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Gli azzurri si allenano a Palermo: l'abbraccio di Conte alla figlia Vittoria

 PALERMO. Non esistono partite facili. Il refrain che Antonio Conte amava ripetere quando vinceva scudetti a raffica con la Juve fatica a diventar buono anche per l'Azerbaigian, seconda partita di qualificazione a Euro 2016 in programma domani, a ridosso della trasferta di Malta.

Eppure il ct azzurro non molla la presa, chiede di «giocarsela dal 1' al 95' perchè queste partite all'apparenza 'facilì sono vita, servono a vincere il girone». E per questo prima della sfida ai modesti azeri non rinuncia a un abbraccio portafortuna della figlia, Vittoria appunto.

Il fermo immagine a bordo campo dell'allenamento - il ct con la tuta Italia e in braccio il suo personale e amatissimo 'amuletò («era con me dal primo giorno a Bari», disse all'esordio) - sostituisce la foto di un mese fa, quella dell«azzurrò Lotito. E riporta al centro la voglia irrefrenabile di vittoria del commissario tecnico che sta male anche solo se pareggia. »Con le prime due partite abbiamo acceso una fiammella: ora dobbiamo continuare ad alimentare questa passione«, sottolinea, al fianco il ritrovato Pirlo che ironizza (»come l'ho trovato? Diverso, più rilassato...«).

La passione è quella della gente, domani tutto esaurito anche a Palermo dopo Bari, ma soprattutto dei suoi azzurri di poca fama e tante fame. Di Pellè dopo Immobile e Zaza, per intendersi.  "Avevo detto dopo Oslo che voglio il fuoco dentro da chi viene qui: in questo senso sono sereno, ho subito ritrovato la voglia giusta, la capacità di capire cosa vogliamo fare in campo. Tutti sanno che dovranno giocarsela dal 1' al 95'".

Tra i ritrovati c'è Andrea Pirlo: domani fa 113 volte azzurre, una più di Zoff: prima del Brasile aveva detto che si sarebbe ritirato, a Mondiale in corso aveva fatto la prima conversione (»ci potrei ripensare«), a uova rotte si era detto disponibile in caso servisse. Ora il regista torna al centro del progetto azzurro, sono bastati i 70' di Juve-Roma dopo un inizio stagione da infortunato: »Solo a Conte avrei potuto dire sì: con lui ci divertiremo e vinceremo«. Ne sono convinti gli advisor in corsa per il nuovo marketing della federcalcio: dei cinque iniziali sono rimasti Rcs, Infront e Swissone, a breve la decisione. L'ultimo quadriennio ha fruttato alla federazione 120 milioni di entrate.

A dare una spinta ai ricavi, dovrà pensare la "nuova voglia" azzurra, avvertita da Pirlo: oltre alla sua classe, il regista offrirà all'Italia la consapevolezza di cosa voglia dire giocarsela fino in fondo, sempre, comunque: ovvero di essere un giocatore di Conte. Anche se di fronte c'è l'Azerbaigian.

"Non voglio sentir parlare di un girone facile nel quale si qualificano in due e c'è pure una possibilità per la terza", avverte Conte, riepilogando la nuova formula della qualificazione a Euro 2016: "Io a quella qualificazione voglio arrivarci prima possibile, e da primo".

Rispettare il pronostico domani contro gli azeri allenati da Vogts e lunedì a Malta vorrebbe dire arrivare al match di novembre a Milano contro la Croazia a punteggio pieno. "Ma attenzione: le partite facili sono tali solo alla fine, quando le hai vinte...".

Perciò ancora palla a Immobile-Zaza coppia d'attacco, con Florenzi e Marchisio ai lati di Pirlo centro del gioco. Nel 3-5-2, la vicinanza dell'impegno con Malta impone un mini-turn over degli esterni: domani dovrebbe toccare a Darmian-Pasqual. Poco conta che il ct degli azeri Berti Vogts parli di una nazionale acerba e per emozionarsi debba tornare indietro con la memoria a quell'ItaliaGermania4-3 ("l'arbitro ci sfavorì..", dice a sorpresa neanche fosse uno Juve-Roma qualunque); e ancor meno che i ragazzi del Caucaso siano solo al 95esimo posto del ranking Fifa. Ad Antonio Conte interessa una sola classifica, quella della sua Italia.

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