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La vertenza dei regionali, Schifani apre ai sindacati e promette gli aumenti

I soldi per garantire dagli 80 ai 150 euro lordi in più al mese ci sono e anche l’intesa con i sindacati da questo punto di vista non è lontana

Il presidente Renato Schifani

Renato Schifani ha avocato a sé la vertenza dei dipendenti regionali. Il presidente della Regione ieri si è attivato per cercare di evitare lo sciopero e per tenere aperto un canale di dialogo con i sindacati, dopo che la proclamazione della protesta ha dato il segnale della rottura dei rapporti.

Da Palazzo d’Orleans ieri sono partite varie telefonate ai leader sindacali. Ai rappresentanti di Cobas, Sadirs, Cgil, Cisl e Uil, solo per citare alcuni esempi, gli uomini di Schifani hanno prospettato in primis la definizione dei nuovi vertici dell’Aran. Una mossa che segnalerebbe almeno la volontà del governo di tenere aperta la trattativa sul rinnovo del contratto.
In assenza dei vertici dell’agenzia per la contrattazione nulla è infatti possibile. Il primo passo è dunque la nomina del presidente e dei due membri del comitato direttivo. Sono circolate varie indiscrezioni sulle scelte che Schifani sta per compiere: la dirigente Marina Valli, Giuseppe D’Appolito e il commercialista Alessandro Bellavista sono i nomi circolati con maggiore insistenza. Ma Schifani ieri non ha confermato che la scelta cadrà su uno di loro pur facendo sapere che entro una settimana in nodo verrà sciolto.

La nomina dell’Aran permetterebbe al governo di provare a chiudere almeno l’accordo sugli aumenti: i soldi per garantire dagli 80 ai 150 euro lordi in più al mese ci sono e anche l’intesa con i sindacati da questo punto di vista non è lontana.

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