale alla festa della Guardia di Finanza. Sono drammi che gli sopravvivranno, una destra civile non l’avevamo con lui e non l’avremmo neanche dopo di lui. Mi spiace ricordarlo stasera, ma sono costretto a farlo perché è partita una beatificazione a dispetto del morto».

Meloni: «Io e Berlusconi parlavamo parecchio di politica estera. Lo ascoltavo»

«Io e Berlusconi parlavamo parecchio, in questo periodo soprattutto di politica internazionale. Penso che Berlusconi sia stato in assoluto il migliore presidente del Consiglio che l’Italia abbia avuto sul piano della politica internazionale e il suo punto di vista mi interessava molto, mi interessava per la vicenda Tunisia. Era la vigilia del mio secondo viaggio in Tunisia, abbiamo parlato a lungo e era sicuramente affaticato, ma determinato come sempre». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una intervista al TG5. Nella telefonata di sabato, ha aggiunto Meloni, «abbiamo parlato del fatto che dovevamo vederci, del fatto che c’era ancora molto altro di cui discutere. Quindi lo avevo trovato bene». Meloni ha poi ricordato la visita fatta a Berlusconi in ospedale a Milano: «Quando arrivai al San Raffaele lo trovai visto sofferente. Ma poi si alzò, inziò a fare i suoi schemi, quindi uscendo mi dissi che stava bene. Berlusconi alla fine era un grandissimo combattente».

Tajani: «Con Berlusconi perdo un fratello, un padre, un maestro»

Per Antonio Tajani Silvio Berlusconi era «un padre, un fratello, un maestro». Il ministro degli Esteri, a Washington, ha ricordato alcuni momenti dei suoi 30 anni di amicizia e vicinanza con l’ex premier. «Quando vennero a mancare i miei genitori ebbe parole così toccanti, ma era anche sempre pronto a scherzare», ha detto il capo della Farnesina parlando con la stampa italiana. «Il suo più grande insegnamento è stato quello di far sentire importanti tutte le persone con cui si parla, di ascoltarle veramente, perchè ogni storia è importante. Un insegnamento molto cristiano». L’ultimo contatto di Tajani con Berlusconi è stato ieri mattina, prima di partire per gli Stati Uniti. «Mi ha mandato un messaggio esortandomi a lavorare per la pace», ha raccontato. «È stato attivo fino all’ultimo, ieri sera aveva parlato con Weber. È stato un vulcano, un leone, fino all’ultimo», ha detto ancora.

Convocato in prefettura a Milano il Comitato per l'ordine e la sicurezza

Per domani alle 11 in prefettura a Milano convocata una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato Saccone sui funerali di Stato dell'indomani, mercoledì 14 giugno, dell'ex premier Silvio Berlusconi. Da definire ancora la capienza massima che sarà prevista per la cattedrale (che senza limitazioni può contenere circa cinquemila persone).

Maxi schermi in piazza Duomo per i funerali, Mediaset produrrà la diretta

In occasione dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, che si terranno in Duomo a Milano mercoledì alle 15, saranno allestiti dei maxi schermi in piazza per permettere alle persone di assistere alle esequie dell'ex premier. La produzione della diretta televisiva verrà realizzata da Mediaset che fornirà il segnale internazionale per i broadcaster che lo desiderano con audio embeddato senza commento. Mediaset metterà a disposizione il segnale anche al satellite. Sarà quindi consentito l'accesso nella cattedrale ai giornalisti, in modo limitato in base ai posti disponibili, ma non alle telecamere, che potranno allestire una postazione all'esterno del Duomo.

A Villa San Martino è arrivata la mamma di Marta Fascina

Angela Della Morte, la madre della fidanzata di Silvio Berlusconi Marta Fascina, è arrivata a Villa San Martino.

La nipote Luna Berlusconi: «Ci mancherà tantissimo, rispettate il dolore della famiglia»

«Ci mancherà tantissimo, adesso rispettate il dolore della famiglia». Sono le uniche parole rilasciate da Luna Berlusconi, figlia di Paolo Berlusconi e nipote del Cavaliere, parlando con i cronisti all'uscita da Villa San Martino ad Arcore.

Il Comitato Ponte Subito: «Doveroso intitolare l'opera a Berlusconi»

«Berlusconi è il politico che più di tutti nella storia d'Italia si è battuto per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina». Lo afferma, in una nota, il Comitato Ponte Subito. «La sua morte - prosegue - adesso impegna ulteriormente e responsabilizza tutta la classe politica del Paese a realizzare questa grande opera strategica anche come dovere morale in ricordo e in memoria di un grande uomo e un grande statista». Il Comitato ricorda che «nonostante le feroci opposizioni dell'epoca, Berlusconi riuscì a finanziare, appaltare e approvare la progettazione definitiva del Ponte sullo Stretto, lasciando in eredità ai successori un iter già completato. Se oggi Salvini conta di iniziare i lavori entro un anno, è proprio grazie all'enorme mole di lavoro pluriennale già realizzata da Berlusconi quando ha governato l'Italia tra 2001 e 2006 e poi tra 2008 e 2011». Il Comitato Ponte aggiunge che «sarebbe doveroso, poi, intitolare il Ponte sullo Stretto proprio a Silvio Berlusconi. Non solo una corretta celebrazione a chi tanto si è battuto per il Ponte, ma anche un giusto riconoscimento all'importanza di quest'uomo straordinario nella storia politica recente dell'Italia».

Da modificare il calendario della Camera, convocata la Capigruppo

La Conferenza dei capigruppo della Camera è convocata per domani alle 11, per rimodulare il calendario dei lavori d'Aula in seguito allo stop di due giorni chiesto da Fi in seguito alla morte di Silvio Berlusconi.

