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Nuovi ricorsi per il caro voli per la Sicilia: la Regione alla Commissione europea, il Cid all'Antitrust

«Il caro voli è scandaloso, senza precedenti. Le tratte che collegano Roma con Palermo e Catania sono servite solo dalle compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair: questi due vettori se pur non in modo ufficiale hanno fatto cartello. Ci siamo rivolti all’Antitrust e ci rivolgeremo anche alla Commissione europea. Andrò avanti fino in fondo». Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani a ’Diario del giornò del Tg4. «Qualche giorno fa ho preso un volo da Milano a Roma pagando 150 euro, poi da Roma a Palermo 580 euro, si commenta da sé», ha aggiunto Schifani.

L'associazione dei consumatori Cid ricorre all'Antitrust

È stato presentato all’Antitrust e per conoscenza al Ministero dei Trasporti, all’Enac, a Gesap ed al presidente della Regione il ricorso relativo al caro voli da e per la Sicilia. L’iniziativa è partita dall’Associazione Cid, che da anni opera nel settore della tutela dei consumatori e del mercato, che si è fatta portavoce di una richiesta collettiva, ed il documento è firmato da Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati. La vicenda è legata al caro voli delle tratte aeree verso la Sicilia che hanno costi esorbitanti quando si avvicinano le vacanze di Natale. «Una situazione assolutamente inaccettabile per tutti i siciliani che studiano e lavorano in altre parti d’Italia e che vorrebbero spostarsi. Tariffe elevatissime da Verona, Milano, Torino ed addirittura da Roma», si legge nella nota dello studio legale palermitano. «Abbiamo chiesto di verificare se sussiste un abuso di posizione dominante o comunque una intesa restrittiva della concorrenza che ha alterato i costi a danno dei consumatori - ha detto Alessandro Palmigiano - e contestualmente abbiamo domandato un controllo della sussistenza di inadempimenti di tipo organizzativo. E’ evidente, che, anche quando non sussistano violazioni di legge, gli enti preposti al governo e alla organizzazione del traffico aereo, potrebbero non aver operato correttamente, consentendo una grave e inaccettabile distorsione del mercato visto che l’offerta non corrisponde alla domanda».

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