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Ucraina, i russi si ritirano dall'Isola dei Serpenti

Le notizie di oggi sulla guerra in Ucraina

23.01  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha elogiato le forze armate ucraine per il ruolo avuto nel ritiro russo dall’Isola dei Serpenti. Nel suo consueto discorso serale il leader di Kiev - riferisce l’agenzia ucraina Unian - ha detto di essere «grato ai nostri artiglieri, ai piloti dell’aviazione, all’esercito e alle forze aeree». Poi ha sottolineato che l’isolotto «è un punto strategico» e il ritiro russo «cambia in modo significativo la situazione nel Mar Nero». Secondo Zelensky tutto ciò «non garantisce sicurezza, non garantisce che il nemico non torni, ma limita già notevolmente le azioni degli occupanti. Passo dopo passo li spingeremo fuori dal nostro mare, dalla nostra terra, dal nostro cielo».

22.09  I ministri della Difesa estone e lettone hanno firmato oggi una lettera di intenti al vertice della Nato a Madrid per l’approvvigionamento congiunto di sistemi antiaerei a medio raggio. Lo riporta il Guardian. «L’aggressione della Russia in Ucraina mostra chiaramente la necessità di sistemi di difesa aerea», ha affermato in una nota il ministro della Difesa lettone Artis Pabriks, aggiungendo che la mossa sosterrebbe la cooperazione regionale e la difesa comune tra i paesi baltici mentre la regione reagisce all’invasione russa dell’Ucraina. «Il vertice della Nato ha inviato un chiaro messaggio: verrà dato aiuto a coloro che sono pronti anche a difendersi», ha aggiunto Kalle Laanet, omologo estone di Pabriks. Sia l’Estonia che la Lettonia sono membri dell’Ue e della NATO. Una proposta specifica sull’approvvigionamento degli impianti dovrebbe essere presentata a fine luglio, ma non sono ancora stati resi pubblici dettagli sul costo o sulle date di consegna.

21.36  L’Occidente sta usando «cinicamente“ l’Ucraina per contenere la Russia e sabotare il suo desiderio di svilupparsi in linea con i valori tradizionali. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin visitando il quartier generale del servizio d’intelligence per l’estero. «Il cosiddetto Occidente collettivo - ha affermato il presidente - basa le sue azioni sulla convinzione the il suo modello di globalismo liberale non ha alternative. E questo modello non è altro che una versione rivista del neocolonialismo, un mondo in stile americano, un modo per pochi selezionati in cui i diritti di tutti gli altri sono semplicemente calpestati». «La chiara prova di questo - ha aggiunto Putin - è il destino di molti Paesi e nazioni del Medio Oriente, di altre regioni del mondo, e ora di milioni di persone in Ucraina che l’Occidente sta semplicemente usando in modo cinico come sacrificabili per i giochi geopolitici nel tentativo di contenere la Russia».

21.27  Mosca ha detto oggi di giudicare «inaccettabili» le affermazioni fatte da responsabili governativi britannici «circa le minacce di usare le armi nucleari che secondo loro sarebbero state fatte dalla parte russa». Lo riferisce l’agenzia Interfax in merito alla convocazione oggi al ministero degli Esteri dell’ambasciatrice britannica in Russia, Deborah Bronnert. Il ministero degli Esteri ha inoltre fatto sapere di avere espresso «una forte protesta per le dichiarazioni apertamente rozze da parte della leadership del Regno Unito in merito alla Russia, al suo leader, ai rappresentanti delle istituzioni e al popolo russo».

20.35  Le forze russe hanno lanciato oggi due missili sulla regione di Odessa. Lo ha riferito il governatore Maxim Marchenko. «Per fortuna non ci sono vittime o danni», ha detto in un videomessaggio, citato dall’Ukrainska Pravda.

20.08  Sono 22 i resti di corpi rinvenuti sotto le macerie del centro commerciale di Kremenchuk, bombardato lunedì. Lo ha riferito la portavoce dei servizi d’emergenza ucraini, Olga Kozak, citata dall’Ukrainska Pravda, precisando che le vittime finora identificate sono 18.

19.12  La situazione a Lysychansk, la città gemella di Severodonetsk sotto attacco russo, è «estremamente difficile» con bombardamenti senza tregua che rendono impossibile evacuare i civili. Lo ha detto il governatore regionale del Lugansk Sergey Gaidai in un video su Telegram. «Ci sono molti bombardamenti e da più direzioni. L’esercito russo si sta avvicinando da diverse direzioni verso Lysychansk», ha spiegato Gaidai. Le forze russe rimangono alla periferia della città, dove attualmente non ci sono combattimenti per le strade.

16.54 Incapaci di resistere al fuoco della nostra artiglieria e agli attacchi missilistici della nostra aviazione, gli invasori russi hanno lasciato l’Isola dei Serpenti». Lo ha detto il capo di stato maggiore ucraino, il generale Oleksii Hromov, in un briefing a Kiev, confermando il ritiro dei russi dall’isola nel Mar Nero. «Tuttavia, l’invasore continua gli sforzi per impadronirsi delle regioni di Donetsk e Lugansk, per mantenere le aree occupate delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, e creare le condizioni per un’offensiva nelle regioni di Kharkiv e Mykolaiv», ha aggiunto.

