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Governo Draghi, dall'Irpef all'Iva al catasto: pronta la rivoluzione del fisco

Il presidente del Consiglio Mario Draghi

Dalla revisione dell’Irpef e dell’Ires alla razionalizzazione dell’Iva. È composta da 10 articoli la bozza di delega al governo Draghi per la revisione del sistema fiscale, ancora suscettibile di modifiche, che sta per essere discussa in cabina di regia. Nella bozza compare anche un articolo per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto di fabbricati. È iniziata a Palazzo Chigi la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi sulla delega fiscale: il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia Daniele Franco stanno illustrando ai capidelegazione i capitoli della delega per la riforma del fisco.

Irpef

Riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’Irpef «tenendo conto della loro finalità e dei loro effetti sull'equità e sull'efficienza dell’imposta». È uno degli obiettivi indicati dal governo al Parlamento nella bozza della legge delega sulla riforma del fisco. Tra le indicazioni rientra anche l’armonizzazione della tassazione del risparmio «tenendo conto dell’obiettivo di contenere gli spazi di elusione dell’imposta».

Aliquote

Ridurre gradualmente le aliquote medie Irpef «anche al fine di incentivare l’offerta di lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai giovani e ai secondi percettori di reddito, nonché l’attività imprenditoriale e l’emersione degli imponibili». È un altro degli obiettivi indicati nella bozza della legge delega di riforma del fisco attesa oggi in Consiglio dei ministri. Garantendo la progressività si deve inoltre puntare anche a ridurre gradualmente «le variazioni eccessive delle aliquote marginali».

Lotta all'evasione

Tra i suoi obiettivi, quello di stimolare la crescita economica «attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui redditi derivanti dall’impiego dei fattori di produzione» e la riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale.

Iva

Con la riforma del fisco il governo punta a razionalizzare la struttura dell’Iva «con particolare riferimento al numero e ai livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote allo scopo di semplificare la gestione e l’applicazione dell’imposta, contrastare l’erosione e l’evasione, aumentare il grado di efficienza in coerenza con la disciplina europea armonizzata dell’imposta». Lo si legge nella bozza di legge delega attesa al Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio.

Ires

La bozza di delega sulla riforma fiscale prevede anche «norme in materia di Ires e tassazione del reddito di impresa». Queste andranno perseguite secondo precisi principi e criteri direttivi: «Coerenza del complessivo sistema di tassazione del reddito d’impresa con il sistema d’imposizione personale sui redditi di tipo duale; semplificazione e razionalizzazione dell’Ires, finalizzato alla riduzione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese, anche attraverso un rafforzamento del processo di avvicinamento tra valori civilistici e fiscali, con particolare attenzione alla disciplina degli ammortamenti; revisione della disciplina delle variazioni in aumento e in diminuzione apportate all’utile o alla perdita risultante dal conto economico per determinare il reddito imponibile, al fine di adeguarla ai mutamenti intervenuti nel sistema economico, anche allineando tendenzialmente tale disciplina a quella vigente nei principali paesi europei; tendenziale neutralità tra i diversi sistemi di tassazione delle imprese, per limitare distorsioni di natura fiscale nella scelta delle forme organizzative e giuridiche dell’attività imprenditoriale».

Catasto

Un aggiornamento del sistema della mappatura catastale - in particolare su immobili non censisti, abusivi, edificabili accatastati come agricoli - e nuovi criteri aggiuntivi per la descrizione degli immobili da utilizzare a partire «dal 1° gennaio 2026». Sono le due indicazioni per la riforma del catasto contenuti nella bozza della delega fiscale. Si precisa che «i nuovi criteri non» saranno utilizzati «per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali». Ci saranno un aggiornamento periodico di valori e rendite e norme ad hoc per gli immobili storico-artistici.

 

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