Damiano Caruso ha vinto la seconda tappa del Giro di Sicilia da Palma di Montechiaro a Caltanissetta. Il ciclista di Ragusa, che corre con la maglia azzurra della Nazionale italiana, ha percorso i 152 chilometri della tappa in 3h 45’ 18" con una media di 40,5 km/h. Caruso, che con la vittoria di oggi ha conquistato anche la maglia giallorossa del leader della classifica, ha preceduto sul traguardo Vincenzo Nibali della Astana Qazaqstan Team e Domenico Pozzovivo della Intermarchè - Wanty - Gobert Matériaux. In classifica generale Caruso ha 4» di vantaggio su Nibali e 6» su Pozzovivo. Caruso con il primo posto di oggi balza al comando anche della classifica a punti e indossa la maglia ciclamino. La maglia verde pistacchio del leader del gran premio della montagna, invece, resta sulle spalle di Stefano Gandin del Team Corratec. Nicola Conci della Nazionale Italiana comanda infine la classifica dei giovani e da oggi indossa la maglia bianca.
«È una grandissima soddisfazione per me vincere una tappa in Sicilia sulle strade della mia regione. Devo fare i complimenti alla squadra che ha fatto un ottimo lavoro durante tutta la tappa e vincere è stato il modo migliore per ringraziare i miei compagni», ha detto Caruso. «Oggi tutto è andato bene - ha continuato - quando è iniziato lo sprint e ho visto che non avevo nessuno al mio fianco ho capito che ce l’avrei fatta. Proverò a tenere la maglia giallorossa fino alla fine». Per la Nazionale Italiana è la seconda vittoria di tappa su due prove disputate dopo la vittoria di ieri a Bagheria di Matteo Malucelli. «È una soddisfazione speciale - ha sottolineato - perché è la conferma che tutti i ragazzi che fanno parte di questa squadra sono forti. E non è un caso se sono in gara con la maglia della Nazionale. Hanno tutti talento ed è per questo che la squadra è forte. Vincere in Sicilia per me è un’emozione particolare. Devo ancora rendermi conto di quello che abbiamo fatto oggi. Farlo in Sicilia è particolare anche per ripagare il calore e l’affetto che percepisco da parte della gente ormai da un anno a questa parte. Sono sensazioni speciali».
Dmani (14 aprile) si correrà la terza tappa, la Realmonte-Piazza Armerina di 171 chilometri. Dopo le prime due giornate di corsa con ampi tratti pianeggianti scompariranno praticamente i tratti dolci. La carovana partirà da Realmonte alle 11,05 e poi affronterà una tappa molto mossa dal punto di vista altimetrico. Non ci sono salite particolarmente impegnative, come capiterà invece nell’ultima tappa sull’Etna, ma sarà il ritmo del susseguirsi di salite e discese più o meno lunghe a fare la selezione. Ci saranno due soli attraversamenti cittadini: il primo a Canicattì, con i corridori che dovranno fare attenzione alle carreggiate ristrette in alcuni tratti, e il secondo a Caltagirone in cima a una salita dove sarà assegnato il traguardo volante di giornata per la classifica a punti. Poi il finale di tappa tutto leggermente in salita fino a Piazza Armerina.
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