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Renzi: "Un passo in avanti clamoroso, l'Ue ora ha una strategia"

Il premier Matteo Renzi, al termine della lunga giornata brussellese è chiaramente soddisfatto. «Abbiamo fatto bene a chiedere il vertice», dice in conferenza stampa

BRUXELLES. Un passo in avanti «clamoroso»: per la prima volta c'è un approccio strategico dell'Europa sull'immigrazione. Il premier Matteo Renzi, al termine della lunga giornata brussellese è chiaramente soddisfatto. «Abbiamo fatto bene a chiedere il vertice», dice in conferenza stampa. Ed
elenca i punti di un documento finale che, assicura, non corre il rischio di arenarsi in corso d'opera come è accaduto in altre occasioni in passato perchè «c'è per la prima volta un approccio sistematico, un risultato fatto di punti concreti che saranno verificati a giugno».

Dal triplicamento dei fondi di Triton e Poseidon, alla cooperazione internazionale con i paesi di partenza e transito fino al mandato esplorativo all'alto rappresentante Ue Federica Mogherini ad una missione europea per identificare catturare e distruggere i barconi prima che siano usati dai trafficanti, il premier si dice più che soddisfatto dei risultati ottenuti. E del riconoscimento del ruolo di leader svolto dall'Italia. Tema che sarebbe finito sul tavolo del vertice anche in chiave di ruolo guida dell'eventuale missione Ue. Tanto che il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che in mattinata aveva partecipato al mini vertice organizzato da Renzi prima di partire per Bruxelles, nel pomeriggio ha parlato chiaramente di questa eventualità. «L'Italia - ha detto - ha dato da subito la disponibilità ad essere parte attiva nell'operazione in Libia e di guida della missione. Credo che sia condiviso dagli alleati che l'Italia possa e debba svolgere questo ruolo». Resta il nodo della ridistribuzione dei rifugiati nei diversi paesi europei e non solo quelli di approdo. Il più duro è stato il premier britannico David Cameron, in piena campagna elettorale in patria. «È giusto che la Gran Bretagna vada a
salvare vite, ma la Gran Bretagna non offrirà asilo», ha detto, le persone che saranno recuperate «le porteremo in Italia o in altri paesi vicini». E non è stato l'unico, tra i 28, a storcere il naso.

«Ci sono in vigore una serie di trattati - ha commentato Renzi in conferenza stampa - che consentono ai singoli stati membri di decidere se accogliere o meno altre persone, nessuno può di imperio costringerli». Molti paesi però, ha assicurato, si sono detti «disponibili» a farlo e quelli che come la Gran
Bretagna lo hanno escluso «hanno messo a disposizione messi, denari e elicotteri».  Insomma Renzi è soddisfatto e parla di risultati che, per i canoni europei, si possono definire «clamorosi».

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