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Sicilia da zona gialla ma pesano i pochi vaccini, Musumeci: rischiamo di restare arancioni

La Sicilia ancora in bilico tra zona gialla e zona arancione: il 10 maggio la Regione potrebbe finalmente tingersi dello stesso colore di gran parte d'Italia. I numeri degli ultimi giorni ma soprattutto dell'ultima settimana, che è poi quella sulla quale si basa la decisione, sono molto confortanti anche se pesa la lentezza nella campagna vaccinale (l'immunizzazione dei cittadini è uno dei parametri per l'assegnazione delle fasce), che potrebbe far slittare tutto al 17 maggio.

Dati dell'ultima settimana

I dati dell'ultima settimana sono confortanti: i nuovi positivi in Sicilia sono stati 6.683, il 17% in meno rispetto alla settimana scorsa, mentre il numero degli attuali positivi è pari a 24.781 (-729). Le persone in isolamento domiciliare sono 23.470, 625 in meno, i ricoverati sono 1311, di cui 163 in terapia intensiva. Il numero dei guariti cresce di 7.281 unità rispetto alla settimana scorsa (la percentuale dei guariti è pari all’85,6%). E migliora nettamente anche il dato dell’incidenza dei nuovi casi rispetto alla popolazione.

Vaccinazione a rilento

Ma a questi dati che fanno ben sperare c'è quello delle vaccinazioni che, purtroppo, in Sicilia è il peggiore: secondo gli ultimi dati aggiornati del governo, nella nostra regione è stato somministrato il 79,1% di vaccini, risultato che ci pone sempre all'ultimo posto in Italia. Per cambiare passo, il governatore Musumeci ieri ha annunciato che dal 6 maggio partirà la nuova fase della campagna vaccinale e tutti i soggetti compresi nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni potranno effettuare la prenotazione sulla piattaforma nazionale. Le somministrazioni, effettuate con il siero di AstraZeneca, cominceranno da giovedì 13 maggio e seguiranno l’ordine di prenotazione. Musumeci ha comunicato l’avvio delle vaccinazioni anche nelle isole minori, per tutta la popolazione di età superiore ai 18 anni. Si comincerà venerdì da Lampedusa, Linosa e Salina, cui seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione.

Le preoccupazioni di Musumeci

Chi va cauto sulle nuove assegnazioni dei colori è il governatore Nello Musumeci. "La Sicilia rischia di rimanere in arancione", ha detto ieri, sussurrando, come riporta il Giornale di Sicilia in edicola, che sulla scelta pesino i dati della provincia di Palermo. "Temo che il dato di Palermo condizioni tutta la regione", avrebbe detto. C'è da sottolineare, però, che i dati sono in netto miglioramento tanto è vero che lo scorso 30 aprile è stato proprio il presidente della Regione a non prorogare la zona rossa a Palermo e in molti comuni. In base ai dati pubblicati dal Dipartimento della Protezione Civile nazionale ed elaborati dall'Ufficio Statistica del Comune, nella settimana dal 24 al 30 aprile i nuovi positivi nella Città Metropolitana erano stati 2401, e il rapporto nuovi positivi settimanali per 100 mila abitanti era pari a 197,73. E se consideriamo i dati della giornata di ieri nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio i nuovi positivi nella Città Metropolitana sono stati 2089, e il rapporto nuovi positivi settimanali per 100 mila abitanti è pari a 172,03. Ieri nella provincia di Palermo sono stati registrati 246 nuovi positivi, mentre a Catania, ad esempio, 361.

La protesta dei ristoratori

Venerdì, dunque, da Roma arriveranno le nuove assegnazioni dei colori che tengono conto di diversi fattori tra cui anche la campagna vaccinale: la Sicilia spera nel giallo fin da subito e lo sperano tutti coloro che lavorano nel settore della ristorazione e nei comparti che sono attualmente chiusi per Covid. Zona gialla o arancione, lo chef palermitano Natale Giunta ha deciso di riaprire il suo locale lunedì prossimo e lo ha annunciato su Facebook. "Dopo le immagini di Milano è arrivato il momento d’agire o morire. Da lunedì o siamo Gialli o siamo Arancioni Io APRO a Palermo (Ristorante Castello a Mare). Vi aspetto dalle 12 alle 22,il buonismo l’avete calpestato e umiliato. Disobbedienza", ha scritto.

La decisione finale

Tra due giorni, dunque, si conoscerà il destino della Sicilia: la regione potrebbe finire in fascia gialla anche se all'orizzonte potrebbe esserci un'altra settimana, si spera l'ultima, in arancione.

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