Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.
23.05. Il ministro dei Trasporti canadese, Omar Alghabra, ha annunciato il divieto di ingresso nello spazio aereo del Canada a tutti gli aerei della Bielorussia, «in risposta al loro sostegno alla Russia nell’attacco non provocato all’Ucraina».
22.05. Nuove evacuazioni oggi da Mariupol, la città portuale dell’Ucraina meridionale assediata dalle truppe russe. In tutto, altre 6.426 persone, tra cui 2.039 bambini, sono riuscite a lasciare la città attraverso il corridoio umanitario, dirette a Zaporizhzhia. Lo ha riferito la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform.
21.19. Le parole di Biden su Putin sono «inaccettabili ed imperdonabili». Lo ha detto il Cremlino, dopo che il presidente americano ha definito il leader russo «un criminale di guerra». «Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
21.12. «Putin sta infliggendo spaventose devastazioni e orrori all’Ucraina, bombardando condomini e reparti di maternità. Ieri abbiamo letto notizie secondo le quali le forze russe tenevano in ostaggio centinaia di medici e pazienti. Queste sono atrocità. E’ un oltraggio al mondo». Lo scrive sui social il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha già definito Putin un «criminale di guerra».
20.34. Nuovi bombardamenti dell’esercito russo su Kiev. I missili hanno colpito diverse case private nel distretto di Podilsky. Lo ha scritto su Telegram il sindaco della capitale Vitali Klitschko, secondo quanto si legge su Ukrinform. Sul posto stanno lavorando soccorritori e medici. Il fuoco è stato contenuto, ma l’intervento va avanti. Nessuna vittima è stata registrata finora. Secondo il sindaco è stato danneggiato anche un gasdotto a bassa pressione.
20.18. I russi hanno lanciato un attacco aereo sul centro sportivo e piscina Neptun, utilizzato come rifugio per donne incinte e madri con bambini piccoli. Lo scrive su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform, il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. «Stanno cercando di distruggere fisicamente i residenti di Mariupol, che sono stati a lungo un simbolo della nostra resistenza - afferma -. Oggi hanno lanciato un attacco aereo sulla piscina Neptun. Donne incinte e donne con bambini sono ora sotto le macerie».
19.25. La Russia nega le accuse di aver bombardato il teatro di Mariupol, che ospitava centinaia di civili sfollati. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio. Lo riporta la Tass.
18.48. Le autorità di Mariupol hanno denunciato un attacco russo contro un teatro cittadino, rifugio per oltre un migliaio di persone, la cui sorte è sconosciuta dal momento gli intensi bombardamenti impediscono l’intervento dei soccorritori. Il teatro-rifugio era «il più grande nel centro della città». «Secondo i dati preliminari, oltre mille persone vi si trovavano, il numero di morti e feriti è sconosciuto. La probabilità di arrivare lì per scavare le macerie è bassa a causa dei continui bombardamenti sulla città», ha sottolineato Petro Andriushchenko, un consigliere del sindaco della città nel sud dell’Ucraina, da giorni sotto l’intenso fuoco delle truppe russe. Numeri confermati dal vice sindaco Serhiy Orlov, che alla Bbc ha riferito della presenza di 1.000-1.200 persone all’interno. Il bombardamento del teatro a Mariupol è stato denunciato anche dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha parlato di «orrendo crimine di guerra». «Massiccio attacco russo al teatro drammatico dove si nascondevano centinaia di civili innocenti. L’edificio è ora ridotto in rovine. I russi non potevano non sapere che si trattava di un rifugio per civili», ha sottolineato su Twitter.
18.25. «L’operazione speciale per liberare il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è appena stata completata con successo. Vanya è al sicuro». Lo ha riferito il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kirill Tymoshenko, citato da Ukrinform, sottolineando che il primo cittadino, che era stato sequestrato venerdì scorso, tornerà presto alle sue funzioni.