16.08 L’Ucraina ha imposto un embargo commerciale sulla Siria a seguito del riconoscimento da parte di Damasco delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Ne dà notizia il ministero degli Esteri russo citato dalla Tass. Ieri Kiev aveva rotto le relazioni diplomatiche con la Siria.

15.18 «Noi sosterremo Kiev per tutto il tempo che serve. I russi hanno perso 15 anni di sviluppo della loro economia, c’è stato il primo default in 100 anni, hanno difficoltà nella produzione del petrolio perché hanno bisogno di tecnologia americana e vi è una situazione simile nel settore militare». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden al termine del summit Nato di Madrid. «Non so come finirà, ma non finirà con la sconfitta dell’Ucraina», ha detto.

14.30  Bisogna «far esplodere il mito» secondo il quale la Nato ha responsabilità nel conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il premier britannico, Boris Johnson, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Madrid

13.44  Il vertice di Madrid è stato un «summit trasformativo che ha assunto decisioni di larga portata per adattare l’alleanza al futuro», tra cui «il sostegno di lungo termine all’Ucraina». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine del vertice. «Abbiamo concordato una svolta fondamentale nella deterrenza e nella difesa, abbiamo concordato di invitare Svezia e Finlandia, abbiamo fatto nuovi passi nella lotta al cambiamento climatico, abbiamo concordato un nuovo fondo per l’innovazione da un miliardo di euro e più investimenti nel bilancio comune della Nato», ha detto Stoltenberg, «abbiamo approfondito la cooperazione con i nostri partner più stretti, inclusi quelli dell’Indo-Pacifico». «La nostra sessione finale si è concentrata sulle sfide e le minacce per il Medio Oriente, il Nord Africa e il Sahel», ha detto ancora il politico norvegese

12.58 Turchia e Grecia sono «pronte» a fornire navi per trasportare le derrate di grano fuori dall’Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa finale del vertice.

11.55  I deputati russi hanno approvato una legge che renderà più facile chiudere un media straniero in Russia. La nuova norma dà al procuratore generale russo e ai suoi vice il diritto, «in caso di azione ostili di uno Stato straniero contro un media russo all’estero, di prendere rapidamente la decisione di bandire o restringere le attività dei media di questo Paese in Russia», rende noto la Duma.

10.03 L’intera area della raffineria petrolifera di Lysychansk, nell’Ucraina orientale, è nelle mani delle forze russe e di quelle dell’autoproclamata repubblica di Lugansk (Lpr): lo ha detto l’ambasciatore della Lpr in Russia, Rodion Miroshnik, secondo quanto riporta la Tass.
«L’area della più grande raffineria di petrolio dell’Ucraina, la raffineria di Lysychansk, è sotto controllo delle forze alleate. Le sparatorie sono continuate nella zona industriale della raffineria per diversi giorni e adesso le unità ucraine sono state allontanate dalla zona dell’impianto. I militanti sono fuggiti, abbandonando rifugi e armi», ha scritto Miroshnik su Telegram.

09.01 Ha lasciato il porto ucraino di Berdyansk, che è occupato dalle truppe di Mosca, una prima nave carica di 7.000 tonnellate di grano e protetta dalla marina russa. Lo hanno reso noto le autorità installate da Mosca in loco. «Dopo diversi mesi di fermo, una prima nave mercantile ha lasciato il porto commerciale di Berdiansk: 7.000 tonnellate di grano sono in partenza per i Paesi amici», ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione filo-russa nella regione, Evgeny Balitsky. Berdiansk è una città portuale nell’Oblast di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sudorientale, sulla costa settentrionale del Mar di Azov.

08.04 L’attacco aereo del 16 marzo scorso contro un teatro di Mariupol in cui si erano rifugiati civili è stato lanciato dalle forze russe ed è stato un crimine di guerra: lo afferma Amnesty International. «Finora si parlava di un presunto crimine di guerra. Ora possiamo dire chiaramente che lo è stato, ed è stato commesso dalle forze armate russe», ha detto Oksana Pokalchuk, responsabile della sezione ucraina di Amnesty. «Queste esplosioni sono state causate da qualcosa di veramente grande: due bombe da 500 chilogrammi» sganciate da un aereo, ha aggiunto, respingendo la tesi russa secondo cui il teatro è stato colpito in un attacco sotto falsa bandiera dai difensori ucraini della città. L’organizzazione ritiene che nell’attacco siano morte almeno una dozzina di persone, mentre inizialmente le autorità della città avevano stimato circa 300 vittime.

07.41  L’Agenzia internazionale per l’energia atomica «ha di nuovo perso la connessione remota con i suoi sistemi di sorveglianza dei dispositivi di sicurezza installati nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, in Ucraina. Ciò sottolinea la necessità che l’Aiea visiti la struttura nel prossimo futuro», ha detto il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi. Lo riporta l’Aiea in un tweet pubblicato ieri sera.

06.50 «Durante questo periodo prevediamo che faranno più affidamento sugli strumenti asimmetrici di cui dispongono, come gli attacchi informatici, gli sforzi per controllare l’energia, persino le armi nucleari per cercare di gestire e proiettare potere e influenza a livello globale». Lo ha detto Haines, riferisce Reuters, Avril Haines, la direttrice dell’intelligence degli Stati Uniti, parlando dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

I leader dei Paesi Nato hanno invitato formalmente Finlandia e Svezia. Lo si legge in una dichiarazione dal vertice di Madrid in cui si avvia il processo di adesione di Helsinki e Stoccolma all’Alleanza

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