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Di Maio: "Intesa col Pd? Priorità al taglio dei parlamentari"

Luigi Di Maio lascia la Camera al termine del vertice di M5s

L'obiettivo di un eventuale nuovo patto di governo, da raggiungere entro martedì, è "dare solidità alla legislatura. Serve soprattutto ai cittadini, alle loro buste paga, serve a evitare che aumentino le tasse. È opportuno che si segua la strada tracciata dal presidente della Repubblica per dare certezze al Paese". Sono le parole di Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera.
Non si parla di poltrone ma "di 10 punti su cui mi aspetto una risposta". Con i Dem "i nostri capigruppo si vedranno per parlare, anzitutto, del primo dei 10 punti: il taglio dei parlamentari. Da lì si capisce se c'è davvero la volontà di cambiare le cose". A una domanda sulla possibilità che il Movimento accetti di fare il taglio passando da una riforma del bicameralismo, come richiede il Pd, sottolinea: "Il taglio si fa subito, non si rinvia, non ha senso. In politica per anni abbiamo sentito dire lo faremo, lo faremo. È ora di fare adesso, non domani. Se c'è volontà si fa adesso, è già calendarizzato".
Se la legislatura andrà avanti o no "dipende dagli altri - rimarca-. Noi non scappiamo dalle nostre responsabilità e il M5s c'è, con delle proposte serie, concrete". Di Maio chiede anche "rispetto" per il presidente del Consiglio Conte che "è riuscito a dare un nuovo volto al Paese rimettendolo al centro della comunità internazionale".
Su una possibile nuova apertura a Salvini, spiega: "C'è bisogno di dare certezze agli italiani, non di dirgli un giorno una cosa e un giorno l'altra". L'ex vicepremier definisce "strumentalizzazioni" le voci di divisioni nel Movimento: "Noi siamo diversi dai partiti e dal sistema e internamente abbiamo diverse anime che giustamente si interrogano su tante cose, ma hanno fiducia nel M5S". Dopo le consultazioni, ha sentito Grillo e Casaleggio "ma come sento Alessandro, Paola, Roberto e gli altri. Siamo molto uniti e compatti, soprattutto ora ed è importante".

Il leader dei Cinquestelle non vuole partecipare al totonomi sul premier ne' ipotizza eventuali cariche per se' ("non penso a questo") ma "come ogni eletto e attivista M5s a tagliare 345 parlamentari, a mettere in campo una serie di misure per l'ambiente, a evitare l'aumento dell'Iva, a tagliare il cuneo fiscale alle imprese, ad alzare gli stipendi degli italiani e ad aiutare famiglie e chi soffre di disabilità".

Parla di grande sfida, ma anche di "grande fatica per noi e per loro", Ettore Rosato, Dem renziano, vicepresidente della Camera intervistato sul possibile accordo con M5s. "Veniamo da storie diverse e da programmi divergenti in molti punti. Ma bisogna anteporre a tutto l'interesse del Paese. Ora comincerà un dialogo: loro hanno presentato 10 punti, noi 5 e lavoreremo per arrivare a una sintesi".
"La nostra direzione - ricorda - ha approvato all'unanimità 5 punti sui quali andare a trattare. E Nicola Zingaretti ha dichiarato ufficialmente di avere portato proprio quelli alle consultazioni con il presidente della Repubblica. Se poi vuole cambiarli, ha la possibilità di convocare un'assemblea".

I renziani in passato avevano escluso una collaborazione con il M5s ma "adesso dobbiamo pensare a salvare l'economia nazionale e le tasche degli italiani dall'aumento dell'Iva e dalla recessione. E dobbiamo opporci all'arroganza di Salvini che punta ad occupare le istituzioni". E come componente del partito "non siamo mai stati contro la diminuzione del numero dei parlamentari nell'ambito di una riforma costituzionale che renda più efficienti le istituzioni. Lavoreremo su questo con i 5 Stelle. È chiaro che poi sarà necessario ridisegnare i collegi e quindi modificare la legge elettorale".

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