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Salvini non va da Mattarella: "Non parlo con i vecchi della Dc"

"Se vorrà andrò dal capo dello Stato quando potrò valutare i suoi primi atti concreti come presidente della Repubblica", ha detto il segretario della Lega

MILANO. Non è andato dal neopresidente della Repubblica Sergio Mattarella perchè non aveva «nulla da dirgli. Vanno i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato». Così Matteo Salvini in un'intervista alla Stampa e Secolo XIX, sottolineando che quando era ragazzo entrò «nella Lega per contrastare la Democrazia Cristiana dei De Mita, degli Andreotti e dei Forlani, i loro accordi con il Psi di Amato». «Non mi piacciono i democristiani rigenerati come Mattarella - aggiunge -. Se vorrà andrò dal capo dello Stato quando potrò valutare i suoi primi atti concreti come presidente della Repubblica. Intanto il giudizio sul suo passato per la Lega è chiarissimo».

Quanto alle regionali, Salvini sottolinea che «il migliore, Edoardo Rixi, sarà il candidato della Lega in Liguria. Lo abbiamo già presentato, il 7 marzo torno a Genova e lanciamo la campagna elettorale. Basta». La Lega andrà da sola: tra tre mesi si vota, precisa, «e Forza Italia non ha ancora scelto che candidato presentare». Sentito anche dal Messaggero, il leader della Lega sottolinea che «con Alfano no, non ci andiamo per coerenza. Alfano ha scelto Renzi e la poltrona». «Con Forza Italia si può parlare, certo, anche se non ho capito ancora cosa vuole fare, se ha rotto con Renzi oppure no». Anche in Veneto, aggiunge, «tutti i sondaggi ci dicono che possiamo andare anche da soli. E io non ho voglia di trattare, stare lì a mediare per un mezzo voto in più o in meno».

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