Lunedì 23 Dicembre 2024

Coronavirus, misure per imprese, ospedali, lavoro: cosa cambia in Sicilia

La seduta di giunta in videoconferenza

Provvedimenti straordinari e urgenti per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Con una seduta di giunta dedicata interamente all'epidemia che coinvolge anche la Sicilia il governo Musumeci, riunito in video conferenza tra Palermo e Catania ha dato il via libera, alle misure che vanno dalla Salute alla Funzione pubblica, dalle Autonomie locali alle Attività produttive all’Economia. “Mentre al governo nazionale – dice il presidente della Regione Nello Musumeci - abbiamo ancora sollecitato strumenti sanitari per la rianimazione, mezzi di protezione personale e misure urgenti di carattere sanitario ed economico, oggi siamo già passati a deliberare i primi provvedimenti di nostra competenza. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, avendo già ascoltato anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Uno sforzo, quello della Regione, che possa far fronte all’eventuale evoluzione dell’epidemia e attenuare la devastante crisi economica che lascerà questo fenomeno nella nostra Isola”. Il cuore dei provvedimenti approvati riguardano la realizzazione dei cosiddetti Covid-Hospital, il reclutamento di personale sanitario, fino al coinvolgimento di professionisti attualmente impegnati nell'ospedalità privata, ma anche l’acquisto di nuove attrezzature sanitarie. Ci sono poi misure per le imprese come la moratoria per i mutui, misure per i dipendenti degli uffici regionali, il rinvio delle elezioni ne Comuni, l’annullamento della partecipazione alle fiere in Italia e all’estero. COVID-HOSPITAL. L'assistenza sanitaria è il punto principale contro l'emergenza. In sostanza, si destinano aree sanitarie già esistenti al trattamento esclusivo dei pazienti affetti dal Covid 19. Saranno dislocate in varie aree della Sicilia, in modo così da coprire l'eventuale fabbisogno per tutto il territorio. Potranno essere sia pubbliche che private appartenenti o integrate con il Servizio sanitario regionale. La ricognizione effettuata dall'assessorato con il management delle Aziende sanitarie ha già individuato alcuni siti: l'ospedale di Partinico nel Palermitano; una palazzina dell'ex ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania e il “Gravina” di Caltagirone nella provincia etnea; un'ala del Policlinico “Martino” di Messina e il “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese; parte dell’”Umberto I” di Enna; il “Maggiore” di Modica in provincia di Ragusa; un piano dell’”Umberto I” di Siracusa. Ma non si esclude che nel piano della Regione vengano individuate altre strutture. POSTI LETTO E PERSONALE.  Per i presidi in questione è prevista l’attivazione di un determinato numero di posti letto (da impiegare solo per la durata dell'epidemia) di Terapia intensiva e sub-intensiva e di Malattie infettive, che andranno a sommarsi a quelli già disponibili presso le Asp, proprio per creare un'autentica rete regionale dell’emergenza sanitaria da Covid 19. Complessivamente è stata stimata una capacità di attivazione di posti letto, esclusivamente dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus, pari a circa mille unità. Attraverso un protocollo d’intesa che sarà sottoscrittp con i rappresentati dell’ospedalità privata, sarà possibile mettere a disposizione delle aziende, i professionisti che attualmente operano nel privato destinandoli alle strutture pubbliche individuate dal dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute. Ma un contributo notevole arriverà dal reclutamento di altro personale medico e infermieristico, grazie a una procedura urgente per popolare i nuovi Covid Hospital. Saranno due le aziende di riferimento regionale: il Policlinico “Martino” di Messina si occuperà di arruolare i medici specializzandi e i giovani professionisti, mentre per il personale infermieristico e di supporto sanitario (Oss, ausiliari etc.) è stata scelta l’Asp di Palermo. Già domani il Policlinico di