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Per Draghi ultimo giorno di consultazioni, tramonta il sogno flat tax del centrodestra

Mario Draghi

Il premier incaricato Mario Draghi avanza verso la meta del suo governo: è in corso l'ultimo giro di consultazioni con i grandi partiti e domani vedrà le parti sociali. Poi, presumibilmente dopo aver aspettato giovedì l'esito del voto degli iscritti M5s, salirà al Colle al sciogliere la riserva.

Al centro dei colloqui un fisco progressivo - che rimette nel cassetto il sogno del centrodestra della flat tax - e una accelerazione sui vaccini, da fare subito a professori e personale scolastico. Continua a prendere corpo, nella Sala dei Busti di Montecitorio, il programma del governo Draghi. Ancora carte coperte del premier incaricato sulla squadra.

"La formula del governo spetterà al presidente incaricato, alla luce del mandato del presidente della Repubblica e della valutazione sul perimetro della maggioranza. Ci rimettiamo alle valutazioni di Draghi", dice il segretario Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni, ribadendo che "Pd e Lega sono e rimangono due forze alternative" ma non ci saranno "veti a prescindere". Quanto al congresso del Pd parlarne ora "è un assillo da marziani".

Sulle tasse Salvini mostra soddisfazione. "L'unica cosa che non vogliamo è l'aumento delle tasse. Se Draghi ci avesse detto sì a un aumento delle tasse, allora bastava tornare a Monti. Se invece dice no a nessuna nuova tassa né patrimoniale, anzi un tavolo per diminuire il carico fiscale, per me puoi chiamarla flat tax o Filippo, a me basta che ci sia". L'ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini dopo le consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi.

"Abbiamo chiesto al Professore di tornare a vivere - ha aggiunto Salvini -, in palestra, in montagna, al ristorante la sera. Con un piano vaccinale serio si può fare, con le primule no. Ma noi siamo sempre ottimisti".

Anche Silvio Berlusconi, che oggi ha incontrato Draghi, arriva la conferma del sostegno. "Ho confermato al presidente incaricato il sostegno di Forza Italia con la sollecitazione di fare scelte di grande profilo tenendo conto delle indicazioni dei partiti, ma decidendo in piena autonomia. Quello che nasce è un governo che si fonda sull'unità del Paese e delle forze politiche senza preclusioni alcune. E' la risposta a una grave emergenza e durerà il tempo necessario per superarla"

Sul timing per la nascita del governo è la leader di FdI Giorgia Meloni, dopo l'incontro con Draghi, a dire: "Dai tempi della piattaforma Rousseau mi pare di capire che le cose stiano slittando di qualche giorno". Di certo domani l'ex Governatore - che illustrerà al Parlamento il suo programma dettagliato - vedrà le parti sociali, mentre c'è chi scommette su un giuramento venerdì e sulla fiducia delle due Camere nei primi giorni della prossima settimana.
"Draghi ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno, immagina un sistema progressivo e esclude la flat tax", racconta ancora Giorgia Meloni confermando il suo "no". Silvio Berlusconi torna alla Camera dopo molto tempo tra gli applausi e ruba la scena, guidando la squadra di Fi alle consultazioni. Iv conferma invece la fiducia "a prescindere" a Draghi.
In attesa del voto sulla piattaforma Rousseau anche M5s ha incontrato Draghi: "La cosa a cui tenevamo di più è che l'azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica e ambientale - ha detto il capo politico Vito Crimi -. Abbiamo insistito sull'idea di un super-ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l'ambiente come filtro dell'attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l'assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio. E ci ha raccontato che è andato a verificare l'esperienza francese" sul super-ministero per le poltiiche ambientali".

E poi il punto fermo del reddito di cittadinanza. "Abbiamo ribadito l'importanza e assicurazione che oggi è più che mai necessario rafforzare le misure di sostegno, di fare razionalizzazione e creare misure universali che mettano insieme ammortizzatori sociali e sussidi per tutte le figure che hanno difficoltà ad essere inserite nel mondo del lavoro".

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