Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ischia, alle 5 del mattino la montagna si apre e il fango travolge tutto: un morto, 11 dispersi e 13 feriti

La tragedia bussa ancora una volta alle porte di Ischia alle 5 del mattino. Da ore piove in maniera incessante sul monte Epomeo, a ridosso di Casamicciola, uno dei sei comuni in cui si divide l’isola nota per le sue sorgenti termali, quando si apre uno squarcio nella montagna. Gli alberi vengono giù e la terra si mischia all’acqua generando una colata di fango che travolge tutto quello che trova sulla strada. Auto e minibus in sosta finiscono a mare, che si colora di marrone. A valle rotolano enormi massi.

Piazza Anna De Felice, ribattezzata così in omaggio alla 15enne che perse la vita nella frana del 2009, si riempie di detriti. Le prime immagini girate con i telefonini sono di distruzione: allagato il lungomare. Il bilancio a fine giornata è di una donna morta, undici dispersi e tredici feriti. Si contano anche dieci persone ancora isolate senza acqua e luce e 150 famiglie sfollate.

«Molti - spiega il prefetto di Napoli Claudio Palomba - però non vogliono lasciare le loro case». L’ennesima catastrofe naturale in un Paese che conferma la sua fragilità e che ha visto un 2022 segnato da cataclismi naturali: prima di Ischia la valanga sulla Marmolada del luglio scorso, la frana in Val Ferret, il terremoto e l’alluvione che hanno colpito le Marche nelle scorse settimane. La macchina dei soccorsi si mette in moto, è subito chiara la portata della frana, si temono vittime. Ma a rallentare i soccorsi ci si mettono il mare in tempesta e le forti raffiche di vento che impediscono agli elicotteri di levarsi in volo.

Il pensiero corre subito ai precedenti sull'isola: alla frana del 2006 sul monte Vezzi, ma soprattutto a quella del 10 novembre 2009, sempre a Casamicciola, quando un costone staccatosi dal monte Epomeo - allora come oggi - costò la vita alla piccola Anna. Da ultimo, cinque anni fa, il terremoto che causò due vittime tra Casamicciola e Lacco Ameno. Scene già viste ma che non smettono di fare male.

Cominciano a circolare voci sui dispersi: tra loro una intera famiglia composta da marito, moglie, un neonato di pochi mesi e una 25enne. Per fortuna saranno ritrovati in buone condizioni di lì a poco. E in serata si accende la speranza che sia stata trovata sana e salva anche un’altra famiglia di tre persone. Fanno il giro del web le immagini dei vigili del fuoco che portano in salvo un uomo sommerso fino al petto dal fango e che si è salvato aggrappandosi a un palo di ferro.

Una decina gli immobili crollati. Qualcuno sostiene che la frana sia partita da un grosso masso di tufo in bilico lì da sempre. Da Milano, dove si trova per l’inaugurazione della metropolitana M4, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parla di otto vittime accertate, ma viene poi corretto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che precisa: «La comunicazione ufficiale è della Prefettura», e a fine giornata si registra un solo morto accertato, una donna.

Il premier Giorgia Meloni segue l’evoluzione dei soccorsi da Palazzo Chigi. Nel pomeriggio si collega in video per un vertice in corso nella Prefettura di Napoli dove, con il sindaco della Città Metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi, ci sono anche il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e il ministro Gennaro Sangiuliano, napoletano. Collegato da Roma, dal centro operativo dei vigili del fuoco, anche il ministro dell’Interno Piantedosi. Il premier assicura che il governo «farà la sua parte» e si riserva di convocare d’urgenza il Consiglio dei ministri.

Sui tempi della dichiarazione dello stato di emergenza interviene il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, ex presidente della Regione Siciliana. «Il presidente del Consiglio - dice Musumeci - ha allertato tutti i ministri per essere pronti in qualsiasi momento. Il nostro Dipartimento ha già predisposto il documento, si tratta di mettere a disposizione le prime risorse necessarie». E aggiunge che «la Regione Campania avrà la possibilità di fare arrivare un primo rapporto su una ricognizione dei danni, ma questo potrà accadere anche nelle prossime giornate, non è assolutamente necessario farlo adesso. Il governo segue minuto per minuto la situazione, ma per noi l’emergenza è il numero dei dispersi e sapere che si tratta di un falso numero e che comunque tutti siano sani e salvi». Solidarietà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da quello francese Emmanuel Macron.

C'è un solo morto accertato, una donna di 30 anni originaria della Bulgaria sposata con un ischitano. Tuttavia un bilancio definitivo sarà possibile solo quando l’intera area colpita dalla frana sarà raggiungibile. E purtroppo - è il timore che domina tra i soccorritori - qualcuno sotto il fango potrebbe essere rimasto. Viene predisposta l’evacuazione di 200 persone - saranno ospitate negli hotel dell’isola - e il governatore campano Vincenzo De Luca proclama lo stato di emergenza. Il resto è polemica politica, l’opposizione contro Salvini e FdI contro De Luca.

A Ischia, dove continua a piovere, ci si prepara alla notte con l'incubo maltempo: prosegue la ricerca dei dispersi con in campo 100 vigili del fuoco, 50 sanitari e 200 uomini tra cui 6 carabinieri forestali dotati di droni che si occuperanno anche di repertare materiale per una futura indagine.

 

 

 

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia