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Dpcm Natale, Speranza: "Forte irrigidimento delle misure dal 24 dicembre al 6 gennaio"

Tra il 24 e il 6 gennaio «ci saranno restringimenti significativi». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto al consiglio nazionale Fnomceo, durante una pausa dal vertice sulle misure straordinarie da adottare in vista delle festività natalizie.

«Le misure che stiamo decidendo e che dobbiamo comunicare agli italiani prevedono un restringimento abbastanza significativo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio», ha spiegato Speranza. Il dubbio delle ultime ore era stato se scegliere la strada della zona rossa nei giorni festivi e prefestivi fino al 3 gennaio oppure se applicare un’unica misura dal 24 al 6.

Le parole di Speranza potrebbero suggerire che a spuntarla alla fine sarà l'ala "rigorista": un vero e proprio lockdown come in primavera per tutta la durata del periodo festivo. Da chiarire anche l’eventualità di permettere comunque degli spostamenti tra piccoli comuni, la possibilità di andare a trovare le persone anziane e di avere due congiunti non conviventi in più a tavola, anche se su questo punto l’ala rigorista è ferma sulle sue posizioni. Non indietreggia. Chiude di stringere ancora di più.

I numeri dei contagi restano preoccupanti. Ecco il motivo per cui fino all’ultimo il Pd e Leu insisteranno sull'eventalità di fare di tutto per evitare la terza ondata. «Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria. Se qualcuno ipotizza feste, cenoni, assembramenti sbaglia di grosso», dice Boccia. In moto la macchina del Viminale per l’operazione dei controlli anti-assembramenti nelle piazze. E monitoraggio su strade, stazioni e aeroporti.

«L'impatto sulla popolazione della vaccinazione anti-Covid lo vedremo a primavera inoltrata. Ciò significa che ancora per un tempo significativo dovremo convivere con il virus con l’unica vera arma che abbiamo, che è quella delle misure non farmacologiche. Da qui il mio atteggiamento di prudenza, specialmente nei 15 giorni di Natale per evitare una recrudescenza», ha aggiunto Speranza.

Fin in quando «non saranno vaccinate 10-15 milioni di persone, l’effetto immunologico sarà ancora residuale - ha continuato - e quindi per non poche settimane dovremo mantenere un livello attenzione significativo».

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