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Regionarie M5s, il Tribunale di Palermo sospende il voto su Cancelleri. Grillo: nessun rischio caos

PALERMO. Il Tribunale di Palermo sospende le Regionarie del Movimento 5 Stelle. E' la conseguenza di un ricorso, accolto in via cautelare, presentato da uno degli esclusi dalla selezione, Mauro Giulivi.

I dubbi adesso riguardano gli eventuali effetti che la decisione dei giudici potrebbe avere sulla candidatura alla Presidenza della Regione di Giancarlo Cancelleri, in particolare sulla validità della votazione.

Immediata la risposta del partito che arriva attraverso un breve post sul blog di Beppe Grillo: "Il MoVimento 5 Stelle in Sicilia ci sarà, non c'è nessun rischio caos. Il tribunale ha semplicemente accolto il ricorso di un iscritto che vuole essere in lista e, come misura cautelare, ha sospeso le Regionarie. Ciò non toglie che il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni, come previsto, e lo farà seguendo le decisioni che verranno prese dal tribunale. Il tour in Sicilia continua con il candidato presidente Giancarlo Cancelleri e Luigi Di Maio in visita nel messinese dove incontreranno allevatori e pescatori. Vogliamo raccontare a tutti il nostro programma per fare della Sicilia la prima regione a 5 Stelle".

Nel ricorso Giulivi, difeso dagli avvocati Lorenzo Borrè e Riccardo Gentile, sostiene di essere stato escluso senza una reale motivazione. Era stato escluso per non aver firmato un documento che gli era stato sottoposto dal Movimento e dallo staff, necessario per potersi candidare.

Il provvedimento cautelare emesso dal giudice sospende l'elezione e rinvia la causa al 18 settembre per l’integrazione del contraddittorio nei confronti dei candidati classificati in posizione utile per entrare in lista.

Il giudice che ha accolto il ricorso non riconosce al momento il testo che il candidato avrebbe dovuto firmare come codice etico e scrive nel provvedimento: "Poiché non risulta (né è stato allegato) che detta adesione dovesse intervenire prima della candidatura proposta on line, e al contrario risulta che nella precedente procedura per le comunarie detta adesione è stata richiesta solo all'esito delle primarie, e poiché il Giulivi è stato escluso da detta procedura, senza formalizzazione di alcun invito alla relativa sottoscrizione, deve escludersi la sussistenza della causa ostativa alla candidatura (mancata sottoscrizione del c.d. codice etico) prospettata dall'associazione resistente".

Una vicenda spinosa che arriva in piena campagna elettorale. Proprio in questi giorni i grillini hanno dato il via a un minitour nel Messinese. Mentre ieri Cancelleri ha presentato il suo primo assessore regionale designato: Federica Argentati, che in caso di vittoria dei Cinquestelle, dovrebbe andare all'Agricoltura.

Mauro Giulivi, l'attivista del M5s che ha presentato il ricorso contro le Regionarie, è compagno della parlamentare nazionale Chiara Di Benedetto, vicina all'ala dei cosiddetti "monaci" guidata da Riccardo Nuti, l'ex leader palermitano dei grillini sospeso in seguito all'inchiesta sulle firme false per le elezioni amministrative del 2012.

Il legale che assiste Giulivi, l'avvocato Lorenzo Borrè, è lo stesso che ha intentato cause in passato contro il M5s, l'ultima in ordine di tempo per la candidata genovese Marika Cassimantis. Giulivi, che cinque anni fa si era candidato nella lista del M5S all'Assemblea Regionale Siciliana, risulta dopo l'ex senatore del M5S Francesco Campanella (primo dei non eletti) oggi esponente di Mdp - Art 1, il più votato nel collegio di Palermo.

Dopo le dimissioni del deputato regionale Giorgio Ciaccio, anche lui rinviato a giudizio per l'affaire firme false, dovrebbe subentrare al suo posto. Le dimissioni di Ciaccio non sono però state ancora votate dall'aula.

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