Iva Zanicchi: «In televisione sono nata con lui»

«Io sono nata con lui in televisione, nel 1986 mi chiamò a fare un giochino al mattino e poi “Ok, il prezzo è giusto!”, che è durato 12 anni. Io voglio ricordarlo per la sua bontà, generosità, signorilità. Continuo a parlare al presente, lo stimo tantissimo. Gli ho voluto bene e la cosa più bella è che lui stimava me, lo so perché me l'hanno detto in tanti». Lo dice la cantante Iva Zanicchi in collegamento con La vita in diretta su Rai1. «Faccio le mie condoglianze ai figli che sono eccezionali», aggiunge. La cantante ed ex parlamentare europea ricorda anche che quando lei aveva deciso di fare politica, lui all'inizio aveva tentato di scoraggiarla, ma «io capocciona sono andata avanti, l'ho fatto per lui e lui mi è sempre stato vicino». Per Iva Zanicchi «Berlusconi rimarrà nella storia, perché ha cambiato il nostro Paese e i figli devono esserne orgogliosi. Io al funerale ci sarò, insieme alla mia famiglia».

Pecorella, suo avvocato storico: «Ha subito una persecuzione giudiziaria»

«Difendere Berlusconi in quegli anni - dichiara Gaetano Pecorella, ex storico avvocato di Silvio Berlusconi ed ex parlamentare di Forza Italia e del Pdl - per me ha significato cercare di salvare la legislatura all'epoca, e questo vale anche per le cosiddette leggi "ad personam", perché in quel momento lui era l'unico personaggio pubblico che poteva reggere le sorti del Paese ed era sottoposto ad un'aggressione giudiziaria». Contro il fondatore di Forza Italia, racconta ancora il professore, «c'è stata una persecuzione giudiziaria, una vera aggressione giudiziaria, e ciò è dimostrato dal fatto che alla fine è stato sempre assolto e che quando, poi, si è voluto farlo saltare con la sentenza Mediaset, lo si è fatto saltare, perché si poteva fare a meno di lui».

Alba Parietti: «Ho pianto per la morte di Berlusconi»

«La notizia della morte di Berlusconi mi ha fatto piangere, ora mancherà qualcosa di importante all'Italia, mancherà soprattutto ai suoi detrattori, che ora non avranno più scuse». Lo ha detto Alba Parietti, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, intervistata da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Lei fu una delle poche persone a dire no ad una proposta professionale faraonica di Silvio Berlusconi. «Sì, è vero, erano nove miliardi di lire. Ma nonostante questo lui mi ha sempre dato una mano quando gliel'ho chiesta, ha sempre avuto un enorme rispetto di me e della mia storia familiare. Una volta lo incontrai in un ristorante e lui si alzò per venirmi a salutare, era con Laura Ravetto. Lei disse: “Ci penso io a far cambiare idea ad Alba". E Berlusconi le rispose: "Non cambierà mai idea, Alba ha avuto un padre partigiano e non cambierà mai posizione».

Le condoglianze all'Italia del segretario di Stato Usa Blinken

«Voglio offrire le mie condoglianze per la scomparsa dell'ex primo ministro Silvio Berlusconi. Pensiamo a voi e al popolo italiano». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Tajani: «Per Berlusconi gli Usa erano il più importante alleato»

«È un segno del destino che io sia qui proprio oggi che è mancato Silvio Berlusconi perché per lui gli Stati Uniti erano il più importante alleato». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una conferenza stampa con il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Elezioni suppletive per scegliere il successore al Senato

Si dovrà ricorrere a elezioni suppletive per scegliere chi subentrerà a Silvio Berlusconi al Senato, come previsto per legge. È quanto emerge dalla Giunta per le elezioni di Palazzo Madama, visto che il presidente di Forza Italia fu eletto con il sistema uninominale, nel collegio 6 della Lombardia, quello di Monza.

Il cordoglio dell'Azienda delle Ferrovie

Il Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, con la presidente Nicoletta Giadrossi e l'amministratore delegato Luigi Ferraris, anche a nome del collegio sindacale, del magistrato delegato della Corte dei Conti, delle società del gruppo FS e di tutti i colleghi, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi e la propria vicinanza ai suoi familiari. Lo si legge in una nota.

Montezemolo: «Mi chiese di fare il ministro, ma fui costretto a non accettare»

«Nella vita come nello sport e in tutto ci sono i grandi campioni, i bravissimi imprenditori e i fuoriclasse che sono pochi. Lui era un fuoriclasse, su questo non c'è alcun dubbio». Così Luca Cordero di Montezemolo ha commentato da Napoli la scomparsa di Silvio Berlusconi. «Ho conosciuto Berlusconi nel 1976 - ha raccontato Montezemolo - quando venne a Torino e mi chiese di poter incontrare l'avvocato Agnelli perché voleva comprare una piccola televisione che era del giornale La Stampa che si chiamava Tele Torino. Ho avuto un lungo rapporto - ha aggiunto - e anche l'onore di essere stato richiesto ben due volte da lui per fare il ministro ma per mille motivi diversi non ho potuto accedere alla sua richiesta».

Conte: «Ora è tempo del cordoglio, poi i ragionamenti»

«Questo è il momento del cordoglio, per tutte le persone che lo hanno amato. Poi passato questo momento ci sarà lo spazio per piu ampi ragionamenti politici, e nell'ambito di quei ragionamenti potremo anche riassumere le motivazioni che hanno spinto il movimento a individuarlo come principale avversario politico». Lo ha detto oggi, a Milano, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, entrando all'Università Cattolica ospite di un incontro sull'Europa di un gruppo studentesco.

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