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Assemblea regionale siciliana, approvato il rendiconto della discordia

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato l'ordine del giorno per il bilancio consolidato della Regione Siciliana per il 2019 e il disegno di legge sulle disposizioni contabili. Nel corso della seduta, l’Ars ha approvato con voto finale anche il rendiconto della Regione per il 2019, parificato dalle Sezioni riunite della Corte dei Conti ma sul quale pende il ricorso della Procura generale della stessa Corte dei Conti.

Il dibattito, nella fase iniziale, era stato aperto da una lunga discussione legata alla questione relativa agli Asu, con la norma che è stata impugnata dallo Stato, l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone ha spiegato che «il governo regionale farà di tutto per resistere».

Il voto sul rendiconto è stato una prova di unità e di forza per la Lega siciliana, secondo il giudizio degli stessi leghisti. A Sala d’Ercole La Lega ha votato il rendiconto, affermando di essere mostrata leale alla coalizione di governo. Pugno duro invece sugli Asu. «Avevamo chiesto - si legge in una nota congiunta dei parlamentari del gruppo Lega Sicilia all’Ars - una pregiudiziale che rimane di fatto all’ordine del giorno». I deputato della Lega aggiungono: «Non potevamo permettere che si passasse dal miraggio della stabilizzazione impugnata dal governo nazionale ad un un pugno di mosche. Queste sono state le ragioni che ci hanno spinto ad insistere sull'integrazione oraria degli Asu e questi sono i motivi di orgoglio che ci hanno portato a porre con insistenza un tema di dignità per circa 5 mila persone che meritano assolutamente rispetto».

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