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I sindaci delle isole minori in assemblea: "Più servizi sanitari e collegamenti"

I sindaci delle isole minori di Sicilia sempre più  compatti ed a Lampedusa si sono nuovamente incontrati per mettere a fuoco una serie di problematiche.
I primi cittadini di Lampedusa, Eolie, Pantelleria, Ustica e Favignana puntano a costituire proprio l’Ufficio Unico degli Arcipelaghi e ad approvare la convenzione per la gestione delle risorse Fesr destinate ai Comuni siciliani. Il programma, predisposto dalla Regione in collaborazione con l’esecutivo comunitario punta a promuoverà progetti di sviluppo sostenibile delle imprese e degli enti locali dell’Isola fino al 2029 ed alla crescita della competitività attraverso investimenti nella transizione verde, nella ricerca e nella digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione. Sul fronte della competitività del sistema produttivo, sosterrà gli interventi, l’internazionalizzazione e l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.

“Sui collegamenti marittimi – spiega il sindaco di Lipari Riccardo Gullo - abbiamo manifestato l'intenzione di rivolgerci al Presidente della Regione e all'Assessore ai trasporti, per scongiurare, nelle more della definizione della nuova gara, qualsiasi taglio e/o aumenti tariffari ai collegamenti navali. E’ stato anche preso l’impegno unanime di trovare una soluzione per garantire agli isolani non più residenti e agli emigrati tariffe agevolate o a carico della Regione o dei Comuni delle isole siciliane, sulla base di criteri comuni”.

“Per cio' che concerne la sanita', invece, e' stato deciso di chiedere all'Assessora alla Salute, la riattivazione del tavolo tecnico delle Isole Minori che non si riunisce da circa tre anni”.
I sindaci hanno hanno anche affrontato altri argomenti comuni, in particolare la limitazione dello sbarco di auto veicoli in estate, al fine di uniformarne la regolamentazione in merito. E' stata discussa anche, su proposta del Comune di Lipari, l'iniziativa di costituire l'Associazione delle "Isole del Confino" per curarne la memoria sia come monito sia come valore nazionale”.

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