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La Regione Siciliana risponde al sindacato: «I concorsi vanno avanti»

L'assessore regionale Marco Zambuto

«I concorsi banditi dalla Regione Siciliana vanno avanti. Per quanto riguarda la riclassificazione del personale già in servizio abbiamo già stanziato delle risorse e le stiamo integrando con ulteriori fondi. Il percorso con l’Aran per giungere quanto prima alla firma del nuovo contratto dei dipendenti regionali del comparto non dirigenziale è già stato avviato dal governo Musumeci». Lo dice l’assessore alla Funzione pubblica della Regione Siciliana, Marco Zambuto, in relazione al ricorso al Tar presentato dal sindacato Cobas/Codir.

Il sindacato, nel rivolgersi al Tar Sicilia per ottenere l'annullamento dei bandi di concorso (da assegnare ci sono 1.170 posti a tempo indeterminato), ha detto che «appare necessario tutelare le legittime aspettative di progressione di carriera del personale dipendente della Regione Siciliana e, al contempo, consentire il necessario ricambio generazionale all'interno dell'amministrazione aprendo i pubblici concorsi a nuove leve, ma nel rispetto delle normative vigenti e nel rispetto di tutti i lavoratori». L'amministrazione regionale, secondo il Cobas-Codir, «non ha preventivamente verificato la possibilità di coprire i vuoti di organico anche tramite figure professionali già presenti».

 

 

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