Gianluca Vialli, Pelè, Sinisa Mihajlovic. Campioni, idoli, punti di riferimento nel mondo del calcio e non solo, morti nel giro di poche settimane di distanza. Tre storie diverse, accumunate però dalla malattia. Un tumore al pancreas per l'ex bomber della Juve (morto ieri), al colon per il tre volte campione del mondo brasiliano, una leucemia per l'allenatore serbo.
Se "O' Rey" aveva 82 anni, Vialli e Mihajlovic erano ancora giovani, nel fiore degli anni, e per questo la loro morte ha fatto così male, suscitando davvero una grande commozione popolare. Negli ultimi anni sono stati tanti i campioni, i miti, che sono scomparsi, lasciando milioni di tifosi nello sconforto.
Nel 2020 era toccato ad uno dei più grandi della storia, Diego Armando Maradona. Un campione eccezionale un uomo che ha segnato un’epoca e che ha fatto discutere in vita per i suoi vizi e i suoi eccessi. Anche la sua morte è avvolta nel mistero.
Ufficialmente Diego Maradona è morto in Argentina, a 60 anni, in una casa in affitto nel quartiere di San Andrés, a Benavìdez nel Tigre, dopo un intervento per un ematoma subdurale alla testa. La famiglia sostiene che Diego abbia ricevuto le cure sbagliate e a distanza di anni, si inseguono ancora accuse ed emergono nuovi dettagli sulla sua morte.
Un tumore ai polmoni si è portato via Pablito Rossi, il campione del mondo dell’Italia del 1982. Un giocatore fantastico che è diventato leggenda in quel mondiale di Spagna dove l’Italia partiva sfavorita. Il Brasile era la squadra più forte e dovette soccombere sotto i colpi di Pablito, autore di una tripletta. Paolo Rossi è morto il 9 dicembre 2020 a causa di un tumore ai polmoni in un ospedale di Siena.
Nel 2016 sempre un tumore ai polmoni aveva ucciso un altro mito del calcio, Johan Cruijff, olandese, tre volte pallone d'oro e uno dei più grandi calciatori di ogni tempo, scomparso all'età di 69 anni.
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