ROMA. Ampiamente dimostrati e confermati gli effetti benefici della musica sulla nostra attività sportiva. Capace di catturare l’attenzione, cambiare o regolare l’umore, generare emozioni, evocare ricordi, ridurre le inibizioni, e incoraggiare il movimento, la musica rappresenta un valido alleato per chi fa attività fisica.
A dimostrazione di quanto detto c'è una ricerca londinese del dottor Karageorghis. Sarebbero quattro infatti i fattori determinanti questa teoria.
Il primo consiste nella naturale propensione di ognuno di noi ad adattare movimenti e gesti al ritmo della musica. Un altro fattore è dato dalla musicalità ossia l’armonia del suono, data dalla combinazione di note e melodia.
C'entra anche l'impatto culturale, dunque la diffusione di un particolare genere musicale nella società. Infine, gioca un ruolo determinante anche le associazioni extra musicali che vengono evocate dall’ascolto di una data canzone e che possono favorire ricordi e aspettative.
La ricerca ha anche individuato cinque capacità che possono essere condizionate dalla musica.
Dissociazione: durante l’esercizio, la musica può restringere l’attenzione, distraendo la mente dalle sensazioni di affaticamento. L'ascolto della musica, insomma, abbassa la percezione di sforzo.
Regolazione dell’attivazione: la musica altera l’attivazione emotiva e fisiologica e può essere utilizzata prima di una competizione. Molti atleti infatti utilizzano musica potente per attivarsi.
Sincronizzazione: la musica sincronizzata con l’esercizio produce un aumento nei livelli di prestazione.
Acquisizione di abilità motorie: la musica crea l’opportunità di esplorare differenti piani di movimento e incrementare la coordinazione.
Raggiungimento dello stato di flow: la musica può aiutare ad entrare nello stato di flow, ossia di totale motivazione intrinseca, attenzione e concentrazione, ideale per raggiungere la massima prestazione sportiva possibile.
Caricamento commenti
Commenta la notizia