Messina pubblicherà un avviso pubblico per la formazione di elenchi di medici disponibili a prestare attività assistenziale nelle Aziende sanitarie della Regione, da impiegare per la gestione dell'emergenza coronavirus. I professionisti verranno inseriti in appositi elenchi che verranno condivisi con le altre Aziende. Non verrà stilata alcuna graduatoria, ma si potrà procedere direttamente alla chiamata a seconda delle esigenze delle varie strutture sanitarie. Gli elenchi saranno aggiornati periodicamente. Sono ammessi alla procedura i medici specialisti, gli specializzandi iscritti all'ultimo e penultimo anno di corso, laureati abilitati all'esercizio della professione e iscritti agli ordini professionali, personale medico collocato in quiescenza. L'avviso è aperto anche a medici stranieri, abilitati alla professione secondo i rispettivi ordinamenti di provenienza. LE ATTREZZATURE. Per l'acquisto delle tecnologie (ventilatori e monitor) è stata indicata l'azienda Cannizzaro di Catania come capofila regionale. In dirittura d’arrivo è anche la gara, sempre gestita dal settore Provveditorato dell’azienda etnea, per i sistemi di monitoraggio dei parametri vitali. Si tratta di attrezzature necessarie all’attivazione dei nuovi posti di terapia intensiva. UFFICI REGIONALI. L'obiettivo è ridurre la presenza dei dipendenti negli uffici della Regione e evitare, quindi, il loro spostamento. Dunque, l’assessorato alla Funzione pubblica guidato da Bernardette Grasso applicherà l’apposita direttiva del ministro della pubblica amministrazione Fabiana Dadone. Le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e le attività indifferibili, con riferimento sia all’utenza esterna che a quella interna, verranno garantite. Si potrà fare ricorso allo smart working. Negli altri casi, l’amministrazione procederà alla rotazione del personale e all’adozione di strumenti alternativi come la fruizione degli istituti di congedo, della banca-ore, nonché delle ferie pregresse nel rispetto del contratto di lavoro. ELEZIONI COMUNALI. Così come già annunciato, nei giorni scorsi, dal presidente della Regione, le elezioni amministrative in 61 Comuni dell’Isola, già fissate per il 24 maggio, verranno spostate al 14 giugno, con l’eventuale ballottaggio due settimane dopo. MUTUI E FINANZIAMENTI. In Sicilia scatta la moratoria sui mutui contratti con il sistema bancario prima del 31 gennaio grazie a un'intesa tra Regione e Abi Sicilia che consentirà la moratoria dei mutui contratti con il sistema bancario. L'accordo prevede, l'estensione della possibilità anche agli enti regionali Irfis Finsicilia, Ircac e Crias. L’accordo, che consente di sospendere le rate mensili, evitando il pagamento della quota capitale per un anno, è previsto per tutti i rapporti di mutuo di medio e lungo termine, compresi i leasing immobiliari. Viene prevista anche la possibilità di allungare il debito fino al 100 per cento della durata residua dell'ammortamento, con conseguente dimezzamento dell'importo della rata e liberazione di liquidità. Avviate anche le procedure per il raddoppio delle risorse, già assegnate e impegnate al 75 per cento, da destinare alla sezione del Fondo centrale di garanzia in favore delle imprese siciliane, per consentire un più agevole accesso (80 per cento di garanzia pubblica) delle Pmi in crisi di liquidità al credito bancario. STOP ALLE FIERE. Sospesa la partecipazione delle aziende siciliane alle attività fieristiche, in Italia e all’estero, fino ad agosto 2020. Saltano così gli appuntamenti di Singapore (Fh Asia, settore agroalimentare), Tokyo (Foode, agroalimentare), Mosca (Mosbuild, edilizia), Montreal (Sial Canada, agroalimentare), Francoforte (Imex, agroalimentare), Parma (Cibus), Johannesburg (Africa Health, biomedicale), San Diego (Bio international convention, biomedicale), Norimberga (Stonetech) e New York con il celebre Summer Fancy Food. Per il momento restano invariate le manifestazioni previste per il secondo semestre.

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