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Renzi: dialogo aperto, ma non si provi a fermare le riforme

ROMA. Matteo Renzi riunisce il Pd al Largo del Nazareno dopo lo scontro sulle riforme costituzionali e per discutere del rapporto con le opposizioni che domani verranno ricevute dal presidente della Repubblica.

"Resta aperto fino all'ultimo il filo del dialogo" sulle riforme con le opposizioni, "non con un mercimonio di emendamenti, perché non è il mercante in fiera ed è inaccettabile un 'do ut des'. Il fatto che scappino dall'Aula è negativo, vogliamo rientrino ma non accettiamo il tentativo di fermare tutto". "Non vogliamo farci fermare dal tentativo delle opposizioni di fermare" le riforme. "Non accettiamo che un'arma di veto, l'ostruzionismo, possa fermare il nostro lavoro: in questa legislatura il sì e no non lo danno le opposizioni. Propongo di continuare a trovare le ragioni degli accordi e le intese con tutte le opposizioni che vorranno stare al tavolo ma a noi spetta il compito di continuare a guidare la macchina".

E ancora: "In Fi c'è un derby tra chi, come Brunetta, vuole le elezioni anticipate quest'anno e far fallire le riforme e chi vuole arrivare ad uno scenario più ampio del 2018. Chi vincerà non lo so, ma sono convinto che noi arriviamo al 2018 con o senza di loro chiarendo che il diritto di veto non ce l'ha nessuno".

Italia pronta alla ripresa. Ci sono "tutte le condizioni ideali perché finalmente la ripresa possa essere non soltanto un breve arcobaleno ma un prolungato periodo di bel tempo". "Aver inciso sulle condizioni economiche permette all'Italia di essere in pole position per correre il gran premio della ripresa". "Venerdì faremo misure un po' più di sinistra: la parte sui decreti attuativi per la fine della miriade di co.co.co, il dl sulla maternità e quello che consenta di superare il modello vecchio stile di precariato. Due pacchetti interessanti e in più introdurremo la fatturazione elettronica per superare lo scontrino di carta e faremo norme di aiuto alle aziende che vogliono investire su expo".

Riforma della scuola. "Affronteremo il tema della scuola nell'ultimo Cdm di febbraio". La riforma, ha spiegato, dovrebbe essere composta da "un provvedimento d'urgenza e un ddl delega".

Riforma della Rai. La riforma della Rai è un "tema non più rinviabile: la nostra scommessa è fare della Rai l'azienda più innovativa d'Europa per offerta culturale". "Oggi è il momento di accompagnare il lavoro di riorganizzazione gestionale con una scommessa alta di natura culturale: la Rai è il più grande asset da mettere al servizio di una idea di Italia nel mondo".

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