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Addio ai Cinquestelle, ecco i parlamentari siciliani che seguono Di Maio

Luigi Di Maio

Chi sono i fedelissimi deputati e senatori siciliani pronti a seguire il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo la scissione dal Movimento 5 Stelle? Sui social è scattato immediatamente il toto nomi ma tra le certezze c’è il deputato questore messinese Francesco D’Uva, 35 anni, laureato in Chimica, sposato con due figli, alla sua seconda legislatura. Nipote dell’avvocato Nino D’Uva, uno degli avvocati del maxiprocesso di Messina ucciso 36 anni fa dalla mafia, non più di un paio di giorni fa aveva dichiarato pubblicamente di stare dalla parte di Di Maio.

Due le adesioni da Bagheria: sono quelle dell’attuale presidente della Commissione Cultura alla Camera, Vittoria Casa, dirigente scolastico, ex assessore alle Politiche sociali e nel 2008 segretaria del Pd del Comune alle porte di Palermo e di Caterina Licatini, farmacista e mamma di due bimbi, due lauree e un master, componente della Commissione Difesa e di quella sulle attività illecite contro l’ambiente sullo smaltimento dei rifiuti.

L’ennese Andrea Giarrizzo, 28 anni, esperto nel settore digitale, impegnato nella Commissione Turismo, è uno dei deputati più giovani che seguirà Di Maio assieme al presidente della Commissione Difesa, il siracusano Gianluca Rizzo, 48 anni, alla sua seconda esperienza a Montecitorio. Un’altra new entry è il deputato Roberta Alaimo, nata a Corleone, in provincia di Palermo, che fa parte della Commissione Affari Istituzionali.

Il gruppo parlamentare del ministro degli Esteri dovrebbe avvalersi anche della senatrice di Termini Imerese, Antonella Campagna (Commissione Difesa e Antimafia) e della palermitana Loredana Russo, docente di musica e attualmente nella Commissione Istruzione del Senato. Sarebbe passato con Di Maio anche il senatore Fabrizio Trentacoste, 47 anni, di Enna, archeologo e guida turistica, membro della Commissione Agricoltura e di quella sui Rifiuti.

Ha smentito, invece, la sua adesione a «Insieme per il Futuro», la senatrice palermitana Cinzia Leone: «Circola anche il mio nome tra quelli delle senatrici e dei senatori che potrebbero lasciare il Movimento 5 Stelle seguendo Luigi Di Maio, persona che stimo e a cui voglio bene. Lo smentisco, non corrisponde al vero e non so perché figuro in quell’elenco». Nel suo post su Facebook, Leone difende «le mie battaglie iniziate nel Movimento 5 Stelle e rimango fedele al mandato dei cittadini. Noi eletti siamo in Parlamento grazie al Movimento, ai valori che ha saputo affermare e voglio continuare a battermi insieme alla forza politica che mi ha fatto credere nell’impegno pubblico, sempre dalla parte dei cittadini. Perché si cerca di iniettare veleno con metodi staliniani, chi lo sta facendo vuole creare confusione e sfiducia, chi sta facendo ciò agisce in malafede. Da parte mia prendo la debita distanza, non fosse per altro se non perché sono stata nominata. Continuo a lavorare e portare la voce dei cittadini dentro le Istituzioni».

 

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