18.20. La Russia nega di essere responsabile del raid in cui sono rimasti uccisi almeno 10 civili in fila per il pane a Chernihiv, 150 km a nord di Kiev, vicino al confine con la Bielorussia. «Voglio sottolineare che non c’erano e non ci sono truppe russe a Chernihiv. Tutte le unità militari russe sono fuori da Chernihiv, bloccando le strade, e non stanno conducendo alcuna azione offensiva sulla città», ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato da Interfax, parlando di «propaganda del regime di Kiev».
18.02. «Il Financial Times ha pubblicato una bozza, che rappresenta le richieste della parte russa, niente di più. La parte ucraina ha le sue posizioni». Lo ha sottolineato il negoziatore ucraino, Mykhailo Podolyak. «L'unica cosa che confermiamo in questa fase è un cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e garanzie di sicurezza da un certo numero di Paesi».
17.33. L’esercito russo avrebbe attaccato civili in fuga a Mariupol. Ci sarebbero vittime. Lo riferiscono le forze armate ucraine. Secondo le forze armate ucraine, l’attacco russo ha provocato un numero imprecisato di morti e feriti, tra cui un bambino. Il convoglio di civili, che erano diretti da Mariupol a Zaporozhye, sarebbe stato bersaglio di un lancio missilistico, ha riferito l’esercito ucraino su Telegram, pubblicando la fotografia di un bambino ferito e sanguinante.
16.31. Il fatto che ci siano truppe russe nei pressi di Kiev e altre città ucraine non deve essere interpretato come la volontà di occupare l’Ucraina: «non è questo il nostro obiettivo: lo ha detto il presidente della Federazione russa Vladimir Putin. La Russia, ha spiegato, ha dovuto iniziare un’operazione speciale militare in Ucraina perchè non c’erano più metodi diplomatici per risolvere i suoi problemi di sicurezza. «Tutte le possibilità diplomatiche erano state utilizzate pienamente. Non ci hanno lasciato alcuna possibilità di risolvere i problemi, sorti non per colpa nostra, con mezzi pacifici. Abbiamo solo potuto iniziare un’operazione militare speciale», ha detto Putin durante una riunione sulle misure di sostegno socio-economico alle regioni. «L’arrivo delle truppe russe vicino a Kiev e ad altre città dell’Ucraina non ha nulla a che fare con l’intenzione di occupare questo paese; questo non è il nostro obiettivo», ha affermato.
16.05. «Abbiamo bisogno di voi ora, viviamo un 11 settembre da 3 settimane», è l’accorato appello di Zelensky al Congresso Usa. «Ricordatevi Pearl Harbor, ricordatevi l’11 settembre. Siete stati attaccati dal cielo, noi siamo attaccati dal cielo da tre settimane», dice Zelensky.
15.28. Più di 200 rifugi antiaerei a Kiev sono stati collegati al wi-fi. Lo riportano i media ucraini sottolineando che sono state ricevute più di 700 nuove domande e 19 provider hanno già aderito al progetto.
14.48. Il Congresso americano accoglie con una standing ovation il collegamento online con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dall'Ucraina che tra gli applausi dichiara: "Sono fiero di salutarvi da Kiev, vittima dei bombardamenti dei russi tutti i giorni ma noi non molliamo, come tutte le altre città". "Il nostro Paese vive l'11 settembre da tre settimane", aggiunge.
13.18. Zelensky punta i piedi e rifiuta il modello austriaco o svedese di neutralità del Paese chiedendo garanzie di sicurezza. "L'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino", spiega il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak ribadendo il rifiuto da parte di Kiev del modello svedese o austriaco di neutralità. L'Ucraina, sottolinea, vuole "garanzie di sicurezza assoluta" contro la Russia con un "accordo i cui firmatari si devono impegnare ad intervenire a fianco di Kiev in caso di aggressione".
11.55. Passi avanti sul fronte della diplomazia nel conflitto ucraino. Un "compromesso" sull'Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco "è possibile", annuncia il Cremlino. "Questa è un'opzione che viene discussa ora e che può essere considerata un compromesso" dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di "neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito".
10.50. I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora "più realistici", dichiara il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Tutte le guerre terminano con un accordo", osserva ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano "difficili", ma "di fondamentale importanza".
