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Medici di famiglia contro Musumeci: "Su di noi distorce la realtà"

Luigi Galvano

I medici di famiglia al contrattacco. La replica arriva nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci he ieri aveva detto: "Ci aspettiamo molto di più dai medici di medicina generale, dei quali conservo dall'adolescenza una immagina quasi ieratica ma che si è sbiadita per lo scorrere degli anni e per una caduta etica e deontologica".

Le parole del governatore non sono andate giù ai diretti interessati: "Distorcere la realtà consapevolmente per allontanare l'attenzione dei cittadini da ritardi e insufficienze della macchina organizzativa anti-Covid è un fatto grave" dice il segretario della Fimmg Sicilia, Luigi Galvano.

Galvano elenca alcune delle inefficienze del sistema, a partire dalla possibilità di reperire le dosi necessarie per le vaccinazioni: "I medici continuano a vaccinare i fragili il più delle volte con le dosi residuali dei grandi centri. Vaccini prenotati anche oltre 48 ore prima e appuntamenti fissati con i pazienti, ma spesso i medici vanno su e giù per le farmacie aziendali, lontane dal loro studio anche 30-40 chilometri, tornando indietro a mani vuote".

E poi c'è la disorganizzazione della macchina vaccinale, del tracciamento dei positivi e dei loro contatti stretti che "ha determinato - continua il professionista - la privazione della libertà ben oltre il tempo necessario di soggetti in quarantena e in isolamento, aspettando un provvedimento di liberazione che non arrivava. Da dicembre 2020, gli stessi medici oggetto delle delazioni del presidente della Regione, investiti di un ruolo non negoziato, con grande impegno hanno risolto il citato grave problema sociale, istruendo le pratiche di contumacia e rilasciando i relativi provvedimenti di liberazione".

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