«Ci sono le condizioni per tornare a sedersi al tavolo e approvare almeno il nuovo contratto. Anche perché io temo che prima o poi qualcuno si accorgerà che ci sono da anni 55 milioni fermi nel cassetto»: Accursio Gallo è stato riconfermato da tre giorni alla guida dell’Aran e prima della pausa di Ferragosto rivolge un appello ai sindacati per sbloccare la vertenza dei 10.436 dipendenti regionali. Ma la risposta è molto più che gelida: le principali sigle non torneranno a trattare.
Non ci sarà dunque un alleggerimento della tensione. Anzi, la vertenza dei dipendenti regionali è destinata a produrre nuovi scioperi. Palazzo d’Orleans aveva avocato a sé la gestione di una crisi che ha portato nelle ultime settimane a proteste di piazza e soprattutto al rifiuto da parte delle fasce basse di svolgere mansioni di livello superiore (come accade nella prassi) paralizzando così l’attività di alcuni uffici: soprattutto i Centri per l’impiego.
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