09.40. Lavrov: negoziati non facili ma speranze compromesso. Il ministro degli Esteri russo è ottimista sulle trattative di pace: la crisi disegnerà un nuovo ordine mondiale, afferma.
08.42. In Ucraina i bambini soffrono per colpa della superbia degli adulti. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo, prima dell’udienza del mercoledì, gli studenti della scuola «La Zolla» di Milano. «Pensiamo a tanti bambini e ragazzi che sono in guerra, che oggi in Ucraina stanno soffrendo», ha detto, «Sono come noi, come voi: 6, 7, 10, 14 anni. Voi avete davanti un futuro, una sicurezza di crescere in una società di pace. Invece loro devono fuggire dalle bombe, e stanno soffrendo, con il freddo che fa lì. Ognuno di noi pensi a quei bamini che oggi, a 30000 knm da qui, stanno soffrendo».
08.11. Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina nell’Est del Paese, ha subito nella notte un nuovo attacco delle Forze russe, con i servizi di emergenza locali che denunciano almeno 500 civili uccisi in città, dall’inizio della guerra.
06.55. Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. «I primi missili - spiega - sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città». L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe «che costringono i medici a curare i loro feriti» e «usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati».
06.44. Una «missione di pace» della Nato «protetta dalle forze armate» per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari all’Ucraina: a chiederla è stato il vicepremier polacco Jaroslaw Kaczynski nella missione a Kiev con i premier di Polonia, Mateusz Morawiecki, della Repubblica Ceca, Petr Fiala, e della Slovenia, Janez Jansa, la prima di leader stranieri dall’inizio dell’invasione russa, tre settimane fa. I tre sono arrivati dopo un lungo viaggio in treno per portare la solidarietà dell’Europa: «E’ qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia», ha twittato il polacco Morawiecki, «è qui che la libertà combatte il mondo della tirannia. E’ qui che il futuro di ciascuno di noi è in bilico. L’Ue sostiene l’Ucraina, che può contare sull’aiuto dei suoi amici». L’idea del viaggio era stata avanzata al Consiglio europeo di Versailles anche se Bruxelles ha precisato che i tre leader non hanno un mandato dell’Unione. Kaczynski, fondatore del partito di destra conservatore Diritto e Giustizia (PiS) al governo dal 2015, è considerato il personaggio più influente nell’esecutivo polacco. Quindi la sua proposta per una forza Nato è particolarmente significativa. «Questa missione non può essere una missione disarmata ma si deve poter difendere per operare in territorio ucraino», ha sottolineato Kaczynski in una conferenza stampa, «deve avere possibilmente una struttura internazionale più ampia e cercare di fornire aiuti umanitari e pacifici in Ucraina». La delegazione è arrivata in una capitale scossa dai bombardamenti che hanno causato almeno cinque morti e alle prese con un coprifuoco di 35 ore per fronteggiare il pericolo degli attacchi delle forze russe sempre più vicine.I leader sono stati accolti dal presidente ucraino, Volodymyr Zelesnsky, e dal primo ministro, Denys Chmygal: «La vostra visita a Kiev in questo momento difficile per l’Ucraina è un forte segnale di sostegno. Lo apprezziamo davvero perchè non hanno paura di nulla e avete più paura per la nostra sorte», ha detto Zelensky. «Ci fidiamo totalmente di questi Paesi e siamo al 100% sicuri che le nostre discussioni raggiungeranno gli obiettivi per il nostro Paese, la nostra sicurezza e il nostro futuro», ha aggiunto. Il premier polacco, da parte sua, ha sottolineato che l’Ue deve concedere «rapidamente lo status di candidato all’Ucraina» e «l’Europa deve capire che se perde l’Ucraina, non sarà più la stessa». Il collega ceco, Petr Fiala, ha affermato che «l’obiettivo principale» della visita a Kiev è dire agli ucraini che «non sono soli» nella loro lotta contro l’invasione russa. Il premier ceco ha detto di voler assicurare agli ucraini che stiamo «ospitando le vostre mogli e i vostri figli» e fornendo loro un «rifugio».
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